Costruire occasioni di dibattiti pubblici, per aprire un confronto e un dialogo con l’opinione in modo che ognuno possa avere la possibilità di fare emergere delle problematiche e suggerirne anche la soluzione. E’ la nuova strategia politica che il sindaco di Nusco Ciriaco De Mita inaugurerà nella giornata di domani, con la convocazione ad horas del consiglio comunale, ma che in realtà aveva già annunciato pubblicamente in occasione dei solenni festeggiamenti della Madonna del Carmine lo scorso luglio.

Le polemiche sollevate sul trasferimento della scuola materna dai locali ubicati in periferia a quelli disposti a Palazzo di Città offrono l’occasione per inaugurare un ‘nuovo corso’ del mandato amministrativo, giunto ormai al quarto anno. Durante il discorso di luglio, infatti, il sindaco aveva riconosciuto di non essere riuscito a ri-costruire la comunità, nè a riammagliare il tessuto sociale attorno al desiderio e alla speranza del futuro, animato dalla molla della solidarietà.

La sede del Comune di Nusco

“Vedremo quali sono le intelligenze appannate che non si esprimono; non sono mai andato a parlare con chi non è intenzionato dialogare, a discutere per riscoprire che in ognuno di noi l’animo vero è quello di amare prima i vicini e poi le posizioni personali (ndr)” aveva detto. Alla vigilia della scadenza del mandato, dunque, il sindaco tira le prime somme e registra una ulteriore frammentazione sociale, nonostante si sia candidato in qualità di sarto per ricucire fratture, e abbia sostenuto il progetto della scuola di alti studi politici nel cuore del paese per alimentare la dialettica e la cultura del pensiero. Ma gli iscritti nuscani alla scuola non hanno mai superato le 30 persone, così il leader dello Scudocrociato tenta la carta del pubblico dibattito.

La questione della ricollocazione della scuola dell’infanzia di Nusco da un’area periferica ai locali del cosiddetto “Palazzo di città” fornisce la giusta occasione: non è andata giù alla minoranza consiliare (che evidenzia da mesi le criticità che avvolgono la nuova struttura), e ha scatenato il borbottio anche delle mamme e degli insegnanti. Per placare gli animi -ormai esasperati nei toni e nei colloqui- e per dare una svolta al confronto, il sindaco De Mita ha deciso di convocare ‘ad horas’ un consiglio comunale, per spiegare le ragioni della scelta ed esibire la regolarità del provvedimento.

Così svanisce definitivamente anche il mistero sulla convocazione d’urgenza dell’assise nuscana da parte del sindaco, che stando ai report licenziati dai verbali delle sedute consiliari, avrebbe presieduto poche volte le sedute negli ultimi quattro anni, delegando il numero due dell’esecutivo Walter Vigilante.

Una convocazione giunta a poche ore dall’ultimo consiglio comunale nuscano – a cui il sindaco De Mita non ha partecipato- che ha destato lo stupore della minoranza ma anche la soddisfazione di avere colpito il sindaco su quello che ritengono ‘un nervo scoperto’. “Sulla scuola dell’infanzia insistono criticità che potrebbero esplodere da un momento all’altro” spiegano i consiglieri di opposizione.

La scuola intanto è stata inaugurata il 14 settembre scorso, e la comunicazione di domani Sede inagibilemira a far luce sulle motivazioni della scelta adottata dall’esecutivo di governo di trasferire le attività dalla periferia al centro storico. Dal canto dell’amministrazione infatti, la vecchia scuola è una struttura risalente agli anni ’70 priva di adeguamento antisismico, che non avrebbe consentito lo svolgimento delle attività scolastiche.

De Mita dunque si prepara a smorzare la polemica e tenta un chiarimento con i consiglieri e con la cittadinanza. Un’apertura ritenuta dai più come ‘necessaria’, alla vigilia della scadenza del mandato elettorale. A Nusco, come negli altri comuni prossimi al voto, la campagna elettorale è alle porte: esposto al primo giro di valzer il sindaco de Mita ha confermato il fallimento dell’obiettivo, ma senza allontanarsi dal centro della scena.

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