«Commissariamento della Sanità in Campania, dopo 10 anni è un’anomalia». Sentenza della Consulta

OSSERVAZIONE RIPORTATA NEL DISPOSITIVO SUL PRONUNCIAMENTO CHE BOCCIA LA LEGGE REGIONALE SULL'AUTISMO. Dichiarata l'illegittimità della norma per un conflitto di poteri tra Consiglio regionale e commissario ad acta. I giudici dell'Alta Corte rilevano uno squilibrio alla forma di governo regionale. A giorni il Governo dovrà decidere sull'uscita o meno della Campania dal regime del Piano di rientro

Il commissariamento della Sanità in Campania rappresenta una anomalia, che arreca squilibrio alla forma di governo “a causa del perdurante esautoramento del Consiglio e della stessa Giunta a favore del Commissario ad acta”. È quanto osservano i giudici costituzionali nella sentenza n. 199 del 9 ottobre depositata lo scorso 15 novembre. L’Alta Corte si era pronunciata dichiarando l’illegittimità costituzionale della legge della Regione Campania 28 settembre 2017, n. 26 (Organizzazione dei servizi a favore delle persone in età evolutiva con disturbi del neurosviluppo e patologie neuropsichiatriche e delle persone con disturbi dello spettro autistico). Una decisione maturata essenzialmente sul conflitto di poteri tra Consiglio regionale e Commissario ad Acta per il Piano di Rientro.

Il Governatore della Campania, Vincenzo De Luca e la Presidente del Consiglio Rosa D’Amelio

«L’interferenza della legge regionale impugnata con le funzioni commissariali ne comporta l’illegittimità costituzionale per contrasto con l’art. 120, secondo comma, Cost., non essendo sufficiente a preservare la legge da tale vizio la generica clausola di salvaguardia contenuta nell’art. 20»,. si legge nel dispositivo. E proprio in ragione di questo conflitto, i giudici costituzionali rilevano come il perdurare della sospensione dei poteri ordinari a questo punto rappresenti un possibile vulnus per la Regione Campania.

«Questa Corte non può esimersi dal rilevare l’anomalia di un commissariamento della sanità regionale protratto per oltre un decennio, senza che l’obiettivo del risanamento finanziario sia stato raggiunto, con tutte le ripercussioni che esso determina anche sugli equilibri della forma di governo regionale, a causa del perdurante esautoramento del Consiglio e della stessa Giunta a favore del Commissario ad acta, soprattutto quando è impersonato dal Presidente della Giunta, in un ambito cruciale per il governo della Regione», si legge testualmente con riferimento alla Sanità in Campania.

Il Ministro della Salute, Giulia Grillo

Questo pronunciamento offre uno spunto importante nella controversia in corso, ancorché non dichiarata, tra il Governatore della Campania, Vincenzo De Luca, che ricopre peraltro le funzioni commissariali, e il Governo, attraverso i cosiddetti Ministeri vigilanti dell’Economia e della Sanità. Nell’attesa che proprio i Ministri Giulia Grillo e Giovanni Tria stabiliscano la linea definitiva da adottare a proposito della richiesta di ritorno ai poteri ordinari in Campania avanzata dal Governo regionale lo scorso luglio, questa sentenza rappresenta un formidabile strumento a disposizione della Regione Campania, qualora venisse rifiutato ancora una volta il superamento del commissariamento.

Quanto alla legge sull’autismo, a questo punto si tratterà di ripartire, tenendo conto la posizione del Commissario ad acta, come ribadita dall’Alta Corte.

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