Autonomia differenziata e Sud d’Italia, le Acli interrogano i sindaci di Avellino e Benevento

Convegno il 7 luglio alle ore 17 nella Sala Blu del Carcere Borbonico di Avellino sul tema “Autonomia differenziata - Quale futuro per il SUD e le aree interne". Iniziativa promossa dalle Acli di Avellino e LISA - Laboratorio Idee Sostenibili AVELLINO

Le Acli interrogano i sindaci di Avellino e Benevento sull’Autonomia differenziata e Sud d’Italia il 7 luglio alle ore 17 nella Sala Blu del Carcere Borbonico di Avellino. “Autonomia differenziata – Quale futuro per il SUD e le aree interne”, è il tema promosso dalle Acli di Avellino e LISA – Laboratorio Idee Sostenibili AVELLINO.


Autonomia differenziata e Sud d’Italia, le Acli interrogano i sindaci di Avellino e Benevento

Si confronteranno un costituzionalista, un dirigente medico, un dirigente scolastico, due sindaci e il vice presidente nazionale delle ACLI. Dibatteranno su un tema di grande attualità che tra cittadini comuni e non addetti ai lavori ancora non viene compreso per la sua importanza. Capire innanzitutto cosa sia l’Autonomia differenziata e comprendere i reali rischi nel cristallizzare il divario tra nord e sud.

IL PROGRAMMA. I saluti istituzionali sono riservati ad Alfredo Cucciniello, presidente delle ACLI di Avellino. Introduce e modera Alberto Bilotta, Presidente dell’Associazione LISA “Laboratorio Idee Sostenibili Av”. Intervengono il Costituzionalista Massimo Villone, il presidente della Casa di Cura “Villa dei Pini” Giuseppe Rosato, il Dirigente scolastico Mirella Capodanno, il sindaco di Benevento Clemente Mastella e il sindaco di Avellino Gianluca Festa. Le conclusioni sono affidate ad Antonio Russo, vice presidente nazionale delle ACLI. L’evento è patrocinato dalla Provincia di Avellino.

CUCCINIELLO: IL RISCHIO È AVERE 20 REGIONI A STATUTO SPECIALE.  «L’iniziativa del 7 luglio – spiega il numero uno delle ACLI di Avellino, Alfredo Cucciniello – si inserisce nel solco di un ciclo di incontri che le Acli hanno promosso su tutto il territorio nazionale. L’obiettivo è quello di offrire un’occasione di confronto e dibattito su una riforma che, a nostro avviso, rischia di consegnare a chi vive nel nostro Paese venti regioni a Statuto Speciale. Ravvisiamo un pericolo. Riteniamo che il cosiddetto decreto Calderoli sull’Autonomia differenziata sia ben altro rispetto ai bisogni di un’Italia più unita e più forte, rispetto alla garanzia di coesione nazionale, rispetto a un divario da colmare, rispetto alle aree forti e quelle deboli del Paese. Abbiamo una serie di interrogativi: sarà un mosaico o un ammasso di ciottoli messi insieme in maniera casuale? Quali sono i modelli? Quali saranno gli investimenti? È possibile un’autonomia costituzionale senza lo sviluppo della solidarietà e senza un’effettiva lotta alle disuguaglianze? Come si supera la spesa storica? Quale sarà il ruolo del Parlamento e dei Consiglieri Regionali? Avremo un parco di relatori di prestigio che ci consentiranno un confronto quasi scientifico e non ideologico soprattutto sui temi della sanità e dell’Istruzione».

BILOTTA: UNA RIFORMA CHE AUMENTERÀ IL DIVARIO TRA NORD E SUD. «Il convegno – spiega Alberto Bilotta, tra i promotori dell’evento – nasce da un’idea condivisa insieme con le ACLI di Avellino e con il presidente Alfredo Cucciniello circa la possibilità di provare ad analizzare una tematica che sta particolarmente animando il dibattito politico a livello nazionale ma che purtroppo percepiamo ancora molto lontana nella pubblica opinione. Sono anni che il Rapporto SVIMEZ ci consegna un quadro drammatico del Mezzogiorno, dove il crescente aumento delle diseguaglianze ci fornisce l’inaccettabile consapevolezza che un bambino del nord avrà migliori aspettative di vita rispetto ad uno del SUD. La riforma sull’autonomia differenziata è un tema che potrebbe aumentare i divari tra nord e sud. Per questo motivo abbiamo immaginato, attraverso autorevoli relatori, di analizzare la tematica cercando di contestualizzarla nei settori della sanità e dell’istruzione. In particolare sarà interessante comprendere quali ripercussioni ci potranno essere sulle aree interne grazie ai contributi che forniranno ai sindaci di Avellino e Benevento Gianluca Festa e Clemente Mastella».


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