Dc irpina: appello a Rotondi, ai cattolici serve un nuovo partito

La nota del responsabile provinciale del partito ad Avellino, Fausto Sacco: «Positivo il rilancio della Fondazione 'Democrazia Cristiana' intitolata a Fiorentino Sullo, ma occorre mettere in campo un partito in grado di competere per il cambiamento dell'attuale situazione del Paese»

Fausto Sacco, coordinatore provinciale della Dc irpina ad Avellino e referente del sindacato Cisal.

La Dc irpina lancia un appello a Gianfranco Rotondi, chiedendo un nuovo progetto politico per i cattolici, oltre alla meritoria Fondazione ‘Democrazia Cristiana’ intitolata a Fiorentino Sullo. Lo afferma in una nota Fausto Sacco, responsabile provinciale della DC  ad Avellino. «E’ tempo di ricostruire nel Paese e sui territori un nuovo partito unitario che si richiami alla storia e agli ideali della Democrazia Cristiana, che abbia il coraggio di affrontare le sfide dei tempi attuali», spiega. «Il rilancio della Fondazione Sullo, promosso in questi giorni da Rotondi e Buttiglione, con l’apporto delle esperienze e della memoria di tutta l’area politica di quello che fu il Cdu, è una tappa importante per l’avvio di un ragionamento critico ed approfondito sull’impegno dei cattolici nella società e nelle istituzioni, avendo come riferimento le organizzazioni ed i personaggi che sono stati protagonisti di primo piano delle vicende italiane», fa sapere il dirigente politico irpino.

Gianfranco Rotondi, già Ministro dell’Attuazione del Programma nel Governo presieduto da Silvio Berlusconi

Per la Dc irpina «all’azione culturale, però, è necessario affiancare una forte iniziativa politica, per dare risposte concrete ai bisogni dei cittadini, soprattutto in una fase di grande incertezza, come quella che stiamo vivendo». Per Sacco «occorre rimettere in campo, ancora una volta, con coraggio e determinazione, un progetto politico moderato che si ponga l’obiettivo di ridurre le distanze che si registrano tra cittadini ed istituzioni, ispirandosi ai principi della democrazia rappresentativa e ai valori del cattolicesimo sociale», prosegue, osservando che si tratta di «un’impresa non facile da realizzare, ma indispensabile, la cui premessa necessaria è la riaggregazione delle energie democristiane». Per questi motivi, conclude Sacco «chiediamo all’onorevole Gianfranco Rotondi, di farsi interprete di tali fondamentali esigenze, attivandosi in prima persona nell’avvio di un percorso fondativo di un nuovo soggetto politico».

Alcide de Gasperi parla alla folla dal balcone della sede della Democrazia Cristiana a Roma, il 21 aprile 1948 dopo la storica vittoria elettorale di quell’anno, quello della entrata in vigore della Costituzione Repubblicana

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