Asl, stop allo stato di agitazione Atto aziendale, ecco i rilievi

Per il Cimo (i medici ospedalieri) a 100 giorni dall’avvio il nuovo corso non ha prodotto segnali di novità nell’Azienda Infante: ‘Per adesso deluse le attese...’

Si stanno completando le procedure della riorganizzazione sanitaria, in attesa di un pronunciamento del Governo centrale in merito alla struttura commissariale per il 2017. Il Piano ospedaliero licenziato dalla struttura commissariale di Joseph Polimeni in questi giorni è al vaglio dell’Agenas, Agenzia Nazionale per i Servizi Sanitari Regionali, che si prepara a pronunciarsi sulle osservazioni evidenziate dalle componenti sindacali. Anche alla Asl di Via degli Imbimbo, inoltre, si lavora alle osservazioni all’atto aziendale prodotte dalla struttura commissariale regionale. Nelle scorse settimane lo staff tecnico di Polimeni ha chiesto ai vertici di Via degli Imbimbo di correggere l’atto aziendale “Morgante-Vozzella”, evidenziando 23 osservazioni.

LE MODIFICHE RICHIESTE DA NAPOLI. Oltre ad una unità operativa semplice in più, si propone l’opportunità di accorpare le due unità operative complesse di “gestione risorse umane per il personale strutturato” con quella di “Gestione risorse umane per il personale non strutturato” in un’unica unità operativa. Ancora, si sottopongono alla Direzione generale una serie di necessità: riportare accanto a ciascuna Unità Operativa Complessa i posti letto assegnati, con l’indicazione del relativo codice; rispettare il limite annuo di spesa per il piano formativo; esplicitare a quale Unità Operativa va assegnata la funzione ‘comunicazione interna ed esterna’, che sembra essere esercitata da più unità operative, nonostante non sia prevista, si legge. è necessario specificare a chi sono attribuite le funzioni di risk manager; descrivere più dettagliatamente le procedure contabili e citare il rispetto dei riferimenti normativi e dei documenti adottati; esplicitare i criteri per l’individuazione dei dipartimenti e delle Unità Operative Complesse; istituire Servizi delle Professioni Sanitarie.

Il documento invita inoltre a rispettare quanto disposto dal Dca 55/10. Nel dipartimento delle dipendenze e dei servizi socio-sanitari appare sottodimensionata l’attività delle dipendenze rispetto alle socio-sanitarie e alla programmazione precedente. Vengono soppressi alcuni Sert come unità operativa, mentre l’alcologia e altre forme di dipendenza dovrebbero avere uno spazio maggiore. Si invita a modificare l’individuazione di una “unità di raccolta sangue” incardinata nella unità di “patologia clinica”: una scelta non ritenuta coerente in quanto trattasi di due discipline diverse (questa unità operativa fa parte del Dipartimento Interaziendale di Medicina Trasfusionale Campania Nord). L’atto aziendale licenziato individua la “unità operativa complessa” medicina-dialisi, mentre si invita a separare le due attività in Medicina generale e Dialisi in quanto discipline diverse. Si individua il dipartimento dei servizi sanitari all’interno del quale sono previste unità operative molto diverse fra loro, che non possono condividere una funzione comune perché non tutti sono servizi. L’Atto definisce unità operativa complessa “cure primarie e Alpi”: trattasi di attività non correlate fra loro, pertanto sarebbe auspicabile separare l’Api dalle Cure primarie e assegnare quest’ultima all’Unità Operativa Semplice Dipartimentale “Salute in carcere”. La Unità operativa semplice dipartimentale “neuropsichiatria infantile” non è propriamente incardinata nel Dsm: è auspicabile una collocazione diversa e idonea ad esercitare il coordinamento nelle attività distrettuali. Nei distretti individua le “unità presidiali distrettuali”: specificare meglio sia la denominazione che nei contenuti le specifiche funzioni di tali unità operative. La unità operativa individuata come “Alma” all’interno del Dipartimento Materno Infantile non rispetta i criteri di identificazione di una Unità Operativa Semplice Dipartimentale. Si richiedono diversi chiarimenti: il ruolo e i rapporti della unità operativa complessa “materno infantile territoriale” rispetto alle correlate attività distrettuali; i rapporti della Unità operativa semplice dipartimentale della Riabilitazione Trasmurale con le relative discipline riabilitative, sia territoriali che ospedaliere e la sua collocazione nel Dipartimento delle Dipendenze e dei Servizi Sociosanitari, per esercitare unitarietà e continuità nei servizi riabilitativi, sollecitando un rafforzamento del servizio. Manca il coordinamento delle cure palliative, la funzione di psicologia clinica e bisogna chiarire le funzioni delle Unità operative semplici dei distretti.

Stato di agitazione sospeso. La Cimo- Confederazione Italiana Medici Ospedalieri della Regione Campania, esprime disappunto e malcontento a cento giorni dalla nomina del Direttore Generale Maria Morgante alla guida dell’Asl di Avellino. Attraverso le dichiarazioni rese dal vice segretario regionale Carmine Infante, il Prefetto Carlo Sessa ha convocato le sigle sindacali per lo stato di agitazione pronunciato dai dipendenti del comparto dell’Asl e dal personale medico. All’origine del malcontento, il mancato pagamento degli straordinari da parte dell’azienda, che avrebbe già incassato diverse vertenze e diffide da parte del personale medico e infermieristico.

Nel mirino delle sigle sindacali in particolare le carenze di personale in diverse sedi sanitarie, da Solofra ad Avella, ma anche riserve sulla riorganizzazione.

Dal canto suo, la direzione generale dell’azienda ha provveduto alla pubblicazione dei bandi concorsuali per l’assunzione di personale medico specializzato, registrando una scarsa partecipazione. “Siamo profondamente delusi dalla gestione Morgante: ci aspettavamo qualcosa in più della semplice gestione dei conti da consegnare alla Regione” tuona Infante. “Questa azienda produce sanità ma non ha nessuna considerazione dei dipendenti”. Il confronto davanti al Prefetto, Carlo Sessa, è servito a raffreddare il conflitto in atto. Le organizzazioni, che hanno revocato lo stato di agitazione, in attesa di un incontro operativo annunciato entro il prossimo 31 dicembre.

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