Rapporto Svimez, Uncem: potenziare la Strategia per le Aree Interne

Appello al Ministro del Sud Barbara Lezzi dopo i drammatici dati sulla recessione nel Mezzogiorno. Occorre incentivare con la leva fiscale gli investimenti privati collegandoli ad interventi pubblici su infrastrutture e servizi. Il documento

La sala del Consiglio dei Ministri a Roma, all'interno di Palazzo Chigi

Rapporto Svimez, dall’Uncem l’appello al Ministro del Sud perchè provveda a potenziare con il Governo la Strategia per le Aree Interne. L’Unione Nazionale Comuni Comunità Enti Montani esprime il proprio allarme per i dati economici che la Svimez ha registrato nel Meridione d’Italia, sottolineando che il numero di persone in fuga dal Sud supera largamente quello di chi vi arriva. Il problema del Mezzogiorno appare oggi drammaticamente oltre ogni precedente, soprattutto lungo la Dorsale Appenninica. Di seguito l’intervento integrale.


Se gli emigranti sono il doppio degli immigranti. Appello al Ministro Barbara Lezzi: salviamo l’Appennino e il Sud

documento dell’Uncem | Unione Nazionale Comuni Comunità Enti Montani

Uncem, il logo dell’Unione Nazionale Comuni Comunità Enti Montani

Nel Sud Italia, gli emigrati sono il doppio degli immigrati. Lo spettro della recessione delle regioni meridionali, descritto nel Rapporto Svimez 2019, preoccupa molto anche Uncem. I numeri del documento impongono politiche forti che Uncem in più occasioni chiesto ai rappresentanti istituzionali di attuare. Ancora nei giorni scorsi, in un confronto con il Ministro per il Sud Barbara Lezzi, il Presidente Uncem Marco Bussone ha chiesto di proseguire con determinazione il lavoro avviato nel 2012 con la Strategia nazionale per le Aree interne. Un percorso che vede diverse aree meridionali tra le 72 zone pilota italiane e che deve essere reso stabile – con un Programma operativo nazionale, ad esempio – nella nuova programmazione europea 2021-2027. Azioni che Uncem condividerà con tutti i rappresentanti istituzionali eletti. Uncem, in particolare con i Vicepresidenti Antonio Di Maria (Sindaco di Santa Croce del Sannio e Presidente della Provincia di Benevento) e Vincenzo Luciano (Presidente Uncem Campania Vicesindaco di Aquara) e con il Presidente di Uncem Calabria Vincenzo Mazzei, crede fortemente nella Strategia Aree interne unita a politiche regionali territoriali che vedano i Comuni lavorare insieme con managerialità attorno a crescita e sviluppo locale, in accordo con le imprese e il terzo settore. Il sito della Snai le racconta, a questo link. Anche la Fondazione Montagne Italia, della quale Uncem fa parte, è impegnata in operazioni legate in particolare alla lotta all’abbandono dei territori e all’attuazione di iniziative per la gestione forestale attiva e le relative filiere. Bene la sperimentazione delle Zes (Zone economiche speciali) annunciata oggi da Ministro Lezzi.

L’Italia delle Aree interne inserite nella Strategia Nazionale

Occorre urgentemente intervenire su misure fiscali generali differenziate per le aree montane che più soffrono. Non solo, come scrive Svimez, vi è infatti un “doppio divario”, dell’Italia rispetto all’Unione Europea e del Sud rispetto al Centro-Nord. “Vi è a mio giudizio un triplo divario – commenta il Presidente Bussone – che è anche, al Sud, tra zone montane, interne e più lontane dai servizi, e aree urbane. Lo spopolamento nelle zone rurali è ancora più forte. I negozi chiudono, i giovani se ne vanno. Una gestita e coordinata immigrazione consentirebbe integrazione e mantenimento di mestieri, un trampolino sicuro sul futuro. Gli stranieri anche al Sud oggi salvano intere filiere produttive. Ma è sui giovani, su chi nasce nei territori meridionali, che bisogna insistere con adeguate politiche. Condividiamo con Svimez l’urgenza di un piano straordinario di investimenti sulle infrastrutture sociali del Mezzogiorno, scuole, ospedali, presidi socio-sanitari, asili nido“.


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