La sede del Coordinamento provinciale del PD irpino ad Avellino, in via Tagliamento

Segreteria provinciale del Pd in difficoltà in un passaggio decisivo per le sorti della coalizione di centrosinistra per le amministrative del Comune di Avellino.

La riunione del tavolo prevista per oggi è stata rinviata. La partita per la definizione del candidato sindaco, che appariva abbastanza scontata, nonostante i malumori che comunque si erano già registrati tra alcuni degli interlocutori dell’interpartitico (i Popolari) e all’interno degli stessi Democratici, con l’ipotesi di Luca Cipriano, è almeno in parte rimessa in discussione.

I circoli cittadini spingono per una proposta di candidatura del Pd. Il nome che si fa avanti è quello di Antonio Gengaro, ex vicesindaco durante la sindacatura Di Nunno, al quale si affiancherebbe anche quello di Enza Ambrosone, capogruppo uscente di Piazza del Popolo.

Indicazioni avanzate anche in un incontro a Roma, tenuto a margine della Direzione nazionale (Leggi l’articolo), su sollecitazione dell’ex segretario provinciale, Franco Vittoria, promotore in Irpinia del primo comitato pro Zingaretti, durante la fase congressuale.

Resta, inoltre, da verificare se si riuscirà a far ripartire il dialogo con la sinistra, dopo l’ultimatum dell’ex deputato di Sinistra italiana, Giancarlo Giordano, e l’appello del vicepresidente dell’associazione Controvento, Gennaro Bellizzi, durante l’assemblea convocata da Si Può, al circolo della Stampa.

Per adesso non c’è stato alcun segnale da parte del numero uno di via Tagliamento, Giuseppe Di Guglielmo, ma non sarebbero mancate sollecitazioni dei rappresentanti istituzionali uscenti di Palazzo di Città e di alcuni dirigenti di partito, all’indirizzo della segreteria, tese a riaprire il dialogo, per allargare l’alleanza.

Palazzo di Città e la Torre dell’Orologio, simbolo di Avellino

Le forze di sinistra si sono comunque date una scadenza per definire, in un modo o nell’altro, la questione. Entro la giornata di sabato andrà definita una linea.

Nel caso in cui non maturassero le condizioni per un coinvolgimento nel percorso già avviato dal tavolo di centrosinistra, Si Può è pronto a dare forma ad un progetto alternativo, che vedrebbe la partecipazione di diverse associazioni progressiste.

Il nodo da sciogliere non riguarda soltanto il nome del candidato apicale, ma anche l’impianto politico e programmatico dell’alleanza, oltre che il metodo del confronto.

Il fine settimana, dunque, sarà decisivo per definire la prospettiva dell’intera area politica, sia che si riusciranno a trovare le ragioni dell’unità, sia che dovesse consolidarsi il divorzio.

Altro capitolo da chiarire è quello relativo al rapporto con un pezzo della componente De Caro della città ed in particolare con Livio Petitto e Laura Nargi, che hanno lanciato, insieme a Luigi Cucciniello, l’associazione Ora Avellino, per rivendicare uno spazio di discussione e di autonomia.

Il sodalizio ha avviato il confronto con Gianluca Festa, che ha già lanciato la sfida per la competizione elettorale e sta lavorando per creare una convergenza con altri soggetti, in primis l’associazione Viva, promossa dall’ex deputato Angelo D’Agostino, e poi proprio con Ora Avellino. L’accordo non viene dato per scontato e, tra l’altro, vi sarebbero anche posizioni parzialmente differenziate all’interno della compagine.

 

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