Pietro Mitrione, presidente onorario della associazione Inlocomotivi di Avellino

L’associazione In Loco Motivi rappresentata da Pietro Mitrione scende in campo in difesa della stazione dell’alta capacità di Grottaminarda. “I signori onorevoli del M5S, soprattutto quelli fortemente legati alla nostra terra perché da questa eletti, dovranno spiegare bene il perché della quantomeno confusa vicenda attorno al tira e molla sul progetto stazione Hirpinia che va avanti dall’inizio dell’estate e vede oggi l’epilogo inglorioso della proposta di cancellazione della Stazione di Grottaminarda” si legge nella nota diffusa questa mattina.

“Dovrebbero chiarire alla popolazione intera come mai dopo anni di discussioni e scelte politiche, progetti discussi approvati e finanziati, si scelga proprio quella stazione, quel progetto per fare cassa a vantaggio dell’intero deficit nazionale.

Perché per l’ennesima volta è l’Irpinia a restare indietro; che si sia stati d’accordo o meno con quel progetto iniziale, 12 anni sono serviti per assestare il territorio attorno ad esso, per 12 anni i territori hanno modificato la loro imprenditorialità anche attorno al miraggio di quella stazione.

Spieghino bene, e può darsi abbiano ragioni valevoli, perché tout-court è proprio quella la stazione che potrebbe essere cancellata. E badino bene a non considerare il popolo irpino una massa ignorante e disinteressata alla quale somministrare la scusa dell’elettrificazione di una linea già in corso di elettrificazione e i cui lavori sono stati già finanziati.

La Benevento Avellino-Mercato S.Severino-Salerno è stata finanziata con 230 milioni di euro stanziati dalla Regione Campania anche attraverso fondi governativi ed europei e i lavori sono già iniziati a luglio di quest’anno.

L’Alta Capacità Napoli-Bari, con la realizzazione della stazione Hirpinia in Valle Ufita, rappresenterebbe una possibilità di connessione ad una rete nazionale che continua a svilupparsi senza considerare le zone interne irpine come parte di essa.

L’Alta Capacità e l’Alta velocità si sviluppano verso Roma, passando da Afragola, e Avellino possiede a stento una linea di bus verso Afragola. Ci sono certamente i bus per Napoli ma congestionati.

Verso Salerno, la linea ferroviaria inizia adesso a vedere l’elettrificazione che terminerà non prima di due anni. Verso Benevento abbiamo la medesima condizione.

E in un mondo che deve provare, e in effetti sta provando, a cercare mezzi collettivi efficienti e meno congestionanti, anche meno inquinanti nel quadro complessivo, se vogliamo, pensare che Avellino si possa affidare a un mucchietto di bus su un paio di autostrade per il suo proprio sviluppo e per le connessioni con il resto del mondo è anacronistico, limitato, modesto e di assai corto respiro.

Il progetto è necessario – la linea di connessione Napoli-Bari è necessaria e che connetta anche Avellino è determinante per lo sviluppo di queste zone.

Ma questo sviluppo di connessioni va fatto attraverso un progetto coerente e razionale, se il M5S, e il Governo con loro, ritiene che la stazione Hirpinia non sia coerente con un reale sviluppo territoriale, ce ne dia spiegazione ma soprattutto fornisca un’alternativa valida ed immediatamente realizzabile, laddove la decisione di cancellare fosse irrevocabile. E poi vada a spiegarlo alle zone del nord-est irpino e all’Irpinia tutta”.

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