Enzo De Luca, componente della Direzione nazionale del Partito Democratico

“Il voto amministrativo in Irpinia ha rilanciato il Pd ad Avellino come il primo partito nel capoluogo, perno della alternativa alla Destra di Matteo Salvini, che con la Lega in Campania è ora la seconda forza”. Enzo De Luca, Presidente dall’Osservatorio Regionale sulla Gestione dei Rifiuti, componente dell’assemblea nazionale dei Democratici, capolista di Nicola Zingaretti alle primarie del marzo scorso, spiega che “dopo un periodo difficile oggi il Partito Democratico è tornato riferimento dell’elettorato in città, nonostante i tentativi di delegittimarlo, di indebolirlo, di ridimensionarlo, compiuti da chi lo ha utilizzato come un autobus”. Per De Luca il Pd è chiamato allo sforzo decisivo per eleggere sindaco Luca Cipriano, “contribuendo a quella ripartenza indispensabile a difendere dal pericolo egemonica leghista l’Irpinia e la Campania alle regionali del 2020 e alle Politiche forse anche prima”. Nell’intervista che segue De Luca sottolinea il valore  dell’etica politica.  “Punto centrale del cambiamento vero è la proposta politica di un governo senza ombre, dichiaratamente schierato per la legalità, quale quello che con Cipriano puntiamo a realizzare come Pd ad Avellino”.

De Luca, mentre ad Avellino e in tante altre città italiane le forze politiche sono impegnate nei ballottaggi, a Roma la resa dei conti nel governo è arrivata al Quirinale. L’ipotesi di elezioni anticipate in autunno non è poi così remota. Sui territori è già tempo di preparativi? 

“La prospettiva di votare anticipatamente non è da escludere, ma non saranno i partiti a deciderlo. Mi sembra che in queste ore il Capo dello Stato stia  monitorando la situazione. Saprà agire per il meglio nell’interesse esclusivo del Paese. Come Partito Democratico a livello nazionale e locale c’è la consapevolezza che il rischio di una campagna elettorale a breve c’è. Se non ora, entro un anno. Quindi dobbiamo prepararci”.

Come?

“Come Partito la strada è una, tracciata dal segretario Zingaretti in accordo con il nostro popolo che lo ha investito I gazebo della responsabilità di far tornare il Pd al governo: massima unità, senso e valore dell’appartenenza ad in simbolo che in Italia si è affermato per qualificare e rafforzare la nostra democrazia. Da qui il Pd può riproporsi come il perno di una coalizione riformista in grado di battere la Destra”.

Con quali alleati?

“Sono d’accordo con Massimo D’Alema, quando citando Romano Prodi dice che il compito del Pd non è scegliere gli alleati, ma qualificare la sua proposta in modo da attrarre alleanze. La pre condizione è la sua unità. A Cortona anche quest’anno con Dario Franceschini, Marina Sereni, Paolo Gentiloni dal 13 al 15 settembre come Area Democratica si parlerà proprio di questo”.

Dario Franceschini, referente di Areadem e, sullo sfondo, Piero Fassino e Luca De Vincenti

I risultati di questa tornata elettorale indicano una ripresa del suo partito. C’è chi dice che l’Italia sta tornando bipolare, anche se per ora i numeri testimoniano un divario a favore della Lega. Lei è d’accordo?

“Il voto ha chiaramente detto che si torna ad una prospettiva bipolare. Alle europee il Pd è il secondo partito, ma nelle città il Centrosinistra ha dato segnali di forte vitalità anche nel Nord, segnando una inversione di tendenza dopo un 2018 disastroso”.

Il Pd ha recuperato oltre 4 punti rispetto alle Politiche del 4 marzo 2018. Ma la Lega è Il primo partito con un largo margine nel Paese, ma è anche la seconda forza in Campania, quando manca un solo anno alle elezioni regionali. Il tempo basterà?

“L’avversario oggi è la Lega, non c’è dubbio. Al di là di quello che accadrà a Roma con il governo, ha ragione il segretario Nicola Zingaretti quando afferma che.il Partito Democratico e il nuovo Centrosinistra sono l’unica alternativa all’ascesa della nuova Destra di Matteo Salvini. La sfida impone la massima responsabilità alle forze democratiche a tutti i livelli. In Campania tra un anno si gioca una partita cruciale per il Paese, non solo per noi”.

Il segretario nazionale del Partito Democratico, Nicola Zingaretti

La strada è in salita?

“Il cammino è impegnativo, ma stiamo risalendo grazie alla svolta impressa a marzo dalla elezione di Nicola Zingaretti. Salvo noi nel Pd, quanti commentatori avevano previsto un Pd oltre il 22 per cento e nettamente davanti al Movimento Cinque Stelle? Il punto vero è un altro. Alle politiche conta molto prendere i collegi maggioritari. Per questo il segnale arrivato dalle città ci induce a moltiplicare gli sforzi”.

Firenze, Bari e Bergamo sono stati indicati come il simbolo di una riscossa del Centrosinistra. E dopo la vittoria pentastellata del 2018 si è parlato anche di Avellino. Come valuta il risultato del suo partito?

“Il risultato del Pd nel capoluogo, dove si è affermato come il primo partito, rappresenta un punto di forza per l’intera coalizione di Centrosinistra, che oggi ritrova slancio nella sfida lanciata da Nicola Zingaretti con le primarie di marzo. Anche in Irpinia si sono ottenute vittorie importanti, con qualche eccezione. È un primo passo”.

Continui.

“Il Partito Democratico nazionale ha dato il simbolo alla proposta di cambiamento offerta all’elettorato di Avellino con la candidatura di Luca Cipriano, riconoscendo la validità di un progetto di governo locale in Campania fondato sui valori cardine del Partito e della coalizione: sviluppo nella legalità, solidarietà sociale, etica della politica, senso dello Stato”.

Ritiene sia questa la cifra della proposta in campo con Cipriano?

“Dal primo giorno Luca Cipriano ha spiegato agli avellinesi che non ci può essere sviluppo economico e benessere sociale se non in un contesto di piena trasparenza e legalità. Prima ancora dei contenuti, questa è la garanzia di affidabilità del candidato per la nostra comunità”.

Luca Cipriano, candidato sindaco della coalizione di Centrosinistra (Mai Più, Avellino Più, Partito democratico, Laboratorio Avellino) ha votato nella sezione n° 26 della Scuola elementare di via Scandone

Prima del voto ci sono state polemiche proprio tra i Democratici irpini sul fatto che però il candidato sindaco non è un iscritto al Pd…

“Premesso che Luca Cipriano viene dalla storia del nostro partito, lo dico a qualche smemorato che finge di non ricordare che per due volte Cipriano è stato candidato con il Pd in passato, dico che la linea stabilita da Zingaretti e premiata dagli elettori si basa sulla massima apertura agli alleati e alle migliori energie civiche compatibili sul piano politico e culturale con il Pd”.

...come in questo caso, quindi.

“Cipriano è sul piano politico e culturale portatore dei valori e dei princìpi nei quali tutti ci riconosciamo. Come ho detto, etica della politica e moralità sono la pre condizione per una amministrazione pubblica. Il Pd ad Avellino con questa proposta politica e programmatica può scrivere una pagina importante in Campania”.

Il ballottaggio è una sfida aperta, mancano dieci giorni. Il suo candidato ha un vantaggio, ma il secondo turno azzera la sfida. Gli elettori dovranno scegliere a chi affidare il compito di costruire la città capoluogo nel nuovo contesto regionale e nazionale. È ottimista alla luce del risultato maturato al primo turno?

“Anche qui va fatta una premessa. Si deve essere consapevoli di un dato: Cipriano è stato preferito agli altri candidati in tutte le zone della città al primo turno. Questo significa che la sua proposta viene letta come credibile in periferia come al centro. È una base importante da cui partire…”.

Detto questo…

“Detto questo, come Partito Democratico dobbiamo sostenere con il massimo impegno lo sforzo di un candidato che sarà un sindaco capace e illuminato, in grado di dare con la squadra che lo accompagnerà nel consiglio comunale tutte le risposte che la comunità attende. Ringrazio tutti i candidati, eletti e non, per il contributo dato finora. Ma la partita non è finita. Serve che il Pd ad Avellino continui l’impegno a ogni livello possibile”.

Una vittoria del Centrosinistra, quindi anche del Pd ad Avellino, che ricadute può avere nel contesto regionale?

“Gli osservatori e gli analisti attendono di sapere se il Pd in Campania è in grado di vincere ancora, come dimostra l’attenzione riservata al primo turno dai media nazionali. Qui si gioca nella percezione dell’opinione pubblica una tappa importante della rincorsa per la riconferma del Governatore nel 2020”.

Il Governatore della Campania, Vincenzo De Luca e la Presidente del Consiglio Rosa D’Amelio

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