Luca Cipriano, candidato sindaco di Avellino del Centrosinistra (liste: Pd, Mai Più, Avellino Più e Laboratorio Avellino)

Riprendere e completare la qualificazione di Avellino, interrotta negli anni difficili della crisi finanziaria regionale e statale, in continuità con il disegno e lo spirito urbanistico di Augusto Cagnardi, ma aggiornandone funzionalmente alcune criticità.

Questo è l’ambizioso progetto presentato questa mattina dal candidato sindaco del Centrosinistra, Luca Cipriano, che ha distribuito un piano in 15 punti corredato dalle coperture finanziarie. Per ogni ambito di intervento ha già precisato dove interverrà il mercato, quindi i privati, dove si utilizzeranno i fondi pubblici, dove la fonte di finanziamento sarà mista. Quattro i punti forti della strategia rappresentata nel corso di una conferenza stampa tenuta nel comitato elettorale di piazza Libertà: Tribunale nuovo con un implementazione del campus scolastico nell’area direzionale; la città dello sport per il quartiere dello spettacolo e del tempo libero; il recupero dell’ex Moscati per far ripartire viale Italia; la città della formazione collegata al polo del ferro regionale della mobilità su ferro di Borgo Ferrovia. Completare Avellino, terminare il lavoro fondamentale avviato tra il 1995 e il primo decennio degli anni 2000, quando il processo di costruzione della città finalmente fuori dalla lunga fase della ricostruzione fu interrotta.

Quello presentato questa mattina è «il programma strategico per rilanciare la città di Avellino e prepararla alle nuove sfide della prossima programmazione europea». Dopo aver tracciato le dieci cose semplici da realizzare nei primi 100 giorni di governo, Luca Cipriano ha illustrato le 15 proposte che hanno l’obiettivo di far ripartire Avellino. «È un itinerario che tocca tutta la città», lo ha sintetizzato Cipriano, collocando su una ideale cartina urbana i quindici punti di intervento inseriti nel suo programma. «Dagli ingressi Est ed Ovest ai luoghi simbolo della comunità ecco 15 tappe per rilanciare Avellino e accompagnarla verso un futuro possibile». Sono «15 aree strategiche che rappresentano la soluzione giusta dalla quale ripartire».

Per Cipriano quella che viene ora sottoposta al giudizio degli elettori è «la soluzione giusta per Avellino», cioé «un percorso, una mappa, un itinerario che, tappa dopo tappa, conduce attraverso una città che deve cambiare per non morire». Per il candidato sindaco di Pd, Mai Più, Avellino Più e Laboratorio Avellino «deve cambiare subito, spendendo meglio i fondi che ottiene, mettendo in campo idee nuove e più coraggiose». E ha spiegato: «La soluzione giusta si riannoda nel filo di un percorso che rispetta la storia, ma guarda al futuro. Si concretizza con senso pratico e velocità. La soluzione giusta la costruiremo assieme. Punto per punto».

IL PROGRAMMA. I punti indicati correggono le mancanze o le storture del capoluogo come oggi lo vivono i suoi residenti e chi in città viene per lavorare, studiare, fare acquisti, trascorrere una parte del proprio tempo libero o semplicemente cogliere le opportunità culturali offerte. Intervenendo in maniera mirata, si ritiene possa invertirsi la tendenza al declino, mettendo in moto un processo virtuoso sul piano economico e sociale, che renda attrattiva Avellino come luogo dello sviluppo sostenibile. «Un programma declinato attorno a 15 spazi da ripensare, a cui dare nuove funzioni, per riconnetterli al tessuto urbano della città. Questa è la soluzione giusta per Avellino proposta dal candidato sindaco Luca Cipriano», ha spiegato il candidato sindaco del Centrosinistra, che così ha riepilogato gli interventi, poi di seguito riportati attraverso le mini schede: «Dal rilancio di Borgo Ferrovia con nuove funzioni e nuove vocazioni fino all’apertura del Centro per l’Autismo di Valle, passando per una gestione funzionale di strutture come Parco Santo Spirito, Casina del Principe, Convento di San Generoso, Villa Amendola, Eliseo ed ex Asilo Patria e Lavoro. Per poi proseguire con il rilancio del Centro storico attraverso il progetto di rinascita dell’ex Dogana e di piazza Castello. Fino al raddoppio del parco urbano di piazza Kennedy, all’apertura dell’Autostazione, allo sblocco dell’impasse che orbita attorno alla Ni01, al rilancio di viale Italia attraverso la rifunzionalizzazione dell’ex ospedale e alla creazione di un nuovo stadio in uno con l’urbanizzazione di tutta l’area che ospita gli impianti sportivi della città». Di seguito il riepilogo didascalico degli obiettivi.

Il candidato sindaco del Centrosinistra Luca Cipriano nel Comitato elettorale in un momento della conferenza satampa, convocata per la presentazione del suo programma per Avellino

“Programma Cipriano” in 15 tappe per rilanciare la città

Borgo Ferrovia dall’alto come è ora

1 – BORGO FERROVIA. Un quartiere che rinasce grazie alla stazione e agli studenti universitari. Una svolta, nel segno dei giovani. Lo snodo è l’attivazione della linea ferroviaria che collega Avellino con Fisciano e Benevento. Borgo Ferrovia può diventare il quartiere residenziale per gli studenti delle due Università campane.


Il centro storico di Avellino visto dal parco urbano di Santo Spirito, attraversato dal Torrente Fenestrelle

2 – PARCO SANTO SPIRITO. Cinque aree per 5 Associazioni. Il Comune da solo non ce la fa e serve una gestione condivisa con l’aiuto di chi promuove lo sport in città. Con la collaborazione delle Associazioni sportive il parco sarà più pulito, ordinato e vivo. Apriamolo anche a chi vuole investire per la creazione di un bar, un ristorante e servizi ai cittadini.


L’ingresso alla Comando centrale della Polizia Municipale presso il Convento di San Generoso ad Avellino

3 – CONVENTO DI SAN GENEROSO. Una sala studio da creare mettendo a disposizione dei giovani un’ala ancora non utilizzata del Convento di San Generoso. Uno spazio accessibile e funzionale, con orario prolungato fruibile tutta la settimana, a due passi dal grande Parco Santo Spirito.


La facciata del Casino del Principe dopo il restauro

4 – CASINA DEL PRINCIPE. Una casa dei giovani per accompagnare i ragazzi nelle loro passioni. Studio, lavoro e creatività sotto lo stesso tetto e spazi condivisi finanziati dal progetto “Benessere giovani”. E una attenzione alla musica grazie alla sala prove esistente da potenziare e alla vicinanza al Conservatorio «Cimarosa».


I resti del Castello di Avellino, abbandonato dai Caracciolo nella prima metà del Settecento, in seguito ai gravi danneggiamenti riportati dal complesso durante la rivolta di Masaniello

5 – PIAZZA CASTELLO. Completare finalmente i lavori, con un’ampia pedonalizzazione e la realizzazione di una corsia per le auto tra corso Umberto e via Circumvallazione. Una piazza degli eventi, tra Teatro e Conservatorio, con i ruderi del Castello da ripulire, restaurare, illuminare.


L’antica Dogana di Avellino nel suo splendore

6 – DOGANA. Uno spazio dedicato ai giovani, ai nuovi linguaggi, allo spettacolo. Con la Dogana rinasce il centro storico. Il progetto già finanziato può essere ottimizzato trasformando la Dogana in un piccolo teatro, il ridotto del Carlo Gesualdo, offrendo un palcoscenico a tutte le energie giovani della città.


La facciata di Villa Amendola

7 – VILLA AMENDOLA. Un museo vero, nel cuore di un quartiere nevralgico della città. Villa Amendola deve cambiare passo. L’edificio va organizzato perché Avellino possa entrare nel circuito delle grandi mostre, eventi in grado di attrarre persone anche da fuori provincia e generare economia. Il parco con gli alberi secolari, il Museo Civico e il Museo della Matematica possono, inoltre, arricchire l’offerta del nuovo polo museale.


L’area dell’ex Macello, oggi dedicata allo stazionamento dei pullman

8 – PIAZZA KENNEDY. Raddoppiamo parco Kennedy. Creiamo un’oasi verde in continuità con il parco esistente. Trasferiamo i bus nell’Autostazione. Implementiamo e organizziamo meglio il parcheggio. Più verde, meno traffico, meno smog in una zona nevralgico della città.


Management e partnership

9 – EX ASILO PATRIA E LAVORO. Uno spazio di coworking dedicato ai professionisti della città e ai giovani che si avviano alla libera professione. Un edificio in pieno centro, dotato di parcheggio e giardino, da attrezzare con postazioni di lavoro e sala riunioni da offrire a canone agevolato.


Il complesso monumentale dell’ex Gil di via Roma ad Avellino

10 – ELISEO. Apriamolo, finalmente. L’Eliseo è la Casa del Cinema. Una Fondazione di partecipazione a gestirlo, coinvolgendo Comune, Associazioni, cittadini e privati sulla scorta del lavoro già avviato negli ultimi anni. Il progetto Eliseo deve comprendere l’edificio ma anche la grande piazza circostante che ci piacerebbe collegare direttamente alla Villa comunale.


L’area direzionale della città di Avellino oltre l’autostazione di via Colombo

11 – NUOVO TRIBUNALE E CAMPUS SCOLASTICO. Sarà la più grande opera di trasformazione urbana di Avellino. Con l’aiuto dei privati si può rifunzionalizzare un’area di 177mila metri quadri compresa tra la Questura, l’Autostazione e l’area retrostante via Colombo. Il progetto, interamente a capitale privato, può puntare alla realizzazione del nuovo tribunale e all’implementazione del campus scolastico con nuovi edifici.


La costruenda autostazione di Avellino

12 – AUTOSTAZIONE. L’Air ha annunciato l’apertura nel 2020 ed il Comune dovrà avviare ogni azione utile ad accelerare il completamento del terminal, intervenendo anche sulle aree circostanti da dedicare a parcheggio.


L’edificio che ha ospitato l’Ospedale Civile di Avellino, poi Azienda San Giuseppe Moscati, dismesso nel 2010 per il trasferimento nella Città Ospedaliera costruita in contrada Amoretta

13 – EX OSPEDALE VIALE ITALIA. Gli uffici della ASL, un ambulatorio di quartiere, servizi in campo sanitario. Il grande edificio sede del vecchio ospedale può essere una eccezionale occasione di rinascita per l’intero quartiere. Un progetto che vale la pena perseguire.


Uno scorcio dell’imponente edificio in cantiere da undici anni in via Serroni, nella frazione storica avellinese di Valle, destinato ad ospitare il Centro per l’Autismo

14 – CENTRO AUTISMO DI VALLE. Una storia da concludere a 18 anni dall’idea che ne ha portato alla realizzazione. Il Centro per l’Autismo di Valle non può essere snaturato, deve conservare intatta la sua vocazione. Sulla governance la strada è una sola: la sinergia tra Comune, ASL, Università, genitori e privati, ognuno con un ruolo ben specifico.

La tribuna Montevergine dello Stadio Partenio di Avellino

15 – CITTADELLA DELLO SPORT. L’intervento economico dei privati per far nascere un nuovo campus sportivo che metta in rete stadio Partenio-Lombardi e PalaDelMauro. Costruire il nuovo stadio, riqualificare l’area mercatale, offrire nuove funzioni al palasport ospitando anche eventi e concerti.


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