“Ultima chiamata per IIA Flumeri”, Curcio: c’è già la fila per lo stabilimento

E' atteso per questa mattina l'incontro delle sigle sindacali di categoria con il responsabile delle risorse umane di Industria Italiana Autobus Saverio Lopes, convocato dai confederati per ottenere garanzie sulla presenza di Invitalia nella società, ma anche sulla validità del contratto di programma siglato con la Regione Campania. "Se non otterremo garanzie siamo pronti ad una nuova mobilitazione: siamo un peso per tutti, ma non ci arrendiamo"

Ultima chiamata per la IIA Flumeri. Questa mattina è atteso nello stabilimento di Industria Italiana Autobus il responsabile del personale Saverio Lopes, convocato dalle sigle sindacali di categoria per avere garanzie sulla ristrutturazione del sito e sul pagamento degli stipendi di luglio. Nonostante i proclami del 18 luglio scorso al Ministero per lo Sviluppo Economico, le maestranze della ex Irisbus assistono a manovre di “svuotamento materiale e immateriale del sito, che porterà inevitabilmente alla chiusura” ha spiegato la Rsu della Fiom Cgil Silvia Curcio. “Siamo consapevoli che la vertenza della IIA sia considerata una zavorra per l’imprenditoria provinciale: siamo soli contro tutti e c’è già la fila per lo stabilimento. Se consideriamo che a breve una buona parte dei lavoratori andrà in pensione con ‘quota 100’, le maestranze non saranno sufficienti a portare avanti il disegno produttivo che ci eravamo prefissati” denuncia.

Silvia Curcio. Rappresentante sindacale aziendale Fiom Cgil

In vista dell’apertura delle Zes- Zone Economiche Speciali- e delle agevolazioni previste per gli imprenditori che vorranno investire nelle aree retroportuali della Campania, lo stabilimento della ex Irisbus risulta particolarmente appetibile. “Soltanto noi lavoratori crediamo ancora nella possibilità di costruire un polo italiano degli autobus che possa replicare il disegno strategico della Fiat, e far rinascere il territorio. La politica non muove un dito, e gli industriali tendono a valorizzare le eccellenze invece di sostenere le vertenze” continua.

“Chiederemo chiarezza a Lopes: dopo 8 anni di battaglie estenuanti per tenere aperti i cancelli abbiamo bisogno di conoscere nel dettaglio il disegno del Ministero su questo stabilimento. Ad oggi non sappiamo se e chi ha presentato manifestazioni di interesse ad investire 9 milioni di euro nel nostro progetto, e la società stessa non offre nessuna garanzia per ipotetici investitori”. La nuova preoccupazione che investe gli operai è la cassa integrazione annunciata per 30 lavoratori all’indomani del vertice del Mise. “In occasione del vertice di Roma del 18 luglio scorso avremmo dovuto essere informati sulle manovre che avrebbero messo in campo a breve” puntualizza Curcio. “Invitalia aveva inoltre annunciato che sarebbe uscita dalla compagine se entro il 29 luglio non sarebbe subentrato l’imprenditore, e oggi, stando alle notizie frammentarie che giungono da Roma, Invitalia avrebbe confermato la sua presenza; ma non abbiamo certezze. Vogliamo sapere se c’è stato un nuovo Consiglio d’Amministrazione per verbalizzare la conferma di Invitalia, vogliamo certezze sul finanziamento, sulla ristrutturazione dello stabile e anche garanzie sulla validità del contratto di sviluppo” continua.

Saverio Lopes, manager della IIA. È il responsabile del Personale alla Industria Italiana Autobus

In vista dell’interruzione delle attività per il mese di agosto, la rappresentante della Fiom predispone un elenco fitto di domande da porre a Saverio Lopes, prima di concertare una nuova ondata di mobilitazioni e proteste preannunciate per settembre. “Le promesse annunciate sono sempre state disattese, ma noi non molleremo e continueremo ad impegnarci per mantenere aperti i cancelli: non la daremo vinta a nessuno fino a quando ne avremo la forza” conclude.

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