«Nelle periferie di Avellino chiusi i consultori familiari», protestano le associazioni

L'allarme di "Controvento" per la soppressione degli sportelli decentrati. Appello dell'Asl di Avellino al Comune per la disponibilità di nuovi locali: «Abbiamo trasferito il servizio di via Fontanatetta per scadenza del comodato d'uso»

Borgo Ferrovia dall'alto

«Nelle periferie di Avellino chiusi i consultori familiari». Protestano le associazioni dopo la soppressione del servizio in via Fontanetta. Interviene l’Associazione «Controvento», che annuncia l’adesione «all’iniziativa promossa dalla Rete Soma per sottolineare l’estrema gravità nella progressiva operazione di annullamento delle strutture dei consultori familiari nella città di Avellino» si legge in una nota. «La chiusura e lo sgombero del consultorio a Borgo Ferrovia e lo smantellamento di quello a Rione San Tommaso, per altro in due zone che rivestono un’importanza simbolica per le battaglie lì condotte e un rilievo strategico per chiunque davvero intenda delineare ad Avellino una politica di riallineamento della qualità della vita a standard di civiltà, non possono costituire provvedimenti su cui far calare la disattenzione e il silenzio», fanno sapere da Controvento, che parla di smobilitazione dell’impegno su alcuni fondamentali servizi sociali.

Generoso Picone, Presidente della Associazione “Controvento”, già Vicesindaco e Assessore del Comune di Avellino nelle Giunte presiedute da Antonio Di Nunno

«NELLE PERIFERIE DI AVELLINO CHIUSI I CONSULTORI, NESSUNA SORPRESA». Si tratta di decisioni «purtroppo da tempo annunciate, in nome di una suicida programmazione tesa esclusivamente a ridurre gli interventi per la spesa sociale e pubblica, queste decisioni devono diventare la base di partenza per una autentica vertenza cittadina sul nuovo welfare da approntare». Per questo, «l’associazione ‘Controvento’ è pronta ad assumersene l’onere, nella limitatezza dei mezzi di cui dispone e nella parzialità del ruolo che ricopre. Ma da subito ritiene opportuno denunciare l’assenza di ogni parola politica su questo terreno proveniente dalle forze di governo della comunità». 

L’ASL AVELLINO: SERVIZI SPOSTATI PRESSO IL DISTRETTO SANITARIO. Sulla vicenda interviene l’Asl di Avellino con una nota. «In relazione alla chiusura del Consultorio di Via Fontanatetta, l’Azienda Sanitaria Locale precisa che non vi è stata nessuna volontà da parte dell’Asl di eliminare un importante presidio nel comune capoluogo, per il quale recentemente erano state investite risorse per lavori di manutenzione», spiega la Direzione Generale. «La struttura, infatti, era stata concessa in comodato d’uso gratuito dal Comune di Avellino che ne ha richiesto lo sgombero e la restituzione entro il 7 novembre 2019», spiega il Direttore Generale dell’Asl di Avellino, Maria Morgante. Comunque, si prosegue, «le attività previste nel Consultorio e il relativo personale in servizio sono state spostate, previo preavviso all’utenza, presso la sede del Distretto Sanitario di Avellino in Via Degli Imbimbo nell’attesa che il Comune individui una nuova sede idonea ad ospitare il servizio che, in ogni caso, non è stato interrotto». Per questo, si conclude il comunicato dell’Azienda, «auspichiamo che il prima possibile il sindaco di Avellino trovi una sede alternativa, data l’importanza del lavoro svolto dai Consultori sul territorio provinciale, quale fondamentale sostegno alle donne e al benessere dell’intera famiglia».

Gli uffici della direzione generale dell’Asl

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