Patto per industria e lavoro in Irpinia tra 40 sindaci e Asi, ecco il protocollo

Questa mattina conferenza stampa del presidente del Consorzio e del sindaco di Venticano per presentare la firma ufficiale del protocollo d'intesa per lo sviluppo fra Regione Campania, Asi e Comuni della provincia di Avellino del 5 settembre. In una nota diffusa alla stampa Vincenzo Sirignano sottolinea la nascita di un Coordinamento delle amministrazioni che dovrà guidare la strategia messa in campo dal consorzio

La Zes volano per industria e lavoro in Irpinia, laboratorio di governance istituzionale in Campania. Promotore il Presidente dell'Asi di Avellino Vincenzo Sirignano, componente nella cabina di regia della Zes (Zona Economica Speciale) in Campania

Patto per industria e lavoro in Irpinia tra 40 sindaci e Asi, ecco il protocollo. Il presidente del Consorzio Asi Vincenzo Sirignano e il sindaco di Venticano Luigi De Nisco presentano questa mattina in conferenza stampa presso gli uffici del Consorzio Asi, il testo dell’accordo, che sarà sancito il 5 settembre a Venticano con la firma del Protocollo d’Intesa per lo Sviluppo fra la Regione Campania, Asi e Comuni della provincia di Avellino. Un evento a cui parteciperanno il presidente della giunta regionale Vincenzo De Luca, il presidente del Consorzio Asi e i 40 sindaci che hanno aderito. “L’Asi dopo avere messo in campo iniziative e confronti sulle Zes che hanno determinato la decisione della giunta regionale di inserire tre aree della provincia di Avellino nella mappa delle Zone Economiche Speciali della Campania, ha predisposto un protocollo d’intesa finalizzato a favorire l’adozione e la realizzazione di interventi utili al rafforzamento della competitività del sistema economico dei comuni interessati, e in particolare di determinate aree industriali e di determinati Pip, anche attraverso il confronto e il coinvolgimento delle associazioni imprenditoriali e organizzazioni sindacali” si legge nel documento inoltrato dall’ufficio di presidenza del Consorzio alla stampa.

Il Presidente dell’Asi di Avellino, Vincenzo Sirignano

PATTO PER IL LAVORO IN IRPINIA. Nella nota firmata dal presidente Sirignano, si chiarisce che il protocollo d’intesa mira al rilancio degli agglomerati industriali del Consorzio Asi e delle aree industriali presenti in provincia, inclusi alcuni Piani di Insediamento Produttivo, che pur non essendo inclusi nelle Zes Campania, “possono avvantaggiarsi sinergicamente del percorso attuativo delle stesse Ze, nell’ottica della semplificazione dei procedimenti, per garantire la realizzazione in tempi certi, dei progetti di investimento delle aree industriali e l’assistenza degli investitori” si legge. Il documento che attesta la collaborazione fra Asi, 40 amministratori e l’assessorato regionale alle attività produttive, è stato firmato a Napoli il 26 luglio, e pubblicato sul bollettino ufficiale regionale il 19 agosto scorso. “Parte essenziale del protocollo è costituita dall’articolo 4, che prevede l’istituzione di una Conferenza di Rappresentanti delle Amministrazioni, presieduta dal Consorzio e composta dai rappresentanti della Regione e dei Comuni sottoscrittori, che ha il compito di definire nell’ambito dei territori dei comuni aderenti le condizioni necessarie per la creazione e lo sviluppo di attività imprenditoriali nei settori dell’industria e dei servizi alle imprese, anche attraverso il confronto con le organizzazioni sindacali”. Rappresenta la prima governance per il lavoro in Irpinia. Oltre alla presentazione dell’accordo che è stato stipulato a Napoli e che sarà ratificato a Venticano la prossima settimana, si attende di conoscere i tempi di apertura ufficiale delle Zone Economiche Speciali, e le misure previste per catturare nuovi investitori. Non solo. Si attende di conoscere la mappa delle disponibilità delle tre aree industriali individuate in provincia di Avellino, per fare il punto sulla reale disponibilità di lotti e capannoni da destinare alla re-industrializzazione. Non si esclude, infine, che la Regione Campania abbia ottenuto dal Mise un ampliamento in ettari delle aree da destinare alla Zes, consentendo alla cabina di regia di inserire altri nuclei industriali su territorio campano, a partire da Solofra.

L’area industriale di Pianodardine immersa nella Valle del Sabato

Con la firma ufficiale del 5 settembre gli addetti ai lavori potranno licenziare il cronoprogramma per l’attuazione degli interventi attesi da parte dei comuni, che dovranno collaborare per la messa in rete degli Sportelli Unici dedicati alle Attività Produttive- Suap- e concertare all’unisono un processo di incentivo agli investimenti che mirano a creare lavoro in Irpinia.

Dai Comuni all’Asi 700 ettari per nuove fabbriche In Irpinia. Protocollo Regione Campania-Asi. Nella foto il tavolo regionale della Zona Economica Speciale

LA ZES IN CAMPANIA.  “La Campania è stata la prima Regione italiana a concludere l’iter per la Zona Economica Speciale all’esito di un approfondito lavoro di elaborazione e di un confronto con tutte le parti sociali al termine del quale è stato approvato il Piano di Sviluppo Strategico regionale. Il Piano ha individuato le aree che costituiscono la Zona Economica Speciale della Campania, si tratta di zone che, pur non risultando adiacenti territorialmente, presentano un nesso economico funzionale”, si legge nella scheda diffusa dall’Asi di Napoli. In particolare, le aree regionali interessate sono i Porti di Napoli, Salerno e Castellammare di Stabia e le relative aree retroportuali, e comprendono: gli aeroporti di Napoli e di Salerno; gli interporti “Sud Europa” di Marcianise-Maddaloni e “Campano” di Nola; gli agglomerati industriali di Acerra, Arzano-Casoria-Frattamaggiore, Caivano, Torre Annunziata-Castellammare, Marigliano-Nola, Pomigliano, Salerno, Fisciano-Mercato San Severino, Battipaglia, Aversa Nord (Teverola, Carinaro, Gricignano), Ponte Valentino, Valle Ufita, Pianodardine e Calaggio; le aree industriali e logistiche di Napoli Est, Bagnoli, Nocera, Sarno, Castel San Giorgio e Contrada Olivola. “La finalità della ZES è quella di sostituire una politica dell’offerta, caratterizzata da interventi a pioggia con una politica basata  sui fattori di sviluppo e caratterizzata dall’uso integrato di diversi  strumenti sia  nazionali che regionali”, si spiega. “In questa logica  diventa essenziale il ruolo della Cabina di Regia regionale per definire le strategie di competenza regionale ed il coordinamento con le  attività  del Comitato di Indirizzo. In altre parole la Cabina di Regia rappresenta  il luogo di confronto politico operativo tra i vari livelli di “governace della ZES”  cui compete sia la verifica di attuazione che l’ individuazione di eventuali correttivi da apportare”. Per i Consorzi Asi, il rappresentante designato è il Presidente del Consorzio ad Avellino, Vincenzo Sirignano.


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