
Le strade di Avellino sotto videocontrollo diretto delle Forze dell’Ordine. Lo Stato nelle sue articolazioni si impegna a collaborare in maniera sempre più stretta e coordinata per garantire serenità all’economia, alle famiglie, ai giovani, ai ceti deboli. La sorveglianza delle strade in questo modo consente di moltiplicare i presìdi a tutela della legalità, migliorando i margini di sicurezza. Questo è il senso del ‘Patto per la sicurezza urbana’ siglato questa mattina dal Prefetto Maria Tirone e dal Sindaco di Avellino, Gianluca Festa nel Salone degli Specchi del Palazzo di Governo. «Tra le strategie messe in campo, si segnala la possibilità di interconnettere il sistema di videosorveglianza urbana con le sale operative delle Forze dell’Ordine, al fine di interrogare direttamente le telecamere comunali, con eventuale registrazione delle Immagini», si apprende dalla Prefettura.

STRADE DI AVELLINO SOTTO VIDEOCONTROLLO: OPERAZIONE CONTRO RACKET, DROGA, TRAFFICI E DISAGIO GIOVANILE. «Il Patto per la sicurezza urbana è uno strumento di collaborazione tra più livelli di governo per il contrasto di eventi criminali a carattere predatorio, spaccio di stupefacenti e disagio giovanile», si legge nella nota diffusa dalla Prefettura di Avellino al termine di una manifestazione che ha visto la partecipazione delle rappresentanze degli imprenditori, dei commercianti, oltre che delle istituzioni a presidio della legalità sul territorio. Il controllo diretto della vita urbana nel capoluogo da parte delle forze di polizia consente interventi immediati a tutela dell’ordine pubblico, in difesa di cittadini posti sotto le più diverse minacce, dall’eventuale atto di terrorismo al semplice scippo, da un’aggressione a scopo di rapina, alla violenza generica o sessuale, ma soprattutto, consentirà di velocizzare l’azione inquirente. Gli occhi elettronici disseminati sul territorio urbano e attivi senza soluzione di continuità consentiranno di raccogliere prove, individuare sospetti, supportare attività di indagine ad ogni livello. In questo senso, lo strumento della videosorveglianza rappresenta una risorsa per la magistratura ed ogni altro apparato dello Stato impegnato nel contrasto alla criminalità organizzata, ai traffici illeciti, dalla droga alle armi, alla sicurezza nazionale. La sorveglianza condivisa tra la città e le Forze dell’Ordine permetterà di realizzare anche molti «altri incisivi interventi» che «sono previsti per il contrasto del disagio sociale e della violenza di genere, anche valorizzando i moduli di sicurezza partecipata attivati da precedenti intese».

Alla firma del patto hanno partecipato anche Gerardo Santoli presidente provinciale di Confimprenditori, Pino Bruno per Confindustria, Oreste La Stella presidente della Camera di Commercio,il Questore Luigi Botte e i massimi rappresentanti dell’Arma dei Carabinieri e della Guardia di Finanza.

«Ringraziamo il Prefetto Tirone e il sindaco Festa per aver coinvolto anche i rappresentanti degli operatori economici nella redazione del patto», ha affermato il presidente Santoli, diffondendo una nota al termine della cerimonia. «I commercianti, gli artigiani, i piccoli imprenditori svolgono una funzione sociale importante», ha aggiunto. «Spesso sono delle vere e proprie sentinelle sul territorio visto che sono i primi all’alba ad alzare la saracinesca e gli ultimi ad abbassarla anche a notte fonda». E a tal proposito, ha concluso, «la nostra associazione in questi anni si è trasformata in un vero e proprio centro di ascolto sul territorio», perché «i piccoli imprenditori a volte si sentono soli e hanno bisogno di un punto di riferimento anche solo per sfogarsi».
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