Ferrovia e strada Statale 90 nei pressi di Montaguto nella Valle del Cervaro, minacciati dalla frana

Il Sindaco di Montaguto Marcello Zecchino ha chiesto un intervento diretto dei Governatori di Campania e Puglia sul fronte della frana, considerata la più grande d’Europa. Mentre si annuncia un tavolo regionale a Napoli convocato da Costantino Boffa, delegato da Vincenzo De Luca sulle opere extraferroviarie collegate alla Alta Capacità Bari-Napoli, il Primo cittadino lancia un appello a Campania e Puglia perché si predispongano quegli interventi strutturali indispensabili a salvaguardare le vie di comunicazione tra le due regioni, la linea ferroviaria esistente e la strada statale 90, che attraversano la Valle del Cervaro.

Gaetano Bevere

Sulla questione interviene l’architetto arianese Gaetano Bevere, che segue le vicende della frana da anni. «La frana di Montaguto ha ripreso a muoversi da circa tre mesi», spiega. «A monte una quantità di terra pari a 2-300mila cubi si è spostata verso l’invaso e i canali di drenaggio della nuova falda acquifera che rischia di spingere la frana a valle, riproponendo lo stesso scenario di dodici anni fa, quando si interruppero i collegamenti diretti a livello ferroviario e stradale tra Napoli e Bari». Bevere ricorda l’emergenza nazionale dichiarata dall’allora Presidente del Consiglio Silvio Berlusconi, poi confermata dal successore a Palazzo Chigi Romano Prodi nel 2006. Bevere sottolinea la necessità di interventi strutturali, alla luce dell’esito di quanto fatto nel recente passato. «La ripresa della attività a monte potrebbe rimettere in discussione le opere di mitigazione realizzate a valle».

Il municipio di Montaguto

«SOLUZIONI PRONTE, OCCORRE AGIRE». L’architetto Costantino Bevere ritiene possibile mettere in sicurezza l’intera area a patto di intervenire in tempi ragionevoli. «Le soluzioni ci sono, ma vanno concretizzate rapidamente, per evitare che l’inerzia della frana complichi irreparabilmente la situazione», chiarisce. In pratica, si tratterebbe di realizzare due interventi per deviare la strada e la ferrovia. «Una bretella sulla viabilità gestita dall’Anas e un’altra per la linea ferroviaria, consentirebbero di sottrarre le grandi vie di comunicazione ad ogni rischio». Per questo «stamattina il Sindaco di Montaguto ha rivolto un personale appello ai Presidenti di Campania e Puglia, mettendoli a conoscenza di un fenomeno che in molti stanno sottovalutando».

«NESSUN ALLARMISMO, SOLO IL DOVERE DI INTERVENIRE PER TEMPO, PRIMA CHE SIA TARDI». Secondo Bevere è necessario in questa fase rendere consapevoli le istituzioni locali e territoriali dei rischi connessi al movimento franoso in corso, pur evitando allarmismi assolutamente fuori luogo in questa fase. «IL vero problema è legato alle condizioni climatiche. La mia preoccupazione si lega a possibili mutamenti improvvisi con forti piogge come quelle che nei mesi scorsi hanno flagellato gran parte del Nord, causando disastri laddove non c’erano situazioni di rischio conclamate: qui il problema c’è, bisogna agire subito». E conclude: «Il pericolo maggiore non è la frana in atto, quanto l’eventuale ritardo del mettere in atto i correttivi».

Le mura di contenimento seguono il tracciato della Strada Statale 90 nella zone dove agisce il movimento franoso di Montaguto

NEL 2010 FU RIPRISTINATA LA VIABILITÀ, DOPO UN CALVARIO DURATO QUATTRO ANNI. Nella Valle del Cervaro, tra la provincia di Avellino e quella di Foggia, sono ancora aperte le ferite per il blocco dei collegamenti che taglio in due l’Italia tra Campania e Puglia a causa della frana storica di Montaguto. Dalla primavera del 2006 e fino al luglio del 2010, quando fu riaperta alla circolazione la statale 90 delle Puglie, i collegamenti furono assicurati attraverso complessi percorsi alternativi. Inoltre, da queste parti si dovrà realizzare il tratto decisivo della linea di Alta Capacità ferroviaria Napoli-Bari.


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