Alta Irpinia, Ufita e Calore nell’Area Vasta dell’agricoltura, Chieffo: ecco il distretto rurale dell’Irpinia

E' stato costituito a Grottaminarda il comitato promotore che dovrà elaborare il progetto e inoltrarlo alla Regione. Si apre la fase di confronto e apertura sul territorio, con incontri itineranti. Venerdì 22 novembre ospiti del Comune di Aquilonia e del sindaco Giancarlo De Vito saranno imprese, Comuni e associazioni di categoria, insieme al presidente della Commissione Regionale Agricoltura Maurizio Petracca e l'europarlamentare Andrea Cozzolino

Nasce il “distretto rurale dell’Irpinia” ad opera del Gal Irpinia, dei comuni di Monteverde e Bisaccia, Cia e Coldiretti. Alla luce della pubblicazione dei decreti attuativi della Legge Regionale numero 20 del 2014 e dell’avviso pubblico per la presentazione delle domande di individuazione dei distretti, il Gal Irpinia rappresentato da Vanni Chieffo annuncia la nascita dell’area vasta dell’agricoltura che abbraccia tre Sts- Sistemi Territoriali di Sviluppo- così come mappati dal Psr della Campania: Alta Irpinia, Ufita e Calore insieme per costruire un partenariato pubblico- privato teso a concorrere ai bandi regionali, nazionali ed europei. Nella cabina di regia sarà presente il Comune di Monteverde in qualità di comune capofila del progetto di riqualificazione di Foresta Mezzana con un investimento atteso da circa 10 milioni di euro, per il recupero del Grande Spettacolo dell’Acqua sul Lago San Pietro, che incrocia la strategia del Gal Irpinia candidata in Regione per la costituzione del distretto rurale nella sezione “scenario naturalistico dell’accoglienza”.”Il distretto rurale nel territorio delle acque. I paesaggi dell’Irpinia” è infatti il tema della prima tappa del percorso di individuazione dei partner pubblici e privati, che si terrà ad Aquilonia venerdì 22 novembre presso la Casa della Cultura.

Il Presidente del Gal Irpinia, Giovanni Maria Chieffo

Il Gal Irpinia parla di traguardo raggiunto, al termine di un lavoro di analisi e concertazione portato avanti da mesi, in attesa della pubblicazione dei decreti attuativi della legge regionale. “Abbiamo seguito tutte le problematiche dell’iter legislativo, che in Campania ha registrato un ritardo, e ora con la pubblicazione dell’avviso abbiamo anche il supporto del presidente della Commissione regionale Agricoltura Maurizio Petracca”, spiega Vanni Chieffo presidente del Gal Irpinia. “E’ difficile unire un territorio esteso e complesso come il nostro, così è stato investito il Gal Irpinia per fare da collante fra l’Ufita, l’Alta Irpinia e l’Sts che va da Fontanarosa fino al Terminio: stiamo allestendo un’area vasta della ruralità”. Chieffo sottolinea che “principe della ruralità saranno i prodotti di eccellenza, da considerare in un’ottica multifunzionale, legati al turismo, agli agriturismi, alle aziende impegnate nel turismo per le aree interne” continua. Spazio dunque alle emergenze storiche e architettoniche, che aprono una sfida in positivo alle amministrazioni locali, oltre che agli imprenditori.

L’ingresso alla sede della Regione Campania, a Napoli

A Grottaminarda è stato costituito il comitato promotore per la progettazione, che vede il Gal Irpinia capofila. Avrà l’onere di presentare il progetto alla Regione Campania, per curare tutte e tre le fasi previste. “La prima fase prevede la costituzione del comitato e la proposta da candidare” argomenta Chieffo. “La seconda prevede che la Regione accetti e valuti positivamente il progetto; e infine la terza, che implica la nascita di un soggetto giuridico- presumibilmente una società- composta per il 51% da privati e dal 49% da enti pubblici”. Nella prima fase sono previste opere di sensibilizzazione del territorio, funzionali alla costruzione di quella rete che dovrà poi produrre proposte da inviare al primo bando nazionale del 2020. “Si tratta di un vero e proprio patto territoriale, che include la provincia in maniera trasversale, e unisce le differenze dei territori sotto un unico minimo comune denominatore” sottolinea il presidente del Gal.

prodotti tipici

“L’obiettivo è quello di creare un’area vasta dell’agricoltura per valorizzare le innumerevoli realtà imprenditoriali. Non è un caso infatti che nella prima fase sono state coinvolte le associazioni di categoria come Coldiretti e Cia, ma ci sarà un bando pubblico con caratteristiche specifiche che le aziende dovranno documentare”. Già in una precedente intervista rilasciata dall’assessore all’agricoltura del Comune di Bisaccia Franchino Tartaglia a Nuova Irpinia, è emerso che sono circa 2mila e 400 le aziende idonee a entrare nella rete e a fare quadrato intorno al Distretto Rurale. A questa cifra, non resta che aggiungere i numeri in dotazione delle associazioni di categoria relativi ai Sistemi Territoriali dell’Ufita e del Calore. “Anche nella differenza dei comprensori, ritroviamo la stessa matrice di civiltà contadina, tradizioni e storia: sfumature raccontate in maniera differente che saranno il nostro valore aggiunto su cui scommettere” conclude, spiegando che in questo modo prende forma il distretto rurale dell’Irpinia.


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