Servizi sociali: presentata l’azienda consortile di Avellino e del Pdz A4. Sindaci nel mirino per i ritardi

Dopo anni di incertezze, dispute e divisioni, è stata ufficialmente presentata la nuova struttura che gestirà i servizi sul territorio, alla presenza della deputazione regionale irpina. Critiche a Foti, Ciampi e agli altri primi cittadini del comprensorio. Attestati di stima per il commissario prefettizio Priolo.

Nei servizi sociali del capoluogo e dell’hinterland si volta pagina. Con l’azienda consortile costituita dai Comuni aderenti al Piano di zona A4, da tempo arenati in una contrapposizione per la gestione, dovrebbe prendere il via una nuova programmazione degli interventi, che consentirà anche un più rapido accesso ai finanziamenti.

E’ quanto emerso durante la conferenza di presentazione del nuovo organismo, che si è tenuta al circolo della Stampa di Avellino, alla presenza del vicepresidente del Consorzio, Pasquale Pisano, sindaco di San Martino Valle Caudina, della presidente del consiglio regionale, Rosetta D’Amelio, e dei consiglieri Maurizio Petracca, Francesco Todisco e Vincenzo Alaia.

Un riconoscimento è venuto al commissario prefettizio del Comune di Avellino, Giuseppe Priolo, (che riveste il ruolo di coordinatore della struttura consortile) per l’impegno profuso per sbloccare la situazione. Nel mirino, invece, è finita la politica locale e le rappresentanze istituzionali delle amministrazioni coinvolte, in primis quella del capoluogo, che in questi anni non sono riuscite a trovare un’intesa, compromettendo il regolare funzionamento dell’assistenza sociale.

«La definizione del azienda consortile – ha affermato D’Amelio – è un messaggio importante che si lancia alla città e all’intero comprensorio. E’ però paradossale che mentre la povertà e le emergenze crescevano i servizi sociali di Avellino erano fermi. Come Regione abbiamo continuamente sollecitato l’amministrazione Ciampi, ma senza risultato. Adesso c’è la possibilità di aprire un capitolo nuovo».

Il consigliere regionale Maurizio Petracca è stato ancora più esplicito e non ha risparmiato un attacco diretto alla giunta Foti: «Essere riusciti a raggiungere il risultato, grazie all’attenzione del commissario prefettizio, è sicuramente un fatto positivo, ma rappresenta il fallimento della gestione dei servizi sociali degli ultimi anni. Non entro nel merito della gestione soltanto per pudore, ma ci sarebbe molto da dire. L’assessore regionale Lucia Fortini ha seguito la vicenda per più di un anno, senza ricevere risposte da Piazza del Popolo (durante il governo Cinque Stelle di Ciampi n.d.r.). Finalmente è arrivata l’attesa svolta. Questo però è soltanto un punto di partenza. Ora bisogna tornare all’ordinarietà».

Il consigliere Todisco ha invece parlato di una “conflittualità senza senso tra il Comune di Avellino e le altre amministrazioni locali. Quando i problemi vengono affrontati senza pregiudizi, come ha fatto il commissario Priolo con la sua competenza tecnica, assumendo le decisioni che la politica ha evitato, si riesce a raggiungere obiettivi concreti».

Il consigliere Alaia, dal canto suo, ha sottolineato lo sforzo compiuto dalla deputazione regionale irpina: «In tempi di grandi incertezze, quella di oggi è una buona notizia, di cui si sentiva il bisogno».

Il vicepresidente dell’azienda consortile, Pisano ha ricordato il lungo iter che ha preceduto il varo della struttura: «E’ un lavoro che parte da lontano, almeno due anni. Adesso rappresentiamo uno degli ambiti più grandi di tutta la Campania. Il dovere che abbiamo come sindaci è accelerare il processo di riorganizzazione dei servizi, con il potenziamento di quelli già avviati».

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