Nasce il Comitato contro il traforo del Partenio con la prima assemblea costitutiva. L’iniziativa #notraforo era stata annunciata da Tony Della Pia, segretario della Rifondazione comunista Irpina. «Il presidente della Provincia Biancardi, con il sostegno di Confindustria irpina, insiste nel proporre il folle progetto di perforare il monte Partenio al fine di collegare la Valle Caudina con il Mandamento», scriveva il segretario di Rifondazione Comunista, Tony Della Pia, d’accordo con un vasto fronte di oppositori al progetto, tra i quali il Delegato regionale per le Aree Interne, Francesco Todisco.
Oggi, sabato 18 gennaio, in via Campane,14 ad Avellino, associazioni, movimenti, cittadini, si ritroveranno per stabilire una piattaforma comune. L’obiettivo è contrastare pacificamente ma con determinazione un progetto che si ritiene calato dall’alto senza alcun fondamento con le necessità reali della comunità. Si teme uno scempio ambientale privo di utilità. Alle 12.30 i promotori illustreranno in una conferenza stampa i contenuti della iniziativa. «Abbiamo più volte esplicitato la nostra contrarietà basandoci su elementi concreti: conformazione geografica, vincoli ambientali, risorse idriche, assetto del territorio», scriveva pochi giorni fa il promotore, Della Pia. «Quindi, la nostra avversità non è ideologica, ma dettata dal buon senso». Secondo Della Pia, sarebbe più opportuno «per la Provincia di Avellino cimentarsi seriamente sulle tematiche complesse», prosegue, citando «assetto idrogeologico, rete viaria, condizioni a dir poco precarie delle strutture pubbliche di sua competenza!». Di qui l’annuncio di un Comitato contro il traforo del Partenio. «Il presidente insiste e noi non ci fermiamo, ci faremo carico di convocare, già dalla prossima settimana, associazioni, comitati, cittadini, tecnici, amministratori, forze politiche e sociali determinate ad impedire lo scempio».
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