Antonio Gengaro candidato ad Avellino dal Pd per il Campo largo. Intesa in tarda serata

Il via libera arrivato in tarda serata dal Partito Democratico deve ora essere supportato dagli alleati al tavolo della coalizione

Antonio Gengaro

La candidatura ad Avellino per Antonio Gengaro è arrivata poco dopo le 22. Il Partito Democratico ha scelto l’avvocato nato ad Avellino il 20 gennaio 1966. Per lui, consigliere anziano e presidente del consiglio comunale all’ombra della torre medievale dal 1995 al 1999, assessore con un periodo anche da vicesindaco tra il 1999 e il 2003, di nuovo presidente del consiglio comunale tra il 2009 e il 2013, è un ritorno politico nella città che ha contribuito ad amministrare da protagonista nella fase guidata da Antonio Di Nunno tra il maggio del 1995 e l’ottobre del 2003. Al di là della sfida elettorale, come già con il Partito Popolare e i Comitati Prodi 29 anni fa, Gengaro si troverà a contribuire alla rifondazione dell’area riformista cattolica e democratica, finita ai margini vent’anni fa, con la fine proprio dell’esperienza amministrativa della Giunta Di Nunno.

CANDIDATURA SULL’ASSE ROMA NAPOLI AVELLINO. L’intesa sul nome di Antonio Gengaro è politica, per come è maturata. Emersa al tavolo di un’alleanza possibile, con il pieno appoggio del Movimento Cinque Stelle, è stata sviluppata ad Avellino dalle componenti del Pd irpino, al termine di una accesa dialettica ma  all’interno di un progetto di rinnovamento e rilancio della città, fondato su valori definiti. Gengaro è stato scelto da chi lo ha proposto (e imposto) per il suo profilo dossettiano, che ne ha improntato la storia politica, quella di un cattolico democratico fortemente aperto alla collaborazione con gli ambienti progressisti e con la sinistra, con il mondo ecologista, ma allo stesso tempo con l’impresa, l’industria, il sindacato. Con queste premesse, la proposta che si potrà attendere per Avellino sarà, quindi, prima di tutto coesiva. Il presupposto dell’azione amministrativa sarà metodologicamente quello della partecipazione sociale, dell’apertura e dell’inclusione. In questo senso, per i partiti e i soggetti politici che si riconosceranno in questo progetto la sfida non sarà semplice. Dovranno rinunciare a qualche bandierina, in luogo della disponibilità a costruire ponti con gli ambienti sociali di una città piccola ma complessa, dinamica nella sua problematicità. Ora si dovrà attendere la dichiarazione di sostegno al programma da parte di tutte le componenti del Campo largo, prima dell’annuncio ufficiale.

IN CAMPO DA CANDIDATO SINDACO 15 ANNI DOPO. Candidato sindaco dal Sinistra nel 2009 (Federazione della Sinistra e Centrosinistra Alternativo, supportati da Giancarlo Giordano e Amalio Santoro), sconfitto dal Centrosinistra di Giuseppe Galasso, ottenne al primo turno il doppio dei voti dell’uscente primo cittadino di oggi, Gianluca Festa, ottenendo 2.684 voti (7,06%) contro i 1.996 del polo civico (fermo al 5,25%). In virtù di quel voto, Festa entrò poi da vicesindaco nella Giunta di Centrosinistra guidata da Galasso, mentre Antonio Gengaro fu eletto Presidente del Consiglio comunale in base ad una convergenza istituzionale tra maggioranza e opposizione. Quindici anni dopo si ritrova a rappresentare invece l’intero Centrosinistra, compreso il Movimento Cinque Stelle allora non presente alla competizione, dentro lo stesso Partito Democratico di cui è espressione anche il Consigliere regionale Maurizio Petracca, nel 2009 assessore nella giunta provinciale di Centrodestra allora guidata dal senatore Pdl (ex Forza Italia) Cosimo Sibilia.

ATTESO IL SEMAFORO VERDE DI CHI LO CANDIDÒ NEL 2009. Curiososamente, 15 anni dopo le elezioni del 2009, è proprio chi lo candidò allora a dover dare il via libera definitivo ad Antonio Gengaro, scelto dal Partito Democratico in piena sintonia con la maggiorate degli alleati oggi nel Campo Largo. La riunione per la candidatura dovrebbe riconvocarsi ad horas.

«SERVE UN CAMBIAMENTO DORSÌANO». L’ex vicesindaco di Avellino, Antonio Gengaro, è intervenuto nei giorni scorsi per commentare gli sviluppi della crisi politica aperta al Comune dall’inchiesta giudiziaria in corso. «Le dimissioni del sindaco sono sempre un fatto traumatico per una comunità», ha scritto il 25 marzo scorso Antonio Gengaro. «Nell’augurarmi che Gianluca Festa non abbia combinato guai, per lui e per la nostra città, credo che sia l’ora che la buona politica affronti la sfida del cambiamento e del futuro di Avellino. Alla luce di tutte le criticità emerse nell’era Festa, è giunta l’ora che forze politiche serie si facciano carico della enorme questione morale che, purtroppo, incombe su Avellino. Alla luce di ciò, solo una vera classe dirigente, dorsianamente intesa, potrà rilanciare, tra idealità e pragmatismo le sorti del capoluogo».


TAGS:

Antonio Gengaro, Avellino, Comune di Avellino, Gianluca Festa, Partito Democratico

La città di Avellino, particolare del centro storico visto dalla Collina dei Liguorini
La torre dell’orologio, simbolo medievale della città di Avellino
Autostazione AIR Campania_Avellino
L’altare della Cattedrale di Avellino
Corso Vittorio Emanuele II ad Avellino

TAGS:

Antonio Gengaro, Avellino, Comune di Avellino, Gianluca Festa, Partito Democratico

Comune di Avellino, il palazzo degli uffici di piazza del Popolo

LEGGI ANCHE:

Il Sindaco di Avellino Gianluca Festa si dimette. Il suo legale: è pronto ad essere ascoltato dalla Procura


TAGS:

Antonio Gengaro, Avellino, Comune di Avellino, Gianluca Festa, Partito Democratico

Antonio Gengaro candidato ad Avellino dal Pd per il Campo largo. Intesa in tarda serata

Gengaro: serve un cambiamento dorsìano ad Avellino

ARTICOLI CORRELATI