Sanità, approvato piano ospedaliero della Campania. Commissariamento, decide il Governo

Il tavolo tecnico del Mef ha confermato equilibrio finanziario e superamento soglia Lea: non ci sarebbero più le condizioni per la sospensione dei poteri ordinari. M5s chiede di rimuovere Vincenzo De Luca nell'attesa che a luglio si notifichi come da prassi il rapporto

La Sanità in Campania ha i conti a posto e livelli essenziali di assistenza oltre la soglia della sufficienza fissata dalla legge. Approvato il Piano Ospedaliero, che sblocca gli investimenti e le assunzioni. Questo l’esito del tavolo tecnico al Mef, il Ministero di Economia e Finanze.

Ne ha dato notizia la Regione Campania con una nota diffusa in serata, ripresa dall’Ansa. Il tavolo tecnico ha completato la verifica sugli adempimenti finanziari e sui livelli essenziali di assistenza in Campania, passaggio decisivo per stabilire l’uscita dallo status commissariale iniziato 12 anni fa. “Nel corso della riunione i ministeri della Salute e dell’Economia hanno confermato e formalizzato l’approvazione del nuovo Piano Ospedaliero”, si legge in una nota della Regione Campania.”E’ stato confermato inoltre l’equilibrio finanziario raggiunto dalla sanità campana e il superamento della soglia prevista per i Lea, che sarà formalizzato, sul 2018, come accade per ogni annualità, al termine del primo semestre di quest’anno”.

“È stato inoltre confermato che entro il prossimo mese di maggio sarà dato il via libera al piano di edilizia ospedaliera”.

L’annuncio non  ha placato le polemiche. Mentre nel pomeriggio il Vicepresidente del Consiglio dei Ministri Luigi Di Maio, registrando la sua partecipazione alla trasmissione Porta a Porta, ha rilanciato il suo pressing sulla Lega per commissariare il Governatore, sul territorio i rappresentanti locali del Movimento Cinque Stelle chiedono la sostituzione di De Luca, nel tempo che intercorrerà tra la decisione di questa sera e la notifica finale dei risultati, di prassi attesa a luglio.

Alla luce delle certificazioni di oggi, in caso di intervento del Governo contro l’esito delle verifiche ministeriali si aprirebbe un conflitto istituzionale senza precedenti, di portata non prevedibile. Da Napoli l’amministrazione regionale promette battaglia.

Da domani si lavorerà per attuare il Piano Ospedaliero, il primo virtualmente fuori dal Piano di Rientro da oltre 12 anni.

Il Governatore Vincenzo De Luca, Commissario per il Piano di Rientro della Sanità in Campania e, a sinistra, il consigliere delegato Enrico Coscioni

INCOMPATIBILITÀ TRA RUOLO DI GOVERNATORE E DI COMMISSARIO DELLA SANITÀ, DECIDERÀ LA CONSULTA. La incompatibilità funzionale tra ruolo di Commissario e di Governatore per la Regione Campania ed altri enti locali è materia per l’Alta Corte, che peraltro si è già pronunciata nell’autunno scorso, rilevando l’eccesso di poteri commissariali in Campania decretati dai Governi dal 2007 a oggi, a danno dei diritti degli elettori campani. La Conferenza delle Regioni e delle Province autonome, nella riunione del 13 dicembre, ha approvato un ordine del giorno con il quale si richiama il Governo al rispetto dei pronunciamenti della Consulta in materia di Sanità. In particolare, si ritiene necessario rispettare il pronunciamento che impone al tavolo convocato per il Patto della Salute la discussione sulla conferma o sull’eliminazione del regime straordinario, portato avanti da oltre dieci anni, attraverso Piano di Rientro e commissariamento. Inoltre, si esorta il Ministero a prendere atto dei dubbi sollevati dai giudici costituzionali di fronte ad un prolungarsi della sospensione dei poteri ordinari, in luogo del libero esercizio della potestà democratica, sottratta con il commissariamento agli elettori.


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