Montella, Giancarlo Mazzei: Musano è il vero cambiamento

INTERVISTA ALL AVVOCATO GIANCARLO MAZZEI, SUPPORTER DELLA COMPAGINE GUIDATA DA CARMINE MUSANO. Svelando i retroscena che hanno portato alla composizione ella lista, l avvocato sottolinea la necessità di intercettare la fetta di elettorato dell amministrazione uscente, tagliata fuori dalla competizione elettorale dal giudice amministrativo

Veduta aerea di Piazza Bartoli a Montella

Spinto dalla necessità del momento e dal richiamo della coscienza civica di dare forma al cambiamento, l’avvocato Giancarlo Mazzei scende in campo e affronta la competizione elettorale a sostegno della compagine guidata dall’architetto Carmine Musano. Svelando i retroscena che hanno portato alla composizione della lista e i sentimenti politici che caratterizzano i componenti della “lista civica per il cambiamento”, l’avvocato afferma la necessità per un’amministrazione comunale di “tornare a fare la politica” e avere dei riferimenti politici a cui guardare: “Il civismo non può essere fine a se stesso come accaduto nell’ultimo decennio dell’amministrazione Capone, ma deve avere riferimenti politici diretti o indiretti alla spalle, per evitare quello che invece si è verificato: l’isolamento”.

Avvocato Mazzei, lei è stato uno dei promotori di quella che oggi è la compagine candidata alle amministrative rappresentata da Carmine Musano e che chiede la fiducia all’elettorato montellese per guidare la città. Come è nato questo impegno?

“Circa due mesi fa mi sono reso promotore, insieme ad altri, dell’apertura di un confronto a più voci, con tante e variegate personalità del paese, per promuovere la nascita di un gruppo di lavoro che potesse impegnarsi per le amministrative. La connotazione di questa lista infatti, è la risultante di un’idea maturata a febbraio, quando alcune professionalità con esperienze diverse fra loro, si sono incontrate per verificare la possibilità di partecipare alla campagna elettorale”.

Pur essendo un’area a chiara connotazione di centro destra, non presenta elementi di continuità con l’amministrazione precedente.

“Nessuna continuità con l’amministrazione Capone. Da un confronto con Di Fonzo, Dragone, Mario Lepore, Aurelio Dragonetti ed altri che hanno avuto già esperienze dirette e che afferiscono all’area di centro destra, abbiamo immaginato di ampliare il gruppo, e nel percorso sono stati fatti una serie di incontri, -e come sempre accade- ci sono state una serie di verifiche e sbarramenti, che sono tipici del carteggio che precede la composizione di una lista”.

Lei però non si è candidato, pur avendo un suo bagaglio di esperienze maturate nelle file del centro destra. Perchè?

“Il mio è stato e vuole essere un contributo di idee. Ho deciso di scendere in campo e fare la mia parte perchè non potevo tirarmi indietro rispetto al clima che si respira oggi, e alla necessità di cambiamento che si avverte in tutti i campi. Dal dialogo che stiamo avendo con le persone in queste settimane, si avverte la richiesta di un ripensamento generale, non solo politico, ma anche economico, culturale e sociale”.

La composizione della lista guidata da Carmine Musano rappresenta diverse forze politiche, inclusi gli scissionisti del Partito Democratico, che non hanno condiviso la scelta di candidare Rino Buonopane alla carica di sindaco. 

“Il percorso è stato condiviso da un gruppo che abbraccia diverse sensibilità: a partire dai socialisti che fanno riferimento a Salvatore Cianciulli, il centro destra, i demitiani, ovvero quelli che ad Avellino hanno rotto con Petracca, e che fanno capo a Salvatore Vestuto, e infine i fuoriusciti dal Pd, come Luigino Carfagno, che non ha accettato le imposizioni del Pd provinciale. Ciascuno ha indicato dei candidati e ha contribuito alla costruzione della lista, che domenica ha fatto la sua presentazione ufficiale presso il ristorante “Zia Carmela”, davanti ad una platea molto partecipata”.

La compagine in campo rappresenta l’esperienza e il rinnovamento. Il cambiamento non può prescindere da entrambi gli aspetti?

“E’ necessario che le professionalità di una certa esperienza siano un valido supporto per i giovani. Aurelio Dragonetti è ultrasettantenne, ed oltre ad essere un mio carissimo amico di vecchia data, è una persona di spessore necessario a garantire il giusto sostegno ai giovani nella res pubblica. Ci sono anche tanti giovani capaci, a partire dal candidato sindaco, ma in questa delicata fase di passaggio, e dopo il decennio Capone, sarà necessario costruire una nuova era per il comune di Montella”.

Qual è la criticità maggiore che è emersa negli ultimi dieci anni?

Il Sindaco di Montella, Ferruccio Capone

“Senza dubbio la mancanza di riferimenti politici. La lista civica fine a se stessa, come è accaduto per i due mandati di Ferruccio Capone, che non ha riferimenti politici politici diretti o indiretti alle spalle, è destinata a restare isolata. E Capone, pur avendo avuto buona volontà e manifestato un grande impegno, non ha ottenuto risultati corrispondenti, perchè è mancato un riferimento esterno”.

Il civismo illustrato dalla compagine di Musano è utile soltanto a compattare le diverse sensibilità politica e a consentire una aggregazione politica naturale, che sarà tratteggiata all’indomani dell’esito del 26 maggio. 

“Il civismo che connota la lista oggi è espressione di più componenti della società, e fa riferimento a più sensibilità politiche, che da sole sarebbero una debolezza, mentre insieme rappresenterebbero una forza”.

Quali sono le priorità di questa compagine?

“Sono tutte le elencate nel programma di governo, che è frutto a sua volta di un percorso di incontri e ragionamenti sviluppati sulle risorse del territorio. Il programma prende in considerazione lo sviluppo in primo luogo, la castanicoltura, il patrimonio boschivo, la tutela ambientale, l’enogastronomia. La stessa sagra delle castagne va ripensata e adeguata. In primo piano ci sono le risorse endogene: bisogna partire da quello di cui possiamo disporre da subito, non pianificare su tematiche che non ci appartengono”.

Tutte questioni affidate ai singoli candidati, che compongono il quadro d’insieme teso a valorizzare la candidatura del sindaco e del programma. 

“In lista sono presenti una serie di professionalità molto capaci, a partire da Roberto Mazzei, Rosalia Passaro, Sonia Varallo ed altri, che caratterizzano bene la squadra, rendendola omogenea, compatta e propositiva. Sono stati avviati anche una serie di incontri tematici, e dopo le imprese edili è toccato alle società sportive, ma saranno coinvolte tutte le categorie di portatori di interesse. L’impegno sarà costante e continuo fino al comizio di chiusura che precede poi il voto il 26 maggio”.

La campagna elettorale montellese è stata connotata dall’intervento del giudice amministrativo e dall’esclusione della lista Montella Libera, ovvero dell’amministrazione uscente. Dove sarà orientato l’elettorato di Ferruccio Capone?

“Si tratta di un punto interrogativo. Capone ha un suo elettorato di riferimento, che dovrà prendere atto della nuova situazione e anche se lo stesso sindaco uscente ha dichiarato di non potersi schierare con nessuna delle due liste, escludendo gli apparentamenti, bisogna dare una risposta a chi oggi non ha più un riferimento amministrativo”.

“Montella per il cambiamento” dovrà intercettare questa fetta di elettorato?

“Si tratta di un elettorato disorientato: è a loro che bisogna parlare per proporre un programma cucito per i moderati, e che si avvale anche del contributo di quella parte politica. Devo dare atto a Ferruccio Capone di avere mantenuto i toni molto bassi, ma la nostra lista è impegnata in questo momento a trasmettere la vera idea di cambiamento, e ad illustrare, attraverso il programma elettorale, quella risposta che Montella e i montellesi attendono da tempo”.


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