Whirlpool e Mezzogiorno, sciopero generale a Napoli

La battaglia per salvare la fabbrica di elettrodomestici nel capoluogo partenopeo sta diventando l'emblema di una rivendicazione per lo sviluppo del Sud d'Italia. Il 25 ottobre adunata a Castel dell'Ovo per un confronto di merito sulle politiche industriali per il Meridione. Il 31 ottobre la manifestazione con il corteo fino a piazza del Gesù Nuovo

Cgil, Cisl e Uil di Napoli annunciano uno sciopero generale provinciale nel capoluogo partenopeo per giovedì 31, nell’ultimo giorno dello stabilimento prima della chiusura. Ci sarà un corteo da piazza Mancini, per piazza del Gesù Nuovo, dove è prevista la chiusura con il comizio. Lo sciopero riguarda Whirlpool, ma fa riferimento alla situazione più generale di disagio sociale che vive il Mezzogiorno. Lo sciopero coinvolgerà tutti i settori, salvo i servizi essenziali regolati dalla legge 146/90, «che parteciperanno comunque con loro delegazioni alle iniziative previste nell’area metropolitana di Napoli», si legge in una nota.

Whirlpool e Mezzogiorno, sciopero generale a Napoli indetto da Cgil, Cisl e Uil. Nella foto: un operaio della Whirlpool sotto le finestre del Mise. Uno scatto emblematico utilizzato dalla Fiom Cgil alla vigilia del confronto sul Mezzogiorno a Castel dell’Ovo

WHIRLPOOL E MEZZOGIORNO, «NAPOLI NON MOLLA»: IL 25 OTTOBRE MANIFESTAZIONE A CASTEL DELL’OVO. «In attesa del riavvio del confronto si allarga la mobilitazione a sostegno delle lavoratrici e dei lavoratori dello stabilimento Whirlpool», scrive in un comunicato Rosario Rappa, segretario generale della Fiom di Napoli. «Il 25 ottobre, a Castel dell’Ovo, si terrà l’iniziativa ‘Napoli non molla’, alla quale hanno già aderito rappresentanti della politica, della cultura e della società civile, e all’interno della quale verrà presentata la Cassa di resistenza a supporto della lotta». Poi «giovedì 31 ottobre Cgil, Cisl e Uil di Napoli hanno proclamato lo sciopero generale provinciale con manifestazione per le vie della città, da piazza Mancini a piazza del Gesù», fa sapere la Fiom napoletana.

Il Premier Giuseppe Conte e il Ministro dello Sviluppo Economico Stefano Patuanelli durante l’incontro a Palazzo Chigi con i rappresentanti della Whirlpool

IL SINDACATO DICE NO AGLI SVIZZERI, FIOM: RIATTIVARE SUBITO LA VERTENZA. «La vertenza Whirlpool Napoli, stabilimento per il quale la multinazionale americana ha annunciato lo stop alla produzione a partire dal prossimo primo novembre, va riattivata immediatamente. L’ultimo confronto tra tutte le parti firmatarie dell’accordo di ottobre scorso si è tenuto il 17 settembre, 5 settimane fa. In seguito ci sono stati incontri a due: i sindacati e l’azienda, separatamente, sono stati ricevuti dalla presidenza del Consiglio». Barbara Tibaldi, responsabile del settore elettrodomestici per la Segreteria nazionale Fiom, in un comunicato stampa annuncia lo sciopero generale nel giorno in cui Whirlpool dovrebbe chiudere lo stabilimento di Napoli. «Non è possibile arrivare allo stop delle produzioni dello stabilimento di Napoli senza aver riconvocato il tavolo di confronto», scrive Tibaldi. Si tratta di uno «stop che come organizzazioni sindacali abbiamo appreso solo da comunicazioni stampa e mai direttamente», aggiunge. «Sempre dalla stampa, in riferimento all’intervento al convegno dei giovani di Confindustria dell’ad di Invitalia, Domenico Arcuri, apprendiamo della possibilità di un possibile ritorno, in salsa diversa, di Prs nel futuro dello stabilimento di via Argine. Per la Fiom qualsiasi soluzione che preveda la partecipazione di questa azienda non esiste, sarebbe una perdita di tempo», spiega l’esponente della Fiom. «Per quanto ci riguarda le risposte devono arrivare dal premier Conte, dal ministro Patuanelli e dall’azienda».


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