Provincia di Avellino “senza soldi”, esce da Aiccre, Anutel e Lega delle Autonomie

L'ENTE DI PALAZZO CARACCIOLO PER RISPARMIARE 11.406 EURO ALL'ANNO ESCE DAGLI ORGANISMI NAZIONALI ED EUROPEI DEGLU ENRI ITALIANI. Il provvedimento del Presidente Domenico Biancardi: «A causa dei pesanti tagli subiti, in generale, dalla Pubblica Amministrazione non si ravvisa l’opportunità di continuare ad aderire alle associazioni, anche al fine di rispettare gli indirizzi di riduzione della spesa complessiva sostenuta da questo Ente», la motivazione ufficiale

Provincia di Avellino. La sede nello storico Palazzo Caracciolo di piazza Libertà

La Provincia di Avellino “senza soldi” ha deciso di uscire Da Aiccre, Anutel e Lega delle Autonomie. Con un proprio provvedimento il Presidente Domenico Biancardi ha stabilito il recesso dell’ente di Palazzo Caracciolo, «a causa dei pesanti tagli subiti, in generale, dalla Pubblica Amministrazione e, in particolare, dalle Province», come si legge nel testo della deliberazione. «Non si ravvisa l’opportunità di continuare ad aderire alla predetta Associazione, anche al fine di rispettare gli indirizzi di riduzione della spesa complessiva sostenuta da questo Ente». La Provincia dal primo novembre non sarà più all’interno della «Associazione Italiana per il Consiglio dei Comuni e delle Regioni d’Europa (Aiccre)», né della Associazione Nazionale Uffici Tributi Enti Locali (Anutel), ma neanche dalla Autonomie Locali. L’uscita consentirà di risparmiare rispettivamente 7.500 euro, 1.300 euro e 2.606 euro. Di seguito una scheda riepilogativa delle tre organizzazioni.

Il nuovo marchio della Lega delle Autonomie, lanciato lo scorso 28 marzo a Roma

LEGA DELLE AUTONOMIE, MOTORE DEL DECENTRAMENTO IN ITALIA, OGGI RIFERIMENTO PER GLI ENTI LOCALI DEL MEZZOGIORNO. Legautonomie è un’associazione di comuni, province, regioni, comunità montane, costituitasi nel 1916 e «da sempre impegnata per la crescita democratica e civile del Paese attraverso un processo di rinnovamento istituzionale fondato sulla valorizzazione delle amministrazioni locali e regionali», come spiegano i promotori. A Legautonomie aderiscono circa 2.500 enti tra comuni, province, regioni e comunità montane, tra i quali non ci sarà più la Provincia di Avellino. L’obiettivo fondamentale di questa organizzazione è «la costruzione di una Repubblica di segno federale fondata sulla parità ordinamentale tra Stato centrale, Regioni ed Autonomie locali e sullo sviluppo e il riequilibrio economico sociale e territoriale tra aree forti e aree svantaggiate secondo i principi della cooperazione, della solidarietà, della sussidiarietà, della trasparenza e di una efficienza competitiva della Pubblica Amministrazione». In questo contesto, negli anni ha contribuito «con le proposte di riforma istituzionale indirizzate ad un effettivo decentramento amministrativo con l’obiettivo di valorizzare i diversi livelli di governo locale». Inoltre, negli ultimi anni Legautonomie ha orientato il suo impegno di associazione al servizio delle amministrazioni locali anche promuovendo una intensa attività di formazione e di consulenza tecnica e metodologica e di ricerca e indagine conoscitiva per favorire e promuovere l’innovazione organizzativa e l’introduzione di nuovi modelli di gestione nei governi locali. Dopo aver festeggiato il centenario nel 2016, Lega delle Autonomie ha lanciato un nuovo marchio. «Vogliamo essere il punto di riferimento di tutti gli amministratori locali progressisti, riformisti e  che come noi credono in un’Europa diversa forte e unita, in un nuovo modello di sviluppo sostenibile per i loro territori, nella dignità del ruolo di amministratore locale e a sostegno della nostra proposta di legge, di tutti quei sindaci e presidenti di provincia che credono nella sicurezza a partire dalle politiche sociali di gestione e integrazione, la casa di quanti vedano nel Mezzogiorno un’occasione di rilancio di obiettivi di sviluppo e di affermazione della legalità, in quanti credano che sia necessario una riforma del Testo unico degli Enti Locali», ha spiegato lo scorso 27 marzo 2019 Matteo Ricci, Presidente di Autonomie Locali Italiane e sindaco di Pesaro, intervenendo al consiglio nazionale riunito a Roma presso il centro congressi Cavour di via Napoli. “L’obiettivo è quello di promuovere la nuova identità dell’Associazione che, così come sostenuto nell’ultimo Congresso di Viareggio, si caratterizzerà nei prossimi mesi e anni come organizzazione di battaglia, di proposte e di servizi, a sostegno delle autonomie locali e delle tante idee dell’autonomismo locale che saranno rilanciate con vigore e determinazione nelle prossime iniziative. Valori forti e tanto pragmatismo. ALI sarà il laboratorio del nuovo riformismo italiano”.

Il logo dell’Aiccre, Associazione italiana per il Consiglio dei Comuni e delle Regioni d’ Europa con sede in Roma

L’AICCRE è L’ASSOCIAZIONE NAZIONALE FEDERALE DEI SOGGETTI ISTITUZIONALI TERRITORIALI COSTITUENTI I POTERI REGIONALI E LOCALI. «L’Associazione italiana per il Consiglio dei Comuni e delle Regioni d’Europa (AICCRE), con sede in Roma, è l’unica associazione nazionale che raccoglie in modo unitario tutti i livelli degli enti territoriali», affermano con orgoglio i promotori di una associazione fondata nel 1952 da amministratori locali e rappresentanti della società civile. L’evento «in una fase storica, il secondo dopoguerra, nella quale l’idea dell’Europa unita assunse una forte significato di pace, di democrazia, di libertà, di movimento. Ispirandosi ai principi del Manifesto di Ventotene, l’intuizione originale dei nostri fondatori fu che l’Europa unita potesse esser edificata solo con un forte sostegno popolare, con il pieno coinvolgimento politico delle autonomie regionali e locali. Parallelamente, in una prospettiva di decentramento e di democrazia, le autonomie locali dovevano avere, all’interno dei propri Paesi, la maggiore autonomia possibile». Le attività dell’Aiccre «si svolgono su due livelli, sovranazionale e nazionale; livelli che sempre di più si intrecciano e sono in un rapporto osmotico, visto che le decisioni dell’Unione europea hanno un impatto decisivo sulla nostra quotidianità e sui nostri enti locali e regionali». In particolare sul piano nazionale, promuove «la formazione degli enti locali in tema di europrogettazione» dedicato esclusivamente agli amministratori locali, «convinti che il primo passo per essere europei sia quello di utilizzare al massimo i fondi diretti che provengono dall’Unione europea e che spesso non sono utilizzati dai nostri territori». Periodicamente, inoltre, organizza «Help-desk sui programmi comunitari, soprattutto relativi ad ‘Europa per i cittadini’ che offre grandi opportunità concrete per l’edificazione di una Europa sempre più vicina alle nostre esigenze». Nel contesto europeo «Aiccre svolge la funzione di segretariato della delegazione italiana del Congresso dei poteri locali e regionali del Consiglio d’Europa, delegazione composta da 36 persone fornendo assistenza tecnica di preparazione agli incontri di Strasburgo e nelle commissioni Governance, Current Affairs e Monitoring». L’associazione si coordina con l’Ambasciata italiana a Strasburgo. Svolge anche la funzione di segretariato della delegazione italiana presso l’Associazione mondiale degli enti locali (CGLU), «offrendo supporto tecnico e professionale agli nostri amministratori locali e facilitandone i rapporti di scambio e cooperazione con gli enti locali di tutto il mondo. Nelle funzioni di segretariato ci coordiniamo con i ministeri italiani degli Affari esteri e dell’Interno». In Italia non fanno parte 20 regioni, 14 città metropolitane, 7.978 Comuni, 93 Province. L’associazione è presieduta da Stefano Bonaccini

Il logo dell’anatel, Associazione Nazionale Uffici Tributi Enti Locali con sede a Montepaone (CZ)

ANUTEL, ASSOCIAZIONE NAZIONALE DEGLI UFFICI TRIBUTI DEGLI ENTI LOCALI. L’ A.N.U.T.E.L. (Associazione Nazionale Uffici Tributi Enti Locali), costituita nell’agosto del 1994, è sorta proprio quale organo di consulenza e di supporto per i Responsabili degli Uffici Tributi delle Amministrazioni locali. L’Associazione ha come scopo primario l’organizzazione di seminari di studio, la promozione di convegni e conferenze contraddistinti sempre dalla partecipazione di esperti, nonchè di alti Funzionari delle Direzioni Generali del Ministero delle Finanze. Queste riunioni sono importanti occasioni di dialogo e di confronto tra le parti. Si approfondiscono argomenti e punti della disciplina tributaria, con particolare attenzione alle novità e le modifiche introdotte dal legislatore, si analizzano le problematiche comuni alle Amministrazioni locali e si ricercano le possibili soluzioni. Gli incontri mirano a realizzare un altro importante scopo dell’Associazione: contribuire alla formazione e all’aggiornamento dei Funzionari, mettendoli così in grado di offrire una competenza più qualificata al servizio della loro Amministrazione. L’Associazione garantisce assistenza tecnica-giuridica ai suoi associati e dispone di un gruppo di lavoro composto di esperti in materia di Tributi Locali col compito specifico di studiare e dare una risposta ai quesiti che i soci sottopongono. Il contatto diretto con le Autorità competenti ed i Rappresentanti del governo rappresenta il punto di forza dell’Associazione che, in quanto portavoce degli operatori degli Uffici Tributi, può avanzare suggerimenti e proposte sulla base delle concrete esigenze degli Enti locali. «L’A.N.U.T.E.L. allo stato attuale conta oltre 4.500 soci, ma il loro numero è in costante aumento poichè è ormai innegabile il ruolo insostituibile che essa svolge a favore dei Funzionari delle Amministrazioni locali», si legge ancora. Il Presidente è Francesco Tullio. L’associazione ha sede a Montepaone in provincia di Catanzaro.

Il Presidente della Provincia, Domenico Biancardi

 

 

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