Il Covid cambia la raccolta dei rifiuti. Indifferenziata per i positivi

La direttrice generale dell'Ato Rifiuti di Avellino illustra il nuovo servizio di raccolta e smaltimento dei rifiuti domestici per gli utenti in quarantena obbligatoria, affidato ad un elenco di aziende specializzate iscritte all'albo

Termovalorizzatore di Acerra

Il Covid cambia la raccolta dei rifiuti e la gestione della differenziata. L’Ato Rifiuti di Avellino ha inviato una nota a tutti Comuni dell’ente d’ambito per un aggiornamento sulle disposizioni da adottare per la raccolta dei rifiuti presso le abitazioni occupate da pazienti positivi al Covid. La normativa prevede l’obbligo da parte dell’utente risultato positivo censito dagli uffici comunali di aderire ad un programma specifico. Come ha chiarito la direttrice generale dell’Ente d’Ambito di Avellino Anna Rosa Barbati, i rifiuti da prelevare presso le abitazioni segnalate vengono classificati con apposito codice 200301. Un codice che non prevede l’assegnazione di una classificazione come “rifiuto speciale” ma “rifiuto indifferenziato che esclude la raccolta differenziata”. Pertanto ogni cittadino isolato in quarantena domiciliare sarà esonerato dalla differenziazione dei materiali di scarto, ma sarà obbligato a conferire i rifiuti prodotti nei sacchi di plastica di colore nero. Gli stessi dovranno essere sigillati con nastro isolante e depositati a seconda della gestione interna di ogni comune. “I positivi al Covid in questo momento conferiscono tutto insieme, e i sacchi neri vengono prelevati e trasferiti presso il termovalorizzatore di Acerra”. Le amministrazioni comunali dunque seguono un metodo già adottato dallo scoppio della pandemia a marzo: “Ogni Comune a seconda delle necessità, sceglie il giorno di conferimento e ha la possibilità di affidare la raccolta alla ditta specializzata con chiamata diretta. Oppure può avvalersi della collaborazione di una delle aziende segnalate dall’Ato Rifiuti” continua la direttrice Barbati.

Ato Rifiuti. La sede dell’ente d’ambito di Avellino nel complesso della Regione Campania sulla Collina dei Liguorini

Il Covid cambia la raccolta dei rifiuti in ottemperanza alla direttiva regionale, che recepisce gli indirizzi di politica sanitaria emanati dal Ministero per la Salute. “L’azienda incaricata dal Comune ha l’onere di conferire il carico presso il termovalorizzatore di Acerra, al termine di un iter di concertazioni fra enti preposti, che riguarderà anche la prenotazione dello scarico dei rifiuti”. Per quanto concerne i costi, si prevede soltanto l’aggiunta del costo di trasferimento e sarà l’amministrazione dell’impianto di Acerra ad inoltrare fattura al Comune per il servizio reso. L’ammontare della spesa si aggira intorno agli 80 euro a tonnellata, ma dipenderà anche dal numero di utenze servite e dalla distanza chilometrica da ogni Comune per Acerra. “L’Ato Rifiuti ha trasmesso ai Comuni una informativa con un ventaglio di aziende disponibili per questo servizio, ma ogni amministrazione comunale può rivolgersi all’impresa che ritiene, individuandola dall’albo dei gestori” conclude. I costi sostenuti per questa ulteriore spesa ancora non sono stati ancora quantificati dai Comuni, ma alla luce dell’incremento della curva dei contagi, appare inevitabile che gli enti locali, strutture sanitarie e Rsa pubbliche e private saranno soggette ad un supplemento di spesa.


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