In memoria di Gerardo Bianco, confronto su pensiero e opera

Il settimanale Corriere dell'Irpinia ha promosso una giornata di dibattito per ricordare la figura dell'esponente nazionale del Popolarismo ed ex ministro recentemente scomparso

Gerardo Bianco

In memoria di Gerardo Bianco il settimanale Corriere dell’Irpinia ha promosso una giornata di dibattito per ricordare la figura del deputato recentemente scomparso. Con il giornale fondato e diretto da Gianni Festa hanno collaborato alla organizzazione della iniziativa la Fondazione Fiorentino Sullo e il Centro di Ricerca Guido Dorso. La commemorazione di Gerardo Bianco è patrocinata dalla Provincia e dal Comune di Avellino. I lavori saranno moderati dal giornalista della RAI Luciano Ghelfi. Interverranno: Pier Ferdinando Casini, il Ministro dell’Interno Matteo Piantedosi, Pier Luigi Castagnetti, Luciano Violante, Giuseppe Conte, Ortensio Zecchino. L’evento è stato programmato pe il prossimo 23 marzo alle ore 17 nella sala convegni del Conservatorio ‘Domenico Cimarosa’ di Avellino. Sarà presente il deputato di Avellino Gianfranco Rotondi.


In memoria di Gerardo Bianco, confronto su pensiero e opera del deputato

IL PROFILO. Gerardo Bianco è stato un protagonista della storia politica del Paese durante il suo lungo percorso politico nella Democrazia Cristiana, nel Partito Popolare e ne L’Ulivo, di cui è stato il co-fondatore. Capogruppo Dc alla Camera, Ministro dell’Istruzione dal 27 luglio 1990 al 13 aprile 1991 nel governo Andreotti VI. È stato eletto deputato dal 1968 al 2008 in 9 legislature, di cui sette (dal 1968 al 94) con la Dc, approdando nel Parlamento europeo a metà degli anni ’90. Gerardo Bianco è stato un latinista italiano, un intellettuale di profonda cultura, prima di essere un rappresentante tra i più apprezzati nelle istituzioni durante il ‘900. Con Ciriaco De Mita, Nicola Mancino, Giuseppe Gargani, Biagio Agnes, Salverino De Vito, Antonio Aurigemma fu tra i magnifici sette della politica irpina. Il suo impegno politico risale al periodo universitario quando è stato attivo nella Federazione universitaria cattolica, la Fuci, di cui tra i maggiori esponenti si ricorda Aldo Moro. Poi la militanza nella Dc, inizialmente con la corrente di ‘Base’ guidata da Fiorentino Sullo prima e Ciriaco De Mita dopo. Dal 1978 si è avvicinato alla corrente di Carlo Donat-Cattin prima e Franco Marini dopo. Nel 1993 scelse continuamente il Centrosinistra in antitesi al progetto del Centrodestra proposto da Pierferdinando Casini e Rocco Buttiglione. Grazie a Gerardo Bianco lo schieramento sorto intorno a L’Ulivo, saldato sulla convergenza tra liberal-democratici, socialisti e cattolico democratici popolari, portò a Palazzo Chigi il professor Romano Prodi due volte, nel 1996 e nel 2006. Gerardo Bianco ha continuato a testimoniare i valori del popolarismo in politica e nel Paese fino alla fine della sua esistenza.


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