Ariano Irpino, Filomena Gambacorta: “Il sindaco aspetta che stacchiamo la spina”

Ad Ariano Irpino Filomena Gambacorta segnala l’immobilismo politico del Sindaco Enrico Franza, che appare quasi rassegnato alla rapida conclusione anticipata del suo mandato. “Il sindaco Franza sembra aspettare che gli stacchiamo la spina”, spiega in sostanza la consigliera comunale di Centrodestra. “Il sindaco può contare appena su 4 voti disponibili in consiglio, non ha una giunta tecnica nè politica che possa sostenerlo, e non ha una coalizione di riferimento: senza un accordo politico o un patto amministrativo non ci sono le condizioni per andare avanti”. Così Filomena Gambacorta, consigliere comunale di minoranza, espressione della coalizione di centrodestra, che nella recente seduta di consiglio comunale ha manifestato una sonora bocciatura non solo alle linee programmatiche presentate dal sindaco Enrico Franza, ma anche alla condotta politica e amministrativa.

Il braccio di ferro fra il sindaco Franza e la maggioranza del consiglio comunale corre sul filo di lana. “Mentre il sindaco in consiglio esordisce con l’auspicio di una distensione, invica una leale collaborazione per il bene della città, si appella al rispetto del pluralismo democratico, nel documento delle linee programmatiche continua la sua campagna elettorale, arrogandosi risultati che non ha conseguito, e mortificando la possibilità di indicare la strada per il futuro”, continua la consigliera, ex assessore al bilancio dell’esecutivo Gambacorta. La presentazione delle linee programmatiche avrebbe dovuto rappresentare la prima pietra del mandato amministrativo, spiega, anche alla luce dell’apertura segnata proprio da Franza che ha aperto alla possibilità di integrare il documento senza però offrire la necessaria agibilità. Su questo punto anche Lega e 5Stelle hanno preso le distanze, lamentando il mancato coinvolgimento nella stesura del documento. “I segnali inviati dall’opposizione non sono stati colti di buon grado dal sindaco, che attende di dare la colpa ad altri per il mancato decollo dell’attività amministrativa: di qiesto passo è destinato inevitabilmente alle dimissioni”.

Ex assessore al Bilancio, Filomena Gambacorta ha relazionato non solo sulle linee programmatiche, ma anche sul rendiconto, in vista della nuova convocazione del consiglio comunale del 5 settembre sugli equilibri di bilancio. “Fino a dicembre sono in calendario almeno altri sei consigli per l’approvazione di atti finanziari obbligatori, e la mancata approvazione apre al rischio di scioglimento del consiglio” puntualizza. “La sonora bocciatura alle linee programmatiche intanto, è derivata dal fatto che le 18 pagine presentate non hanno grande contenuto; i temi sono stati affrontati in maniera generica, mentre quelli più importanti sono stati esclusi. Il miglioramento della raccolta differenziata è stato uno dei temi clou del documento, che il sindaco Franza intende risolvere con un impianto di lavorazione dell’umido che la precedente amministrazione ha osteggiato addirittura con un ricorso al Tar, impedendo ad una società che aveva richiesto di insediare un impianto. Sono assenti la cultura, il bilancio e i tributi, su cui non c’è nemmeno un titolo” tuona. Sul rendiconto Franza avrebbe potuto chiedere la collaborazione dell’opposizione, per aprire una fase distensiva e avviare un dialogo con tutte le forze presenti in consiglio. “Invece di tendere la mano, Franza continua a lanciare sfide: avrebbe potuto chiedere uno sforzo e far votare il rendiconto, ma ha un altro disegno, ovvero quello di addossare la responsabilità ad altri del suo immobilismo. Bisogna tornare al voto prima possibile per dare ad Ariano un’amministrazione stabile”. L’esperimento di un governo di scopo “per il bene della città”, a detta di Filomena Gambacorta non darà esito positivo. “Franza continua a parlare di democrazia e cordialità, ma non ha creato l’interesse collettivo per legare tutte le forze, nè le condizioni politiche per superare la fase delle elezioni. In questo momento il caos regna sovrano: non sono ancora state nominate le commissioni, e le convocazioni dei consigli comunali variano di ora in ora. Uno dei tre revisori ha addirittura rifiuta rifiutato di esprimere il parere sul rendiconto perchè i documenti non erano pervenuti in tempo utile” conclude.

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