Una scuola per entrare nell’industria agroalimentare, Fondazione Bruno: sfida sul lavoro

SI FORMANO GIOVANI PER LE IMPRESE. Conferenza stampa ad Avellino nella sede di Confindustria per presentare l'ITS di Grottaminarda ad indirizzo meccanico-meccatronico Al via il primo corso post diploma: "Tecnico superiore per l'Automazione ed i sistemi meccatronici con implementazione di Industry 4.0". Le domande entro l'8 ottobre

C’è una forte domanda di tecnici specializzati in meccanica ed elettronica presso le aziende del settore agroalimentare, che oggi vivono una fase espansiva grazie all’uso della tecnologia. Per questa sfida servono figure professionali in grado di supportare dall’interno il ciclo produttivo delle imprese, altrimenti destinate a ricercare fuori dalla provincia queste risorse indispensabili per la crescita industriale.

Nasce da questa necessità la sfida della “Fondazione Antonio Bruno”, presentata nel pomeriggio ai cronisti da Giuseppe Bruno, Presidente di Confindustria Avellino. Obiettivo della Fondazione, che allinea una quarantina di aziende industriali, alcune delle quali multinazionali, istituti tecnici superiori e università, è formare giovani attraverso «il primo ITS meccatronico promosso dal Sistema Confindustria», finanziato con fondi del Por Campania 2014-20 Asse III – Obiettivo specifico 15.

Alla conferenza stampa con Giuseppe Bruno erano presenti Lucia Scattarelli, presidente della Fondazione Istituto Tecnico Superiore “Antonio Cuccovillo” di Bari, che opera nell’area delle “Nuove Tecnologie per il Made in Italy Sistema Meccanico-Meccatronico (Energia)” e partner nel progetto, quindi il Sindaco di Grottaminarda, Angelo Cobino.

Il Presidente Bruno ha presentato la sfida della Fondazione, alternandosi con la Scattarelli nell’approfondire gli aspetti tecnico-procedurali del corso. Molte le domande dei cronisti presenti, alle quali il massimo rappresentante confindustriale ha risposto esprimendo la visione del suo progetto. Dare seguito all’esigenza posta dalle imprese e dai giovani. Se le prime hanno necessità di reperire personale qualificato cui affidare la responsabilità dello sviluppo tecnologico del proprio ciclo produttivo, i giovani usciti dalla scuola dell’obbligo devono poter entrare nel mondo del lavoro forti di una qualifica spendibile nell’industria, con prospettive di affermazione professionale.

La sede avellinese dell’Unione Industriali

IL PRIMO CORSO IN MECCATRONICA. In particolare l’ITS di Grottaminarda ad indirizzo meccanico-meccatronico proporrà dal prossimo mese di novembre il corso per il profilo di “Tecnico superiore per l’Automazione ed i sistemi meccatronici con implementazione di Industry 4.0”. Si tratta di un corso riservato a massimo 25 giovani di età compresa tra i 18 e i 35 anni, in possesso di titolo di studi della scuola secondaria, selezionati tra tutti coloro che avranno risposto al bando pubblicato dalla fondazione, in scadenza il prossimo 8 ottobre, dopo una proroga. Al momento sono quaranta le domande già pervenute, ma altre arriveranno certamente entro la scadenza fissata. Il titolo riconosciuto dal Ministero consentirà di acquisire: «Competenze di base, trasversali e professionalizzanti nel Settore Meccanico – Meccatronico dell’Area Nuove tecnologie per il Made in Italy». Il corso ITS post-diploma biennale «rilascia un diploma statale, riconosciuto al quinto livello EQF, ai sensi del DPCM 25.01.2008 capo II». Con questo titolo, il giovane una volta formato potrà «intervenire in tutti i segmenti della filiera meccanico-meccatronica, dalla produzione alla commercializzazione, imparando a gestire i flussi produttivi, a sviluppare e implementare le tecniche di base di progettazione, prototipazione ed industrializzazione, a programmare sistemi di automazione industriale e ad applicare su sistemi e impianti le metodologie di prevenzione, analisi e diagnostica dei guasti».

IL BIENNIO DI FORMAZIONE. Il corso di studio proposto è biennale, articolato su 2000 ore di lezione-apprendimento, divise tra una parte teorica ed una pratica presso le aziende. Il 60 per cento delle ore saranno dedicate a lezioni ed esercitazioni con Didattica Laboratoriale, l’altro il 40 ad attività di stage, intermedie e finali. «Le attività didattiche si articoleranno in modo diverso, a seconda delle necessità e/o luoghi fisici nei quali saranno erogate le docenze, e potranno perciò essere costituite da moduli che andranno da un minimo di 2 ore ad un massimo di 8 ore giornaliere dal lunedì al sabato», si legge nella guida. «Nei periodi di stage le attività si articoleranno in 8 ore giornaliere, che saranno svolte presso aziende partner, presso aziende a queste associate o presso altre realtà del settore presenti sul territorio regionale, nazionale e/o internazionale». In ogni caso, «l’articolazione del corso sarà resa nota prima dell’avvio delle attività didattiche, previsto presumibilmente per il 30 ottobre di quest’anno».

LO SBOCCO PROFESSIONALE. La Fondazione sottolinea l’efficacia di questi corsi per l’accesso al lavoro. Secondo il monitoraggio nazionale effettuato dall’Indire (Istituto Nazionale Documentazione Innovazione e Ricerca Educativa) «tra i 1.767 diplomati degli ITS il 79,1 per cento di loro hanno trovato un lavoro entro un anno dalla fine del percorso. Nell’87,5 per cento dei casi il lavoro era coerente con il percorso seguito».

Angelo Cobino, Sindaco di Grottaminarda

COBINO: UNA SVOLTA NECESSARIA NELLA FORMAZIONE PROFESSIONALE. Angelo Cobino, Sindaco di Grottaminarda, si è dichiarato soddisfatto per un progetto che in qualche modo ritiene dia risposta ad un dilemma irrisolto da oltre trent’anni. Citando discussioni e confronti sviluppati negli ambienti confindustriali dalla fine degli anni Ottanta in poi sulla funzione finale della formazione scolastica, l’ITS rappresenta il giusto equilibrio. Per Cobino l’ITS è la giusta scelta da compiere per i giovani ormai formati sul piano culturale dalla scuola dell’obbligo, maturi per poter consapevolmente acquisire saperi fondamentali per spendere il proprio talento nella produzione industriale. Il Sindaco ha rivendicato con orgoglio la presenza di questa fondazione a Grottaminarda, dove il Comune ha concesso in comodato per nove anni rinnovabili i locali inutilizzati dell’ex Pretura, proprio nel centro storico della cittadina, nei pressi dello splendido castello d’Aquino. «L’innovazione tecnologica e la tradizione culturale dei beni storici, un binomio che mette insieme futuro e identità», ha spiegato Cobino, che vede il cammino della Fondazione appena all’inizio. «Cambierà profondamente, innovando, il mondo del lavoro, rendendo attrattiva agli investimenti delle multinazionali il nostro territorio». Tutti i relatori hanno insistito proprio su questo punto. Rendere disponibili figure professionali adeguate, hanno spiegato, è la pre-condizione per chiedere alle multinazionali estere di  investire su un territorio, che deve disporre di buone infrastrutture e servizi efficienti, ma anche di tecnici in grado di sostenere la sfida produttiva competitiva a livello globale.


GLI ITS | LA SCHEDA

Gli ITS, cioè Istituti Tecnici Superiori, sono ‘Percorsi di Specializzazione Tecnica Post Diploma’, che nascono per applicazione del Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri del 2008 con l’obiettivo di assicurare una stabile offerta di percorsi biennali in ambiti tecnologici e in coerenza con le programmazioni economiche europea, nazionale e regionale. Sono infatti riferiti alle 6 aree considerate strategiche per lo sviluppo economico e la competitività del Paese:
1 – Efficienza energetica
2 – Mobilità sostenibile
3 – Nuove tecnologie della vita
4 – Nuove tecnologie per il Made in Italy
5 – Tecnologie innovative per i beni e le attività culturali –Turismo
6 – Tecnologie della informazione e della comunicazione

Gli ITS si costituiscono secondo la forma di ‘Fondazione di partecipazione’, una sorta di ‘piccolo politecnico’ con un’offerta formativa specializzata su un particolare settore merceologico, con un’alta percentuale di formazione in azienda e un’attività didattica improntata a lavori di progetto, simulazione di casi, laboratorio per formare un ‘supertecnico’. Sono “scuole speciali di alta tecnologia” finalizzate alla formazione di supertecnici con competenze high tech e high touch
I corsi si articolano di norma in quattro semestri (1800/2000 ore) e possono arrivare fino a sei semestri. Il corpo docente proviene per almeno il 50% dal mondo del lavoro e delle professioni. Almeno il 30% della durata dei corsi è svolto in azienda
Ottengono Crediti Formativi (CFU) spendibili in ogni Università. Al termine del corso si consegue il “Diploma di Tecnico Superiore” con la certificazione delle competenze corrispondenti al V livello del Quadro europeo delle qualifiche. Per favorire la circolazione in ambito nazionale ed europeo, il titolo è corredato dall’EUROPASS diploma supplement. I diplomi sono rilasciati dall’istituzione scolastica ente di riferimento dell’ITS sulla base di un modello nazionale, a seguito di verifica finale delle competenze acquisite dagli studenti che hanno frequentato almeno l’80% della durata complessiva del corso. (dal sito www.itsantoniobruno.it)

IL SISTEMA ITS | I VIDEO

LA FONDAZIONE

La Fondazione “Antonio Bruno” nasce a Grottaminarda, territorio ricco di insediamenti industriali e prospero di iniziative legate alle tecnologie scientifiche, digitali e delle comunicazioni, oltre che a quelle più tradizionali dei servizi.
L’Its Irpino, con indirizzo meccanico – meccatronico, propone un’offerta formativa terziaria professionalizzante con durata biennale e titolo di studio finale riconosciuto. I percorsi, progettati grazie ad una robusta collaborazione con le imprese, sono stati sviluppati per inserire, al termine degli studi, risorse umane capaci di supportare le aziende nella sfida di Industry 4.0. L ’Its A. Bruno privilegia una didattica esperienziale, dove l’apprendimento si realizza attraverso l’azione e la sperimentazione; compiti e ruoli vengono affrontati in situazioni di reale complessità, simili alla realtà lavorativa di tutti i giorni. La Fondazione intende operare sul territorio, per i giovani e per le aziende contribuendo a creare un circolo virtuoso di formazione, inserimento lavorativo, sviluppo economico e competitività.
Circa 40 aziende, insieme ad alcune multinazionali, collaborano all’offerta didattica dell’Istituto, mettendo a disposizione esperienze e competenze per individuare le reali necessità dei ragazzi che vogliono frequentare il corso, che si pone come alternativo all’università. (dal sito www.itsantoniobruno.it)

LA COMPAGINE DELLA FONDAZIONE

I numeri della Fondazione “Antonio Bruno”: 42 soci fondatori per:

39.129 DIPENDENTI
€2.489.000.000.00 DI FATTURATO
128 BREVETTI
8 AZIENDE SU 23 hanno avuto finanziati diversi progetti di ricerca e sviluppo
4 Istituti Scolastici con oltre 1000 alunni
€ 67.000.00 di fondo patrimoniale 

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