Terza dose Pfizer e Moderna, EMA: sì dai 18 anni

Dall'Agenzia Europea del Farmaco raccomandazioni su dosi aggiuntive di Comirnaty e Spikevax a 28 giorni per le persone fragili e richiami a 6 mesi per tutti gli altri maggiorenni

L’Agenzia Europea del Farmaco ritiene ammissibile la terza dose Pfizer e Moderna dai 18 anni in su come richiamo, almeno 6 mesi dopo la seconda dose. Il Comitato per i medicinali per uso umano (CHMP) dell’EMA ha fatto le sue valutazioni.

Istituto nazionale malattie infettive Spallanzani di Roma, l’avvio il 27 dicembre della vaccinazione anti Covid-19 in tutta Italia e in Europa

LE DOSI DI RICHIAMO. “È importante distinguere tra dosi aggiuntive per coloro che presentano un sistema immunitario indebolito e dosi di richiamo per le persone con sistema immunitario normale. In quest’ultimo caso, il CHMP ha valutato i dati relativi a Comirnaty che mostrano un aumento dei livelli anticorpali a seguito della somministrazione di una dose di richiamo circa 6 mesi dopo la seconda dose, in persone di età compresa tra 18 e 55 anni”, spiega Ema. Sulla base di questi dati, il Comitato ha concluso che “si possono prendere in considerazione dosi di richiamo almeno 6 mesi dopo la seconda dose per le persone di età pari o superiore a 18 anni”.

QUANTIFICARE LA DOSE. La somministrazione della dose di richiamo “seguirà le raccomandazioni ufficiali a livello nazionale definite dalle autorità sanitarie pubbliche, tenendo conto dei dati emergenti sull’efficacia e delle eventuali incertezze in merito alla sicurezza”, aggiunge la EMA, che sta approfondendo ulteriori informazioni sulle raccomandazioni riguardanti le dosi di richiamo per Comirnaty (Pfizer) e Spikevax (Moderna).

LE CAMPAGNE NAZIONALI DI IMMUNIZZAZIONE. Nel suo comunicato, EMA fa saper che “continuerà a collaborare strettamente con le autorità nazionali e con il Centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie (ECDC) per valutare i dati disponibili e formulare raccomandazioni intese a proteggere i cittadini durante la pandemia in corso”. Comunque, “l’attuazione delle campagne di vaccinazione nell’Unione europea rimane prerogativa dei gruppi nazionali di consulenza tecnica per l’immunizzazione (NITAG) che orientano le campagne vaccinali in ciascuno Stato membro dell’UE. I NITAG sono nella posizione migliore per tener conto delle condizioni locali, tra cui la diffusione del virus (in particolare qualsiasi variante che desta preoccupazione), la disponibilità di vaccini e le capacità dei sistemi sanitari nazionali”.

EMA RACCOMANDA DI SOMMINISTRARE LA TERZA DOSE A PERSONE CON SISTEMA IMMUNITARIO INDEBOLITO. Il Comitato per i medicinali per uso umano (CHMP) dell’EMA ha concluso che è possibile somministrare una dose aggiuntiva dei vaccini anti-COVID-19 Comirnaty (BioNTech/Pfizer) e Spikevax (Moderna) a persone con un sistema immunitario gravemente indebolito, almeno 28 giorni dopo la seconda dose. “La raccomandazione giunge dopo che alcuni studi hanno dimostrato che una dose aggiuntiva di questi vaccini ha aumentato la capacità di produrre anticorpi contro il virus che provoca COVID-19 nei pazienti che hanno subito un trapianto d’organo e che presentano un sistema immunitario indebolito”.


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