Monteverde smart city nel 2019, ma Ricciardi: sos viabilità

Lo splendido borgo altirpino avrà itinerari turistici per ipovedenti e diversamente abili, sarà universalmente accessibile con la copertura da fibra ottica e ottomila punti di lettura wireless, ma non una rete stradale di collegamento al paese. Il sindaco chiede il contributo delle istituzioni territoriali

Franco Ricciardi, sindaco di Monteverde

Ottenuto a Bruxelles il titolo di “Città più Accessibile d’Europa 2019”, Monteverde è un cantiere dell’innovazione tecnologica digitale, atteso all’appuntamento con l’inaugurazione del borgo smart. La notevole visibilità per il riconoscimento venuto dalla Commissione Europea e dal Commissario dell’Unione Europea per l’Istruzione Tibor Navracsics, carica di responsabilità il sindaco Franco Ricciardi e il suo vice Antonio Vella. A distanza di un mese e mezzo dall’ufficializzazione, Monteverde è pronta a mostrare il suo nuovo volto, dopo essere stato classificato uno dei Borghi più belli d’Italia, prima ancora il paese dello Spettacolo dell’Acqua, ora sarà il laboratorio del turismo universale, aperto a ipovedenti e diversamente abili, che potranno godere di bellezze naturali, architettoniche e artistiche, oltre che di prelibatezze enogastromiche e servizi all’avanguardia. Il riconoscimento assegnato al piccolo borgo dell’entroterra dell’Appenino Meridionale qui viene considerato un ponte con Matera Capitale della Cultura Europea 2019. Monteverde ha gettato da tempo le basi per un accordo bilaterale con la Città dei Sassi per catalizzare flussi turistici. Il sindaco Francesco Ricciardi, preannuncia una primavera esplosiva di colori e nuova vitalità, e rivolge un invito ai giovani andati via: “Stiamo costruendo le condizioni per farvi tornare a casa”.

Sindaco Ricciardi, a che punto è il progetto della Città più accessibile d’Europa?

“Siamo al 50 per cento dei lavori e attendiamo a breve la seconda tranches del finanziamento dalla Regione. Contiamo di programmare l’inaugurazione ufficiale per la primavera. Telecom realizzerà l’infrastruttura digitale, mentre il Comune sta lavorando assiduamente sull’accoglienza”.

Alberto di Monaco, in realtà Albert Alexandre Louis Pierre Grimaldi

La promozione che sollecitava anche lo scrittore Franco Arminio, e l’ipotesi di invitare Alberto di Monaco al Castello Ranieri-Grimaldi sono confermate?

“La promozione sarà avviata quando saranno ultimati i lavori e annunceremo la data dell’inaugurazione. Per quella occasione inviteremo tutti i personaggi illustri che potranno portarci visibilità. Alberto di Monaco sarà uno dei primi ad essere contattato: basti pensare che il castello federiciano ha già pronta una suite, che è stata costruita e arredata grazie ad un altro progetto realizzato dal Comune”.

Il conferimento a Monteverde del titolo di Città più Accessibile d’Europa cosa comporterà per il territorio?

“E’ già stato avviato un confronto con gli amministratori dell’intero comprensorio. Il conferimento europeo è soprattutto una grande responsabilità di cui non può farsi carico da sola Monteverde, ma chiama in causa tutto il territorio. Prima di esporci nella vetrina turistica internazionale, intendiamo completare i lavori e arrivare preparati, altrimenti si rivelerà tutto controproducente”.

Matera capitale europea della cultura 2019 rappresenta davvero per l’Alta Irpinia un’occasione di sviluppo del turismo?

“La cerimonia di inaugurazione materana ha già prodotto i suoi risultati e noi siamo stati i primi a sentire l’eco. Il flusso di persone che attendiamo a Monteverde è altissimo e mira a superare di gran lunga le cifre raggiunte con lo Spettacolo dell’Acqua. Il Comune ha già allestito un ufficio prenotazioni, per dare risposte alle centinaia di contatti che abbiamo ricevuto nelle scorse settimane. Collaboriamo al fianco dell’associazione Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti (Uici), che cura le prenotazioni per noi, e con cui abbiamo contatti assidui su tutti i fronti”.

Oltre alla copertura da fibra ottica e ottomila punti di lettura wireless, sono previste attività ricettive e strutture alberghiere. A che punto è la realizzazione?

“Stiamo realizzando ben 34 stanze accessibili. Al momento stiamo completando la parte interna, anche con servizi informatici che saranno poi estesi anche alla piazza interamente coperta a servizio dei nostri turisti e visitatori. Una parte del paese è stata completamente dedicata ai servizi per l’accoglienza”.

Lago San Pietro- Monteverde

Ha già chiesto il sostegno agli altri comuni dell’Alta Irpinia?

“Certo: siamo convinti che da soli non andremo da nessuna parte, e il coinvolgimento dei comuni altirpini è necessario. In questo momento giochiamo una grossa partita con Matera e voglio puntualizzare che non siamo in ritardo. Abbiamo sottoscritto da tempo un Contratto di Lago con Aquilonia, Lacedonia e Bisaccia per la valorizzazione ambientale del lago San Pietro ed altri interventi; ma stiamo interessando anche altri comuni che sono parte attiva nella programmazione  di Matera 2019, con il distretto turistico, il percorso dei castelli e quello eno gastronomico”.

Quindi l’Irpinia non è in ritardo rispetto alla pianificazione turistica da agganciare a Matera?

“Nessun ritardo: manca soltanto un intervento massiccio e risolutivo sulla viabilità. I comuni hanno anche firmato un protocollo d’intesa sulla Avellino- Rocchetta, che sarà un importante sostegno alle politiche di attrazione”.

Ma la ferrovia non basterà a colmare le lacune e l’enorme divario che separa l’ultimo comune della Campania ubicato al confine con la Puglia e la Basilicata con i nodi strategici infrastrutturali regionali.

“Alla grande distanza geografica- e quindi chilometrica- bisogna aggiungere che l’Ofantina bis è monca. Il congelamento del ponte di Parolise e l’ordinanza di chiusura al traffico sulla vecchia Ofantina per la verifica su Ponte Massaro rappresentano una barriera insormontabile. Le distanze si accorciano con i mezzi pubblici e con una viabilità all’altezza del progetto: la verità è che senza una macchina a Monteverde non ci arrivi mai”.

E come pensate di sostenere l’incremento esponenziale di turisti e di garantire l’accesso a ipovedenti e disabili senza una strategia di rafforzamento dei mezzi pubblici?

“L’argomento è stato sottoposto anche al tavolo del progetto pilota, per la parte che riguarda i servizi e la mobilità. Sabato faremo una riunione sull’agricoltura e sulla forestazione, ma solleverò anche il tema del trasporto pubblico locale, che è una priorità per tutti”.

Il treno sul Lago di Conza della Campania, scatto di Pietro Mitrione, in mostra a cura della Soprintendenza nel 2016

Oltre a mettere nero su bianco una strategia complessiva di incentivo del trasporto pubblico locale, il Comune ha immaginato anche altre soluzioni?

“Abbiamo già pianificato l’attivazione di navette a carico del Comune. Riceviamo prenotazioni da ogni parte del mondo e non possiamo certo rimanere scoperti su questo servizio. Garantiremo il trasporto anche dagli aeroporti della Campania e di Bari, e dai porti di Napoli, Bari e Salerno. Il nostro è un programma molto ambizioso, e siamo in una posizione centrale fra Bari e Napoli, esattamente ad un’ora e mezzo di viaggio”.

L’organizzazione di un trasporto pubblico locale efficiente si rende necessario soprattutto in prospettiva futura. Che possibilità ci sono?

“L’organizzazione del trasporto pubblico locale non è solo un problema di Monteverde, tant’è che ci sono stati anche degli incontri con il Governatore De Luca, con cui abbiamo parlato di servizi alle aree interne che diventano prioritari per non vanificare tutti gli sforzi compiuti finora. Se stiamo investendo su questo fronte è per dare un futuro roseo; sono ottimista e ritengo che la fase di grande spopolamento che stiamo vivendo è destinata a concludersi presto. E’ ovvio che bisogna lavorare nella giusta direzione e tutti all’unisono”.

Che responsabilità avranno i privati nel decollo di questo maxi progetto?

“C’è già una società di Ariano Irpino che si è fatta avanti per costruire un albergo diffuso nel centro storico di Monteverde, e sta cercando case. Il Comune è impegnato sul fronte della promozione insieme alla Pro Loco e ha messo a disposizione delle schede sulla messa a disposizione, che i proprietari delle abitazioni- se interessati- possono compilare e consegnare a noi, per poi farle avere alla società. Facciamo soltanto da intermediari”.

Visto il target dei turisti e dei visitatori, uno dei servizi da incrementare sarà quello socio sanitario, con assorbimento di personale specializzato e professionalità mediche e paramediche.

“Anche sui servizi sanitari siamo carenti: la Regione Campania ha decretato che l’ospedale più vicino a noi è Sant’Angelo dei Lombardi, ma è ovvio che per garantire la funzionalità del progetto stesso sarà necessario implementare altre forme di assistenza sanitaria, così come di tutti i servizi”.

L’ingresso dell’ex ospedale di Bisaccia. Dal 2012 il ‘Di Guglielmo’ è una Sps, Struttura Polifunzionale della Salute

Immagina un ambulatorio?

“Un ambulatorio sarebbe ideale, e anche se non a Monteverde centro, dovrebbe garantire la massima efficienza e funzionalità. Si potrebbe rafforzare quello di Calitri, mentre Bisaccia deve ritrovare la sua personalità autorevole e rendere sempre più efficiente il pronto soccorso”.

Si aprono prospettive imprenditoriali per i giovani.

“Noi siamo certi della positività del progetto e dell’onda d’urto che provocherà sul territorio, ma sull’intraprendenza dei giovani nutro qualche dubbio. Certo non si diventa imprenditori all’improvviso, e il rischio è sempre alto, ma invito tutti a prendere esempio da Vito Pagnotta e da suo fratello che hanno costruito il birrificio; i sacrifici pagano sempre”.

Cosa chiede invece agli altri comuni del circondario?

“Chiedo una programmazione integrata: iniziamo a costruire una rete fra la zona archeologica di Aquilonia, il castello di Bisaccia, il percorso eno- gastronomico e altri. Così si crea l’offerta di servizi e il territorio cresce”.

LAssessore regionale alle Attività Produttive Antonio Marchiello

L’assessore regionale alle attività produttive Marchiello ha lanciato la possibilità per i comuni delle aree pilota della Campania di costituire le cooperative di comunità per rilanciare nuove iniziative sui servizi e l’imprenditorialità nei piccoli borghi. Lei cosa ne pensa?

“Il Comune di Monteverde ha già approvato una delibera di giunta sull’adesione ad una cooperativa di comunità con Michele Barbato che si occuperà di formazione e servizi. Non appena i lavori di adeguamento tecnologico e strutturale saranno ultimati, noi dovremo essere pronti a mettere a bando la gestione del borgo accessibile, e di avere già un personale formato. Il nostro obiettivo è quello di creare economie, lavoro e quindi sviluppo complessivo”.

Il Comune e l’Unione Italiana Ciechi e Ipovedenti, così come Confcooperative Habitat Campania -che è parte integrante del progetto-, avete immaginato ad un cartellone pubblicitario? Quale potrebbe essere lo slogan di Monteverde Città più Accessibile d’Europa?

“Non abbiamo ancora formulato uno slogan, ma sappiamo per certo di volere investire sull’accoglienza, che è la nostra cifra che ci contraddistingue. Accoglienza intesa non solo come offerta di servizi, ma anche affetto e calore umano”.

Quale sarà la prossima mossa?

“Crediamo nella programmazione che abbiamo concertato, e con il supporto delle istituzioni l’accessibilità diventerà il motore dello sviluppo dell’intero territorio che per anni ha sofferto l’abbandono e l’isolamento. La connotazione di area interna non sarà più un gap, ma una nuova meta del buon vivere e della migliore offerta della qualità della vita”.

Se la sente di richiamare a casa tutti i giovani che sono emigrati e sono andati a cercare altrove una realizzazione professionale e personale?

“Lavoriamo solo per questo. Chiedo a tutti di ritornare: a tutti quelli che hanno studiato chiedo di tornare a casa a darci una mano. Stiamo costruendo le migliori condizioni per garantire una buona vivibilità. Una volta raggiunto questo obiettivo riterremo ultimato il nostro lavoro”.


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