Il dirigente scolastico Gerardo Cipriano con il presidente del Progetto Pilota Ciriaco De Mita e Pino Bruno presidente di Confindustria Avellino

La Regione Campania annuncia il bando di concorso aperto ad associazioni, ingegneri ed architetti per uno studio di fattibilità sul Gran Tour Contemporaneo della linea ferroviaria Avellino Rocchetta, per procedere alla riqualificazione delle stazioni “impresenziate” nei comuni e concertare la più grande vetrina del territorio in chiave turistica, tale da costruire un brand di tipicità e marketing. Non solo. L’altopiano del Laceno e la stazione sciistica tornano nell’agenda regionale e diventano meta turistica da valorizzare attraverso una fermata del treno. Questo l’annuncio arrivato dal numero due della giunta regionale campana Fulvio Bonavitacola a Sant’Angelo dei Lombardi, in occasione della manifestazione promossa dall’Istituto scolastico Francesco De Sanctis “Avellino- Rocchetta: la nostra ferrovia. Viaggio nel futuro 2.0”.

Al tavolo dei relatori, oltre al dirigente scolastico Gerardo Cipriano che ha aperto i lavori e ai docenti Raffaele Capasso e Vincenzo Di Benedetto dell’indirizzo tecnico economico che hanno curato la ricerca tematica, sono intervenuti anche il sindaco di Sant’Angelo dei Lombardi Marco Marandino, Pietro Mitrione in rappresentanza dell’associazione “In loco Motivi”, Antonio Garofalo delle Ferrovie dello Stato, l’avvocato Rossella Verderosa che sta curando il protocollo d’intesa fra Comuni e Regione Campania per il riutilizzo delle stazioni, il presidente di Confindustria Pino Bruno e il presidente dell’assemblea dei sindaci del progetto pilota Ciriaco De Mita.

La foto di gruppo finale delle autorità con gli studenti dell’Istituto De Sanctis

Sollecitato da Ciriaco De Mita, che nel suo intervento in qualità di presidente del tavolo del Progetto Pilota ha sottolineato la necessità di costruire un’offerta territoriale “prima dell’arrivo della ferrovia e dei turisti”, il vice governatore della Campania ha confermato la direttrice a cui guarda la Regione: “Possiamo costruire con la ferrovia un asse di sviluppo, e sappiamo bene che l’Avellino- Rocchetta da sola non basta, infatti traguardiamo all’alta capacità Napoli- Bari e alla stazione Hirpinia, ma anche al completamento della Lioni- Grotta, e all’elettrificazione della Salerno- Avellino per la costruzione della metropolitana leggera” ha spiegato. Sebbene i numeri e le prospettive sulla crescita illustrino un progressivo svuotamento delle aree interne, è ancora possibile ribaltare le prospettive.

“Se siamo geograficamente lontani dal cuore pulsante dell’Europa, dobbiamo imparare a rivedere i nostri orizzonti: siamo nel cuore del Mediterraneo e vicinissimi al Canale di Suez. Guardiamo alle Vie della Seta. Immaginiamo un’industrializzazione che sia collegata al territorio, e allo sviluppo della valorizzazione delle risorse locali; un recupero dei borghi storici che siano in grado di sviluppare un’offerta turistica basata sull’aria salubre, il buon cibo e la tranquillità. Insieme al recupero delle stazioni ferroviarie si potrebbe aprire una nuova occasione di recupero delle identità dei luoghi, con la costruzione di un brand riconoscibile che sia la porta d’ingresso dei luoghi e delle tante bellezze che offre questa terra” ha spiegato.

Mentre la regione annuncia il bando per la riqualificazione delle stazioni e lo studio di fattibilità a cui potranno concorrere architetti e ingegneri, il presidente dell’assemblea dei sindaci del progetto pilota Ciriaco De Mita ha esortato l’esponente della giunta De Luca a rendere operativi i trasferimenti dei fondi riservati alle aree interne per realizzare i progetti redatti. “La ferrovia è importante, ma la stazione sciistica del Laceno è un obiettivo prioritario per questo territorio come occasione di arricchimento turistico” ha sottolineato. “Contrariamente a quanto immaginano alcuni sindaci, l’area pilota non concentra interventi in un solo comune, ma mira a costruire la Città dell’Alta Irpinia. Si tratta di una opportunità di crescita in cui la ferrovia può essere determinante a dare un segnale di speranza per questa terra”.

Il tavolo dei relatori

Critica la posizione di Confindustria Avellino. Il presidente dell’Unione degli Industriali ha esortato infatti ad una progettazione puntuale sul treno storico, partendo dall’analisi costi- benefici. Tutt’altra prospettiva insomma rispetto alle aspettative coltivate sulla realizzazione della stazione Hirpinia dell’Alta Capacità, collegata alla Piattaforma Logistica e all’area Zes di Valle Ufita. “Sostengo il disegno turistico, ma auspico che vengano messi in rete i settori produttivi in maniera complementare: come Confindustria sostengo il collegamento fra San Nicola di Melfi e la Avellino- Rocchetta, con tempi di percorrenza accettabili” suggerisce Bruno. E poi la richiesta alla Regione Campania: “I finanziamenti promessi per il progetto Pilota non sono ancora arrivati, ed è arrivato il momento di avviare i trasferimenti; le imprese chiedono le infrastrutture e la defiscalizzazione per chi assume. E’ necessario un ammodernamento del parco trasporti, e in vista di queste progettazioni di respiro turistico chiediamo mezzi più piccoli da destinare al trasporto passeggeri dalle stazioni ai paesi”.


LEGGI ANCHE:

Laceno, depositato alla Regione il maxi progetto del Comune. Rientra nei 200 milioni del Progetto Pilota

La Ferrovia irpina fa scuola a Sant’Angelo dei Lombardi

La stazione di Avellino compie 140 anni. Il futuro della città in partenza dal suo binario

Alta capacità, confermato l’appalto dell’Apice-Hirpinia a Salini Impregilo Astaldi. A settembre i lavori

 

ARTICOLI CORRELATI