CRISI WHIRLPOOL. Lavoratori dell'indotto irpino Whirlpool in corteo a Montoro lavoratori dell'indotto irpino della Whirlpool in corteo a Montoro. Sono gli operai della Pasell e della Cellublock

La Crisi Whirlpool sembra giunta al momento della verità, a pochi giorni dal prossimo incontro tra Governo e dirigenti dell’Emea Whirlpool. Mentre a Roma si sta perfezionando la soluzione da portare al tavolo, a Napoli e a Montoro nelle ultime ore si sono registrati due cortei. Nel primo caso i lavoratori hanno ottenuto dall’Assessore Antonio Marchiello la convocazione di una seduta monotematica sulla crisi Whirlpool in Consiglio regionale, accanto alla rassicurazione che Palazzo Santa Lucia incalzerà il Mise nella difficile trattativa con i rappresentanti degli americani. Nel secondo, i lavoratori di Paselle Cellublock hanno ricordato alle istituzioni che queste aziende operano in funzione dello stabilimento napoletano di via Argine. Nel caso di una dismissione, salterebbero decine e decine di posti di lavoro anche a MNontoro, Forino e Sant’Angelo dei Lombardi, dove opera la Scame Mediterranea.

La sede di Invitalia Spa

OPZIONE INVITALIA. L’ipotesi su cui starebbero lavorando al Ministero dello Sviluppo Economico è un sostegno pubblico per garantire la continuità dello stabilimento. Mentre la Regione Campania è pronta ad investire 20 milioni di euro, a patto di ricevere garanzie pluriennali di durata dello stabilimento (si parla di sette anni), la soluzione più probabile potrebbe essere il Contratto di Sviluppo, supportato da Invitalia. Il Ministro Stefano Patuanelli ha anticipato a Sky, nel corso di un’intervista trasmessa nelle ultime ore, che a breve un’opzione sarà sottoposta al vaglio degli altri ministeri. Non ci sono dichiarazioni ufficiali nel merito della possibile soluzione, salvo un’indicazione precisa: il Governo intende seguire la apertura contenuta nella posizione espressa a Palazzo Chigi dai dirigenti della multinazionale americana, ribadita dopo la riunione in un comunicato: «Se Whirlpool vuole essere accompagnata nella ricerca di una nuova mission produttiva sappia che siamo pronti a farlo», ha affermato Patuanelli ai microfoni di Sky. Da stabilire se il futuro dello stabilimento sarà scritto da Whirlpool direttamente con Invitalia, il Governo e la Regione Campania, oppure se si perfezionerà comunque la cessione del ramo d’azienda. Per ora perde consistenza l’ipotesi di un’azione “repressiva” da parte dell’Esecutivo con un ritiro degli incentivi già dati. Il Governo non ne ha bisogno. L’accordo siglato un anno fa prevedeva il mantenimento dei livelli occupazionali fino al 31 dicembre 2020, salvo ulteriori successive verifiche. A nessuno converrà tirare la corda nei momenti decisivi che precederanno la scadenza fissata per il ramo d’azienda, il 31 ottobre prossimo.

CRISI WHIRLPOOL. Lavoratori dell’indotto irpino Whirlpool in corteo a Montoro

L’OCCUPAZIONE OGGI A RISCHIO. Mentre la crisi della Whirlpool a Napoli non accenna a trovare uno sbocco, almeno per ora, sul territorio della Campania sono molte centinaia le persone, quindi le famiglie, a seguire con il fiato sospeso l’evoluzione della vertenza. Complessivamente stiamo parlando di mille operai e lavoratori, più o meno quanto la popolazione residente del Comune di Cassano Irpino. I conti sono presto fatti: 410 lavorano direttamente in via Argine a Napoli e 534 sono impegnate nell’indotto. A Carinaro (era Indesit di Caserta) sono impegnate nella logistica 380 unità. Alla Scame Mediterranea di SAnt’Angelo dei Lombardi sono 59, ma 8 sono distaccate a Napoli per il progetto Genesis nella componentistica in plastica. Altri 60 sono alla Pasell, ripartiti tra Montoro e Forino (rispettivamente 15 e 45), mentre alla Cellublok di Montoro ce ne sono altri 35 (con attività dipendenti dalla Whirlpool nella misura del 60 e del 70 per cento, rispettivamente).


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