Il “Governo di Svolta” riapre il dialogo nel Centrosinistra in Irpinia

GIANCARLO GIORDANO: "AL COMUNE CAPOLUOGO È L'ORA DELLE SCELTE, FINISCE LA FESTA". ALDO CENNAMO: "BASTA TRASVERSALISMI NEL PD, CHIAREZZA". Iniziativa del gruppo consiliare "Si Può" al Circolo della Stampa di Avellino con Amalio Santoro, Giancarlo Giordano e Roberto Montefusco. Sono intervenuti Giuseppe Del Giudice, segretario provinciale de l'Italia è Popolare, Generoso Picone e Gennaro Bellizzi di Controvento, Aldo Cennamo Commissario provinciale del Pd

Giancarlo Giordano

Il “Governo di Svolta” riapre il dialogo nel Centrosinistra in Irpinia. Su iniziativa del gruppo consiliare “Si Può”, con Amalio Santoro, Giancarlo Giordano e Roberto Montefusco si sono ritrovati al Circolo della Stampa Giuseppe Del Giudice, segretario provinciale de l’Italia è Popolare, Generoso Picone e Gennaro Bellizzi di Controvento, Aldo Cennamo Commissario provinciale del Pd. Sul tappeto la prospettiva nazionale di un possibile nuovo bipolarismo, che partendo dall’alleanza tra Pd e Movinento Cinque Stelle per il governo nazionale raggiunga i territori. L’ex deputato Giancarlo Giordano è partito proprio dallo scenario per le possibili elezioni regionali, riprendendo la linea annunciata da Nicola Zingaretti ieri mattina alla Direzione nazionale dei Democratici, eccezionalmente riunita a Montecitorio.  “Davanti a noi abbiamo elezioni difficili in Regioni diverse. L’Umbria tra poche settimane. Poi Calabria, Veneto, la Toscana. E l’Emilia Romagna. Appuntamenti fondamentali che dovremo affrontare stringendoci accanto a chi li combatterà in prima fila. Dobbiamo fare ogni sforzo per costruire in ciascuna di queste realtà l’offerta politica e programmatica più credibile”, ha detto Nicola Zingareti alla Direzione Pd.
“Anche naturalmente sul versante di alleanze che il nuovo quadro politico potrà favorire, ma che comunque andranno verificate e costruite sempre sul primato di valori e programmi condivisi”. Zingaretti ha indicato la necessità storica: “Alla fine di questo agosto unico e imprevedibile, il tema fondamentale resta lo stesso di quando questa crisi non c’era ancora: ed è fermare la destra peggiore che abbiamo mai conosciuto dal dopoguerra”. Su questa premessa Giordano si è detto pronto alla sfida, rivendicando per la sua parte politica la esigenza di prendere parte attiva ad un processo costituente che non è immuneda potenziali contraddizioni. Nel nuovo contesto vede in Campania il problema del governo regionale guidato da Vincenzo De Luca, ma soprattutto indica nella giunta di Gianluca Festa al Comune di Avellino un ostacolo al dialogo nel Centrosinistra irpino. “Agosto sta finendo e per il Sindaco sta per finire la festa”, ha osservato in un passaggio.

Aldo Cennamo, commissario provinciale del Partito Democratico di Avellino

Sinistra Italiana accetta la sfida del Governo di Svolta, così come dovranno farlo i cattolici, per i quali è alla portata una grande occasione, ha osservato Roberto Del Giudice. Il commissario provinciale del Pd Aldo Cennamo, sottolineando la portata della sfida lanciata da Nicola Zingaretti con il governo di svolta, ha annunciato l’impegno di mettere i Democratici irpini al servizio di un progetto autenticamente di svolta, in grado di superare i trasversalismi, i trasformismi e le ambiguità. L’obiettivo, ha concluso, è fare chiarezza definitivamente nel partito.

Roberto Montefusco, segretario provinciale di Sel – Sinistra Ecologia e Libertà

Montefusco: “La privatizzazione di Alto Calore si contrasta cambiando pagina”. Il Coordinatore provinciale Sinistra Italiana, Roberto Montefusco, è intervenuto sulle polemiche legate alla privatizzazione della gestione idrica.  “Il dibattito sul futuro di Alto Calore Servizi è cosa troppo seria per essere relegata a diatriba interna al Partito Democratico irpino”, ha affermato in una nota. “Si tratta, come è noto, di una azienda strategica per il futuro della nostra provincia, sia per il servizio che eroga e la ricchezza della risorsa che gestisce, sia per le proprie dimensioni. Innanzitutto occorre ribadire che sono del tutto inaccettabili le parole dell’on. Umberto Del Basso De Caro e degli esponenti democratici irpini che a lui fanno riferimento, in virtù delle quali si teorizza che un eventuale ingresso di Acea nella gestione della società non rappresenterebbe una privatizzazione di Alto Calore. Come tutti sanno, Acea (e quindi Gesesa) è una società in cui una considerevole quota azionaria è detenuta dalla multinazionale francese Suez e dal gruppo Caltagirone”. E, aggiunge, “tutti sanno (o dovrebbero sapere) che consegnare a una compagine di questa natura la gestione di ACS sarebbe una contraddizione profonda dei principi del referendum del 2011”. Per Montefusco “i disegni di privatizzazione si contrastano con un processo di cambiamento radicale nella gestione dell’Ente, superando i responsabili della massa debitoria, delle inefficienze, degli sprechi, dell’utilizzo clientelare e dissennato dell’azienda, e andando con chiarezza verso la trasformazione in Azienda speciale di diritto pubblico. E’ del tutto evidente che gli attuali vertici di Alto Calore, a partire dall’Amministratore unico Michelangelo Ciarcia, non hanno la credibilità necessaria per svolgere questa funzione”. Per Sinistra Italiana “è necessario aprire una discussione pubblica sul futuro della risorsa idrica in provincia di Avellino, ed è doveroso che il Comune capoluogo si pronunci in modo chiaro, dal momento che allo stato è del tutto indecifrabile la posizione del Sindaco e della sua maggioranza, ma di certo preoccupa la condotta avuta dall’Amministrazione della città all’interno dell’Ente Idrico Campano. Anche per questo risulta opportuna l’iniziativa di Amalio Santoro e del gruppo ‘Si può-centro sinistra’ di richiedere l’indizione di una seduta monotematica di Consiglio Comunale affinchè, ognuno, nei luoghi deputati, si assuma la responsabilità di un indirizzo politico”.


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