ICS sotto sequestro, dipendenti in sit in. L’azienda vuole a restare ad Avellino, ma…

L'imprenditore a confronto con le sigle sindacali di categoria conferma la volontà di continuare a produrre in Irpinia. Melchionna: "La Procura della Repubblica di Avellino sta mostrando grande sensibilità sul tema del lavoro". Si attende l'esito dell'istruttoria per organizzare la bonifica

Rogo ICS sabato 14 settembre. Concluse le operazioni di spegnimento. I Vigili del Fuoco annunciano che la fabbrica è in sicurezza

La Ics di Pianodardine resta sotto sequestro mentre entra nel vivo l’inchiesta sul rogo che ha semi distrutto lo stabilimento, con i dioendenti in in sit in davanti ai cancelli. L’azienda punta  a restare ad Avellino, ma intanto richiede di portare via gli stampi fissati sui macchinari, dopo aver prelevato con l’autorizzazione della Procura quelli in magazzino. Mira, evidentemente, al completo dissequestro della Ics di Pianodardine da parte dell’Autorità Giudiziaria. Il titolare dell’azienda vuole un secondo accesso ai reparti per disporre il trasferimento delle attrezzature e dei macchinari che sono usciti integri dall’incendio. L’obiettivo dell’imprenditore, dunque, è prelevare altri stampi, oltre ai 60 che sono stati gia prelevati nei magazzini dai vigili del fuoco di Avellino nella giornata di sabato scorso, per consentire all’azienda di lavorare in altro sito produttivo e rispettare i tempi per la consegna della commessa in corso. Quindi di fatto la Ics sembra volersi allontanare da Avellino, almeno in questa fase.

Il Palazzo di Giustizia di Avellino

NO AD ALTRI ACCESSI NELLO STABILIMENTO SEQUESTRATO. Ma in queste ore la situazione si è complicata. L’azienda aveva richiesto di essere autorizzata dalla Procura a prelevare altri stampi, quelli alloggiati sui macchinari investiti dalle fiamme del rogo che si è sviluppato il 13 settembre scorso. Ma è arrivato il no in una fase delicata dell’inchiesta, che prende forma ogni giorno proprio sulla analisi della scena, grazie ai rilievi affidati ai Carabinieri del Noe, Nucleo investigativo dei Vigili del Fuoco e Polizia Scientifica. A oltre 10 giorni dal rogo che ha interessato l’azienda, continuano le attività di monitoraggio e messa in sicurezza da parte dei vigili del fuoco, ma anche le indagini da parte del nucleo investigativo, impegnato a raccogliere elementi utili a stabilire la natura e la dinamica dell’incendio. Stretto riserbo da parte dell’Autorità Giudiziaria, che dovrà completare l’istruttoria e stabilire le cause del rogo.

I Vigili del Fuoco presidiano lo stabilimento della ICS di Avellino, distrutto dalle fiamme il 13 settembre 2019

Di fronte al diniego, tuttavia, i lavoratori dello stabilimento avellinese, in predicato di trasferirsi a Bergamo, stamane terranno un sit in davanti agli stabilimenti. Le maestranze impiegate infatti, circa 25, potrebbero essere trasferite a in Lombardia, dove sono stati destinati anche gli stampi recuperati dai caschi rossi. L’imprenditore dal canto suo, nei confronti con i sindacati di categoria, ha ribadito la volontà di mantenere ad Avellino i livelli occupazionali, garantendo che l’incendio nel sito di Pianodardine non avrà ripercussioni sul lavoro. “La Ics non vuole andare via da Avellino: nelle riunioni con i sindacati è emerso che l’imprenditore ha intenzione di continuare a produrre in Irpinia”, spiega Mario Melchionna segretario generale della Cisl Irpinia Sannio. “Ringrazio il Procuratore della Repubblica Rosario Cantelmo, che in questa vicenda ha già dimostrato grande sensibilità- nel rispetto del ruolo che ricopre- nei confronti del problema del lavoro. Diamo impegnati ognuno per la propria parte, per ridurre al minimo il danno che a tutt’oggi non è ancora stato quantificato. Possiamo soltanto valutare positivamente i dati diffusi dall’Arpac in merito al danno ambientale, ma non altro”. A detta del segretario della Cisl gli addetti ai lavori non hanno ancora la possibilità di immaginare quali dovranno essere i passi successivi alla messa in sicurezza dello stabile, con il recupero di attrezzature, materiali e faldoni contabili negli uffici. Non si è ancora parlato di bonifica, né di altro intervento. “Sarà compito del sindaco di Avellino convocare un nuovo tavolo e vagliare le attività da mettere in campo”.


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