Comune di Avellino, De Angelis: “De Luca mantenga gli impegni per l’Area Vasta”

L'assessore ai Fondi europei chiama in causa il presidente della giunta regionale per il finanziamento degli interventi previsti nel Protocollo d'intesa sottoscritto tra i due enti. Preoccupazione per l'ipotesi commissariamento.

«Per gli interventi dell’Area Vasta attendiamo che il presidente della giunta regionale, De Luca, faccia seguire agli annunci i fatti». L’assessore ai Fondi europei del Comune di Avellino, Carmine De Angelis, non nasconde la sua preoccupazione rispetto alle scadenze progettuali, lanciando un messaggio inequivocabile a Palazzo Santa Lucia. Chiesta anche la collaborazione del consiglio, per non perdere i finanziamenti destinati alla città.

Assessore, la giunta sta predisponendo il bando del progetto “Creo e Innovo”, una delle misure di intervento del Pics, il Programma Città Sostenibile, presentato dalla precedente amministrazione, che è stato finanziato dalla Regione. Quali sono gli obiettivi e le agevolazioni previste?

«Dopo l’incontro con le associazioni di categoria pubblicheremo il bando, per l’erogazione di contributi a fondo perduto, per l’apertura di nuove attività o l’innovazione di quelle già esistenti, nei settori del commercio, dell’artigianato e dei servizi sociali, impiantate nel centro storico, a Valle e in via Francesco Tedesco. Lo stanziamento complessivo è di 2 milioni 340 mila euro, ma in una seconda fase potrebbe anche essere incrementato. I finanziamenti copriranno fino al 65% degli investimenti, per un ammontare variabile da 20 mila a 70 mila euro, in base ai parametri e ai requisiti previsti».

A che punto sono gli altri progetti del Pics?

«Il Programma, la cui dotazione è di 18 milioni di euro, rientra in una misura del Por Campania per lo sviluppo urbano sostenibile, che si pone l’obiettivo di rendere innovativa, competitiva, sostenibile ed inclusiva la città. La precedente amministrazione partecipò al bando, risultando tra le 19 città medie selezionate. Il Programma però era fermo. Mancano del tutto i progetti esecutivi e i lavori non erano stati nemmeno inseriti nel Piano triennale delle opere pubbliche. Per questa ragione mi sono subito attivato per sbloccare la procedura ed individuare le priorità. La Regione preme per le rendicontazioni e per un cronoprogramma. Sarà una corsa contro il tempo».

Gli interventi previsti?

«Gli interventi prioritari sono: la rigenerazione energetica ed ambientale lungo l’asse storico Est-Ovest della città (per un totale di 1,5 milioni di euro), i lavori di completamento del Museo Civico di Villa Amendola (160 mila euro), l’ultimazione del restauro della Casina del principe (100 mila euro), il restauro e la valorizzazione della Fontana di Bellerofonte (80 mila euro). Il programma completo però prevede molti interventi, ai quali potrebbero persino aggiungersene degli altri se riuscissimo a rispettare le scadenze».

Dica pure…

«Riqualificazione della Casa della Cultura “Victor Hugo” (2 milioni), restauro del Palazzotto (800 mila euro), completamento restauro Castello Longobardo e realizzazione sala esposizione dei prodotti tipici dell’Area Vasta (400 mila euro), servizi tecnologici e di comunicazione per gli Itinerari turistici del centro storico (800 mila euro), sistema di accesso all’asse storico (1 milione 120 mila euro), appartamenti sociali a Valle (1 milione 880 mila euro), istituto di ricerca dedicato all’infanzia con alloggi a rotazione e annesso Parco infanzia a Valle (2 milioni 750 mila euro)».

Altro capitolo è quello del progetto integrato per la rigenerazione delle periferie, finanziato con fondi della Presidenza del Consiglio, per un importo di oltre 17 milioni.

«Sì, è un’altra partita da giocare. Al momento non ci sono problemi di scadenze immediate, ma dobbiamo dare seguito all’iter. Il progetto prevede interventi a Rione Parco, Quattrograna Est, Quattrograna Ovest e Bellizzi. Ma non è tutto: ci sono ulteriori bandi da portare a termine. In qualche caso però i fondi sono andati in perenzione».

Che cosa intendete fare, invece, per l’Area Vasta? Sono stati confermati i finanziamenti?

«Come negli altri casi, stiamo lavorando per assicurare la continuità amministrativa e per non sprecare delle opportunità. In passato, mi sono speso in prima persona nella stesura della convenzione con la Regione ed ho collaborato, in qualità di sindaco di Chiusano, con l’assessore pro tempore alle Attività produttive del Comune di Avellino, Arturo Iannaccone. Non c’è quindi ragione di alimentare sterili polemiche. Ma non possiamo, comunque, sottacere il fatto che vi siano dei problemi».

A cosa si riferisce?

«Dalla sottoscrizione in pompa magna della Convenzione da parte del governatore Vincenzo De Luca, non è successo assolutamente nulla. Attendiamo, quindi, che la giunta regionale mantenga gli impegni. Ho chiesto, a tal proposito, un incontro con il presidente della giunta».

Che cosa gli dirà?

«Che gli annunci non bastano. Attendiamo atti concreti. Bisogna assegnare la dotazione finanziaria per gli interventi. Purtroppo in passato già ci sono stati troppi treni dello sviluppo che non sono passati. Non vorremmo che si ripetesse».

Non è possibile però ignorare che l’amministrazione comunale ha il tempo contato, se l’opposizione dovesse confermare la volontà di sfiduciare il sindaco, congelata momentaneamente solo a causa della decisione del Pd di attendere le elezioni provinciali. Cosa succederà in quel caso?

«Provo a parlare da tecnico. Le procedure per i finanziamenti legati ai progetti richiedono tempo, anche perché siamo in alto mare. Soltanto tra i mesi di dicembre e gennaio, se tutto procede come previsto, riusciremo a mettere in salvo una parte di essi. Servirà però la collaborazione del consiglio comunale. Non è una questione sulla quale ci si può dividere. Sarebbe una follia chiudere prima. Nessun commissario si occuperebbe della preparazione dei bandi».

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