Gli studenti di Torella dei Lombardi consegnano giochi al reparto di pediatria di Ariano Irpino. Questa sera una delegazione dell’Istituto Comprensivo “Criscuoli” di Torella dei Lombardi sarà al reparto di pediatria dell’ospedale Frangipane di Ariano Irpino per donare i giochi per bambini. La donazione è frutto di una raccolta fondi ricavata dall’istituto torellese durante il mercatino di Natale, e curata dagli alunni e docenti, con il supporto dei genitori. Tre insegnanti, insieme al dirigente scolastico Nicola Trunfio, una rappresentanza del Forum dei Giovani, la consigliera comunale Antonella Perrotti, alcuni genitori e bambini, si recheranno presso la struttura ospedaliera, per consegnare i giochi al reparto. Ad attenderli ci sarà il direttore sanitario del presidio ospedaliero del tricolle, Gennaro Bellizzi, insieme al personale medico e infermieristico.
I bambini dell’istituto hanno promosso una raccolta fondi già da diverse settimane. Gli alunni delle classi primarie in particolar modo si sono impegnati nella realizzazione di oggetti e addobbi natalizi, che sono poi stati esposti e venduti al mercatino di Natale di Torella. Grazie anche alla complicità fra docenti e genitori, la scuola ha aperto una autentica gara di solidarietà, che si è trasformata poi nell’acquisto di giochi da devolvere al reparto dell’ospedale. I giochi acquistati, fra cui puzzle, giochi di società, libri, giochi per la prima infanzia e per l’apprendimento, resteranno al reparto di pediatria e saranno utilizzabili da tutti i bambini che soggiorneranno. L’iniziativa della consegna dei giochi al reparto di pediatria è stata ideata e promossa dalla scuola, che con l’attività messa in campo dalle docenti, è riuscita a raggiungere molteplici scopi: dall’esercizio della creatività e della fantasia nei lavori di hobbistica, all’impegno per il sociale insegnato ai più piccoli. Non solo. L’allestimento di un banchetto come punto vendita al mercatino di Natale cittadino, ha caratterizzato anche l’impegno civico dei bambini. Determinanti, infine, si sono rivelati i genitori, che hanno partecipato all’acquisto degli oggetti realizzati dai propri figli, per contribuire alla causa illustrata dalla scuola.

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