Incendio ICS, Fib Sud alla finestra. Cgil: settore gomma-plastica finito

In attesa della quantificazione dettagliata dei danni subiti dall'azienda partner aziendale del Gruppo Si-Ri. di Bergamo, si pensa alla bonifica del sito di Pianodardine che ad oggi rappresenta un'emergenza ambientale senza precedenti. "Con la dismissione della Whirlpool e l'incendio alla ICS il comparto ha subito un definito colpo da cui non si potrà riprendere"

Dopo l’incendio alla ICS di Pianodardine la Fib Sud è alla finestra. Mentre si stanno valutandi le conseguenze del rogo sull’ambiente e sulla salute umana, il sindacato fa i conti con l’ennedima tegola sull’industria ad Avellino e in Irpinia. Per il segretario della Cgil Franco Fiordellisi: il settore gomma-plastica è finito. Dalla ricostruzione delle immagini fornite dal Comando dei vigili del fuoco di Avellino, nell’incendio di ieri alla ICS di Pianodardine sono andati a fuoco i silos in cui veniva stoccata la materia prima: palline di polietilene che vengono sciolte negli stampi per ottenere poi la carcassa della batteria per auto. Nel piazzale sono andate in fiamme le pedane in legno e lo stoccaggio dei materiali che dovevano essere inviati agli stabilimenti dei clienti, dalla Fib Sud di Nusco alla Magneti Marelli e agli altri stabilimenti partner della multinazionale bergamasca. Depositata la coltre di polveri sottili che ha ammantato la città, e svaniti i fumi che nella giornata di ieri hanno avvolto l’intero territorio, restano le ceneri di uno dei principali stabilimenti di Pianodardine, che attende la quantificazione dei danni e l’esito delle indagini della Procura della Repubblica di Avellino da parte, e dell’Arpa Campania dall’altra. I danni sarebbero ingenti. L’incendio divampato sul sito non fa altro che aggravare una già precaria e debole condizione del settore “gomma- plastica”, che dopo l’abbandono della Whirlpool registra il definitivo colpo di spugna.

COL FIATO SOSPESO CIRCA 45 ADDETTI DIRETTI E INDIRETTI, MA ANCHE L’INDOTTO. L’intera provincia è alla finestra in queste ore per sapere l’esito dei rilievi e gli sviluppi delle indagini della Procura. In trepidazione soprattutto i dipendenti, 25 addetti fissi e circa 15-20 dipendenti assunti tramite cooperative, così come attendono notizie i dipendenti della Fib Sud di Nusco, cliente della Ics e collegata all’azienda di Pianodardine per le forniture delle carcasse per le batterie in polietilene. La Ics infatti è indicato come fornitore per gli stabilimenti del Gruppo a Canonica D’Adda, Arrass e Peronne in Francia, Monte Rubbiano e Manfredonia, e fa parte a pieno titolo di un gruppo italiano di aziende specializzate nella produzione di componenti in plastica per l’industria delle batterie. Produce contenitori per la batteria, coperchi per la batteria, terminali di piombo (coppie), e maniglie.

Franco Fiordellisi- Segretario generale della Cgil Avellino

“Per i posti di lavoro si può attivare una cassa integrazione: la multinazionale che fa capo al Gruppo Seri di Civitillo ha creato diverse collaborazioni in provincia, non solo a Nusco ma anche a Calitri” spiega il segretario generale della Cgil Franco Fiordellisi, che trovandosi sul posto, ha vissuto in prima persona l’accaduto di ieri. “Dopo avere assistito personalmente all’incendio che è divampato agli stabilimenti, ritengo che sia urgente e necessaria una bonifica del sito, oltre che al rifacimento degli impianti. Considerata la mole dell’investimento non so se questa azienda voglia reinsediarsi qui” denuncia Fiordellisi.  Tutto dipenderà dalla valutazione dei danni strutturali che sarà effettuata nei prossimi giorni. “Si tratta di un investimento enorme, e ad oggi non possiamo fare affermazioni sulle intenzioni dell’imprenditorie, che potrebbe scegliere di potenziare altri stabilimenti del Gruppo” continua. “C’è tanta preoccupazione, non solo per i posti di lavoro che potrebbero essere persi, ma anche per la situazione ambientale dell’area interessata dai fumi che va dal capoluogo al Vallo di Lauro. Adesso la sfida è quella di coinvolgere tutti gli enti locali e imprese su sviluppo sostenibile e prevenzione ambientale”.

ICS in fiamme. Otto squadre dei Vigili del Fuoco al lavoro per spegnere il rogo sviluppatosi in una fabbrica di componenti per batteria da automobili, la I.C.S. in località Pianodardine, ad Avellino. Lo stabilimento è letteralmente esploso intorno alle 13.15

L’incendio alla ICS ha assunto dimensioni molto più importanti dell’incendio alla Novolegno di qualche anno fa. Fiordellisi equipara l’episodio di ieri a quello dell’incendio alla Irm del 2004, quando andò in fumo un sito di stoccaggio per i rifiuti. Ieri sul posto oltre ai vigili del fuoco, alla polizia scientifica, ai Carabinieri, ai tecnici dell’Arpac e al Procuratore aggiunto D’Onofrio, c’era anche il colonnello del Noe. La città questa mattina è ancora offuscata dalle polveri sottili che si sono depositate, e permane lo stato di allerta. L’odore di fumo è ancora presente, e il fitto elenco di comuni con in testa il Comune di Avellino attendono disposizioni dalla Prefettura.


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