Comune di Avellino: la sfiducia a Ciampi sarà formalizzata venerdì. Verso elezioni anticipate

Durante l'incontro che si è tenuto nel pomeriggio a Piazza del Popolo è stata raggiunta un'intesa tra i gruppi di opposizione sul testo della mozione, Sono venti i consiglieri pronti a firmare il documento.

I numeri per la sfiducia a Ciampi ci sono. I gruppi di opposizione, durante il faccia a faccia tenuto nel pomeriggio a Piazza del Popolo, hanno raggiunto senza difficoltà un’intesa sul documento che sarà ufficialmente depositato venerdì, per chiudere anticipatamente la consiliatura e tornare alle urne in primavera. Alla riunione hanno partecipato i rappresentanti di Pd, Davvero, Popolari, Mai Più+ e il capogruppo di Insieme Protagonisti, Gianluca Gaeta.

Il testo già redatto circa un mese addietro da Luca Cipriano e sottoscritto da nove consiglieri, sarà materialmente integrato e condiviso dagli esponenti democratici e da Gaeta nella giornata di domani. Complessivamente saranno, quindi, venti le firme apposte in calce alla mozione.

Il Presidente del Conservatorio ‘Cimarosa’, Luca Cipriano

In base al regolamento dell’assemblea municipale, dalla formalizzazione degli atti, il presidente dovrà convocare la seduta d’aula per discutere e votare la mozione, in un lasso di tempo compreso tra i 10 ed i 30 giorni.

Questo significa che non prima del 5 novembre e non oltre il 25 dello stesso mese, il consiglio comunale di Avellino sarà chiamato ad esprimersi sul futuro dell’amministrazione cittadina.

Se per la presentazione della mozione occorrono soltanto 13 firme, per dare corso alla sfiducia al sindaco bisogna raggiungere quota 17. L’obiettivo, quindi, dovrebbe essere raggiunto senza problemi.

Il Palazzo di Governo, la sede della Prefettura di Avellino

Approvata la sfiducia, il sindaco decade immediatamente e con esso viene automaticamente sciolto il consiglio comunale. L’attività di ordinaria amministrazione dell’ente viene poi affidata ad un commissario nominato dalla Prefettura, che svolgerà la sua funzione fino all’insediamento del nuovo primo cittadino.

Un periodo caratterizzato anche da un sostanziale immobilismo dell’amministrazione comunale, che non è stata in grado di coagulare energie sufficienti a garantire l’operatività in consiglio e superare l’inerzia prodotta dalla minaccia incombente della sfiducia. Prima della seduta di consiglio decisiva, però, il civico consesso sarà chiamato a valutare il bilancio consuntivo 2017, presumibilmente all’inizio del mese di novembre.


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