A Paternopoli arriva il treno de “La macenata”. L’omonima associazione paternese promuove una due giorni all’insegna della degustazione vitivinicola nel cuore della Valle del Calore, riproponendo l’antico rito della pigiatura a pieni nudi dei grappoli d’uva per aprire ufficialmente la vendemmia. Sabato 22 e domenica 23 settembre, il paese alza il sipario su una delle manifestazioni più suggestive dell’Irpinia legate alla valorizzazione della cultura contadina. A suggellare il successo di questa decima edizione dell’evento paternese, l’arrivo del treno turistico Avellino- Rocchetta Sant’Antonio nella tratta Avellino- Paternopoli, voluto dall’amministrazione comunale, dall’associazione promotrice e dal Touring Club Italiano con la presenza del Club di territorio ‘Piccoli Paesi’. I passegeri- turisti saranno accompagnati alla scoperta del borgo di Paternopoli, con la visita guidata di tre cantine vitivinicole, pranzo e pigiatura in piazza.

Sono previsti due rituali della pigiatura, ad opera di una coppia di ragazzi, che riproporranno l’antico rito sotto gli occhi di spettatori attenti e curiosi, al ritmo della tarantella. Per omaggiare i passeggeri del treno, è prevista un’anteprima nel pomeriggio e due ‘esibizioni’ in serata, che avverrà in orari e location differenti, per spalmare l’evento su più punti di ristoro e di piazze dove sono previsti gli spettacoli musicali.

I PROTAGONISTI DEL VINO. Sono otto in tutto le cantine vitivinicole paternesi che hanno aderito all’evento e che sono partner ufficiali nell’organizzazione e nella logistica. Promotori e organizzatori della manifestazione, un gruppo di sette giovani con un età compresa fra i 23 e i 30 anni, che hanno costituito un’associazione ad hoc e che hanno intrapreso il cammino della valorizzazione del territorio e del suo prodotto di punta: il vino. Alle prese con la definizione del programma, il presidente dell’associazione Salvatore Palmieri: “L’associazione vende il vino che ci è stato consegnato dalle cantine partner dell’evento; abbiamo organizzato il percorso eno turistico per 40 persone, che arrivano da noi soprattutto per il rito contadino della pigiatura dell’uva con i piedi” spiega. “Poi ci saranno le visite guidate alle cantine e il pranzo dalla chef celebrata dal Gambero Rosso Valentina Martone”. Nel pomeriggio invece, è previsto l’aperitivo, da gustare e degustare nei vari punti ristoro allestiti dall’associazione.

LA VALLE DEL CALORE E IL TOURING CLUB. Accende i riflettori sul borgo della Valle del Calore, anche il Touring Club, impegnato nella valorizzazione del legame fra la cultura contadina e i prodotti tipici, indicato nella definizione della cifra turistica del territorio. La X edizione della “Macenata” quest’anno ha come tema le Contaminazioni. “Ognuno ha un legame profondo con la propria terra, un legame fatto di odori, di sensazioni e di gratitudine. Una storia in cui il passato ha il sapore delle cose preziose. Il vino, in tutte le sue espressioni e sfaccettature, è un universo da scoprire, dove luoghi, storie di protagonisti si intrecciano con una terra affascinante, spesso vittima di cliché e stereotipi tipici delle realtà meridionali. Per questo l’utilizzo della parola Macenati non serve ad altro che a rafforzare quell’attività volta a sostenere attivamente la salvaguardia nei confronti di questa arte universale” si legge nelle indicazioni della guida nazionale.

TREMILA ANNI DI STORIA. Il borgo vanta radici preromaniche, ed è costellato da palazzi storici e fontane. Oltre alle sue numerose ricchezze storiche e architettoniche, Paternopoli deve la sua celebrità anche alla storica tradizione del Carnervale insieme a Montemarano, e si sta facendo strada attraverso Slow Food, con la valorizzazione del ‘broccolo aprilatico’. Cuore pulsante della produzione di aglianico insieme a Castelfranci e a Montemarano, il paese ha costruito una vetrina nella Valle del Calore da esportare anche fuori dai confini provinciali.

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