Frigento, un giardino al posto della discarica storica. Completata la bonifica

Quasi due milioni di euro per la bonifica della discarica comunale di Frigento. Ultime battute per il fine lavori. Soddisfatto il Sindaco Ciullo: restituito al paese il suo decoro

Completati i lavori di bonifica e messa in sicurezza della discarica comunale in località Scheda di Celio a Frigento. Soddisfatto il Sindaco Carmine Ciullo, per aver contribuito ad eliminare un pregiudizio al decoro del paese.

Quasi due milioni di euro finanziati dalla Regione Campania nel 2013 con la Giunta Caldoro. All’epoca fu messo in atto un piano di risanamento ambientale e furono approvati il Piano Regionale dei Rifiuti Urbani e il Piano Regionale delle Bonifiche. Tra i Comuni inseriti nel piano, oltre a Frigento, furono inseriti (tra gli altri): Altavilla Irpina, Carife, Casalbore, Ariano Irpino (località Fossa Madonna dell’Arco), la nota discarica di Pustarza a Savignano Irpino.

A Frigento i lavori sono quasi al termine e sono stati seguiti dal vicesindaco Michele Genua. Un’operazione importante e necessaria per rendere la discarica (ormai in disuso) a impatto zero rispetto ad eventuali danni da inquinamento.

Man forte l’accelerazione della spesa che ha permesso di liquidare la tranche finale dei cantieri. Liquidati gli ultimi trecentomila euro. L’amministrazione comunale rende noto il dettaglio dei lavori. “E’ stata fatta la stabilizzazione e la messa in sicurezza attraverso la realizzazione di gabbionate di contenimento. Tutt’intorno è stata realizzata la cinta isolante con materiali misto cemento/resina alla profondità di 12 metri per evitare infiltrazioni nelle falde”.

Il Comune di Frigento in passato pure è stato toccato dall’accusa di inquinamento ambientale da fuoriuscita di percolato. La lancia partì nel 2006 per la regia di Anselmo La Manna, presidente del Comitato di Tutela e Sviluppo del Territorio di Ariano Irpino. Una bolla mediatica remota nel tempo gestita dall’allora sindaco Luigi Famiglietti.

Rispetto alla bonifica, l’attuale capo di maggioranza, Carmine Ciullo dichiara: “E’ stata realizzata la cinta drenante per far defluire le acque di falde e quelle piovane. Inoltre è stata fatta la captazione del gas e del percolato attraverso sfiati e condotti verticali da cui è stato estratto e smaltito il percolato. Eseguita la recinzione e stiamo ultimando le vasche di raccolta per percolato residuale. Un grande e importante lavoro”.

Quello che appare oggi è un’area verde, risanata e pulita. Un’operazione eseguita da un’azienda del potentino che ha vinto la gara. Bonifica effettuata in quattro step che si sono susseguiti dal 2015 ad oggi.

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