Ato Rifiuti della Campania, 120 giorni per scegliere il gestore o subentra la Regione

Approvate le modifiche alla legge regionale 26 maggio 2016, n. 14 (Norme di attuazione della disciplina europea e nazionale in materia di rifiuti e dell’economia circolare)” Delibera di Giunta regionale n. 234 del 27 aprile 2023

I sette Ato Rifiuti della Campania hanno 120 giorni per affidare la gestione del servizio integrato, dopo di che scatteranno i poteri sostitutivi della Regione Campania. Lo ha deciso il Consiglio Regionale che ha ratificato una delibera proposta dalla Giunta presieduta dal Governatore Vincenzo De Luca.

Ato Rifiuti. La sede dell’ente d’ambito di Avellino nel complesso della Regione Campania sulla Collina dei Liguorini

All’ordine del giorno della Assemblea c’era, tra l’altro, il disegno di legge “Modifiche alla legge regionale 26 maggio 2016, n. 14 (Norme di attuazione della disciplina europea e nazionale in materia di rifiuti e dell’economia circolare)” Delibera di Giunta regionale n. 234 del 27 aprile 2023. Il provvedimento fissa tempi certi per il riassetto della gestione ambientale nei sette ambiti ottimali, stabilendo le modalità per poteri sostitutivi in caso di inadempienza da parte delle autonomie locali. In particolare, le modifiche alla legge stabiliscono un percorso definito in termini temporali per l’affidamento del servizio di gestione integrata dei rifiuti all’interno dell’Ato (Ambito Territoriale Ottimale) o di ciascun sub ambito distrettuale e all’affidamento del servizio. Stabilendo il termine di 120 giorni “dalla entrata in vigore delle disposizioni entro cui gli Enti d’Ambito e i Sub ambiti distrettuali formalmente costituiti individuano le forme di gestione ed affidano i servizi”, di fatto mettono in pre allarme gli enti locali. La disposizione vale nell’ipotesi “di affidamento a società partecipate dai Comuni, a totale o parziale capitale pubblico, di nuova costituzione o già esistenti”. Gli Ato definiscono gli atti consequenziali di competenza dei singoli Comuni entro un termine tassativo di 120 giorni per la approvazione. Il disegno di legge introduce una nuova forma di esercizio di poteri sostitutivi da parte della Regione in caso di inadempimento, regolamentandolo.

CONTO ALLA ROVESCIA PER L’ATO DI AVELLINO. Ad Avellino, dove si attende l’11 novembre la pronuncia del Tar Campania sulla società pubblica dell’Ato, la Irpinia Rifiuti Zero, i tempi per evitare il subentro regionale sono molto stretti. L’iter avviato in primavera dal Presidente Vittorio D’Alessio è al momento fermo. Il Consiglio dell’Ato Rifiuti di Avellino ha dato il via libera il 28 aprile, confermando la precedente deliberazione del 29 marzo, alla procedura di affidamento del servizio integrato alla nuova società Irpinia Rifiuti Zero Spa (IRZ Spa). Sulla base di un nuovo parere pro veritate espressamente richiesto, l’Ente d’ambito ha aggiornato gli atti relativi alla procedura di affidamento, sottolineando che è in corso dal 2022 l’iter per la costituzione di una newco, effettivamente esistente dal 29 marzo 2023. Nel deliberato si rivendicano le prerogative di legge, ribadendo la volontà di scegliere un soggetto proprio per gestire il ciclo integrato dei rifiuti in provincia di Avellino. Ma ora il rischio di un commissariamento si fa più concreto.


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