Gianluca Festa contro Ciarcia, Alto Calore verso la conta in assemblea

«L'AMMINISTRAZIONE COMUNALE DI AVELLINO È DEL PD: QUI HA ELETTO 13 CONSIGLIERI COMUNALI E IL SINDACO». Conversazione del Sindaco eletto di Avellino con i cronisti a margine di una manifestazione nella Sala Grasso di Palazzo Caracciolo, sede della Provincia. Attacco frontale contro il partito irpino e il Vicepresidente della Giunta Regionale Fulvio Bonavitacola

In attesa di poter indossare la fascia tricolore la prossima settimana, il Sindaco eletto di Avellino, Gianluca Festa, risponde alle domande due cronisti, ansiosi di conoscere le sue prossime mosse. Non si sottrae alle domande, esprimendo alcuni indirizzi che conta di adottare con provvedimenti e delibere nelle prossime settimane. Tra le questioni di maggiore interesse sul tappeto il futuro dell’Alto Calore Servizi spa, azienda impegnata nel percorso di rilancio finanziario sulla base del piano presentato dall’attuale amministratore Michelangelo Ciarcia al tavolo istituzionale con Regione Campania e Provincia di Avellino. Il Sindaco di Avellino, socio di maggioranza relativa tra i Comuni nella spa di corso Europa (con una quota pari al 10,37 per cento), non ha fatto mistero di essere intenzionato a chiedere la rimozione dell’attuale rappresentante, eletto un anno fa come soluzione tecnica in quanto espressione del collegio dei revisori. Al suo posto ha fatto sapere di voler proporre un manager, una figura estranea alla politica e ai partiti, che ha accusato di aver fatto clientelismo all’interno della Servizi spa anche in quest’ultimo periodo.

Michelangelo Ciarcia, presidente dell’Alto Calore Servizi spa

La posizione di Gianluca Festa aprirà di fatto il confronto sulla guida dell’azienda e sul piano industriale ed economico. La sfiducia annunciata del Sindaco di Avellino per Michelangelo Ciarcia sul piano strategico, politico e finanziario, appare in continuità con la la posizione espressa dalla terna commissariale (tuttora a capo dell’amministrazione di piazza del Popolo in attesa del passaggio di consegne), concretizzata nel voto contrario al conto consuntivo presentato e approvato dall’assemblea dei soci lo scorso 7 maggio, quando anche l’amministrazione provinciale non approvò i conti, esprimendo un voto di astensione. La amministrazione provinciale detiene il 10,658 per cento delle quote. Nel caso di una alleanza tra i due enti, una eventuale mozione di sfiducia supererebbe in partenza il 20 per cento del capitale sociale.

Il segretario del Pd di Avellino, Giuseppe Di Guglielmo

L’AFFONDO CONTRO DI GUGLIELMO, LA RIVENDICAZIONE AL PD DELLA AMMINISTRAZIONE COMUNALE NEL CAPOLUOGO. Festa ha puntato l’indice anche contro le rappresentanze del Partito Democratico provinciale e il Vicepresidente della Giunta Regionale della Campania, Fulvio Bonavitacola, cioé l’uomo di fiducia del Governatore Vincenzo De Luca. Rispondendo ad una domanda posta dal cronista di Irpinia Tv, Emanuele Marinelli. «Zingaretti sta cercando il Pd in Irpinia ma non lo ha ancora trovato», ha affermato. «Gli spiegherò io dove poterlo trovare», ha aggiunto il Sindaco, rivelando di aver «già avuto dei contatti con i vertici romani». A Zingaretti «farò comprendere come si può continuare a fallire, mantenendo ancora» il segretario provinciale «Di Guglielmo alla guida del partito locale insieme a D’Amelio, De Luca e Santaniello», oppure «come poter far rinascere un partito che ha eletto ad Avellino un sindaco e 13 consiglieri comunali». Ed ha concluso: «Questa è la parte dove c’è il Pd, dall’altra parte, c’è Fulvio Bonavitacola e il fallimento della attuale classe dirigente».


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