Campagna social contro la droga
L’iniziativa parte da Gesualdo

L'Associazione "Agorà, l'ozio creativo" rompe un tabù. Avviata da lunedi fino al prossimo venerdi la campagna social NO DRUGS.

Campagna social NO DRUGS“Non uccidere i tuoi sogni. Dì no alla droga”. L’iniziativa è partita lunedi 22 ottobre e termina il prossimo venerdi. Promotore dell’iniziativa l’Associazione “Agorà, l’ozio creativo” di Gesualdo.

“Insieme allo psicoterapeuta Federico Sasso abbiamo pensato fosse importante sensibilizzare l’opinione pubblica. Gli effetti e i danni delle droghe vanno spiegati – dichiara la presidente dell’Associazione Rocio Badillo – Non si può arrivare dinanzi a delle scelte senza conoscere. Non può essere un tabù.”

Venerdi la chiusura della campagna alle ore 11.00. Lo psicoterapeuta Federico Sasso incontrerà i giovani delle scuole di Gesualdo e si aprirà al confronto. “Avremo la testimonianza di una persona che è uscita da questa brutta dipendenza. Racconterà tutti i risvolti della sua vita derivati dall’assunzione di droghe”.

L’invito social è aperto a tutti. Esercizi commerciali, enti, istituzioni, cittadini. “Si può aderire condividendo il logo No Drugs. Non uccidere i tuoi sogni, dì no alla droga. E’ un modo per affrontare l’argomento, affondare in un problema sociale che è tremendo e magari dalla corretta informazione (resa con il supporto dello psicoterapeuta) riuscire a prevenire”. Continua la presidente di origine messicana e dichiara: “qualcuno ci ha accusato di essere bigotti. Lo sappiamo bene ad esempio che la marijuana può essere usata a fini terapeutici e va benissimo. Il punto è che a volte rappresenta l’inizio di una scelta che può arrivare a conseguenze disastrose. Non so se tutti i giovani conoscono le conseguenze della dipendenza da droghe. Vogliamo aprire tavoli di discussione sul territorio con esperti sull’argomento”.

Per aderire all’iniziativa basta condividere con gli hashtag creati da due ragazzi #piusognimenodroga  e #noalledroghesiaisogni. “Ci piacerebbe la nostra iniziativa arrivasse al di là dei confini nazionali ma soprattutto che giungesse ai giovani”.

 

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