Il Congresso del Pd in Campania resta un rebus

Lo svolgimento dei Congressi nei Circoli, nelle Unioni Comunali e nelle Federazioni Provinciali non è ancora all'ordine del giorno dopo 6 mesi dall'avvio dell'iter

Il Congresso del Pd in Campania non è all’ordine del giorno, a sei mesi dall’avvio dell’iter. Mentre nel resto d’Italia si apre una finestra utile nell’arco di tempo che va dalle prossime settimane fino al mese di ottobre, sulla spinta di una indicazione venuta fuori da un ordine del giorno della Direzione nazionale, in Campania il Pd è sospeso. Si tratta di una situazione senza precedenti. Il congresso, cioè l’autodeterminazione dei cittadini aderenti, chiamati ad eleggere i propri gruppi dirigenti, sembra fare paura. E perfino la possibilità di celebrarlo, “dove è possibile…”, non è una scelta del partito, che resta invece arroccato sull’esito delle primarie. Il segretario nazionale non accenna a sbloccare il processo democratico, lasciando circoli e iscritti della Campania in una fase di sospensione che prosegue negli anni, a prescindere dalle staffette al Nazareno. Non si cambia musica quando si tratta di rinnovare il gruppo dirigente.

SEI MESI NEL LIMBO. Nel corso di una conferenza stampa, l’allora commissario Francesco Boccia aveva annunciato nel gennaio scorso l’inizio del congresso campani, con l’atteso arrivo da Bruxelles di Franco Roberti per chiudere la fase finale di transizione, per il rinnovamento su base provinciale e regionale del partito. Da allora poco è cambiato, salvo la scelta del segretario nazionale nel frattempo eletto alle primarie, che si è limitato a commissariare di nuovo, passando sopra l’accordo unitario raggiunto sul nome di Rosetta D’Amelio, già presidente del Consiglio regionale. Alla guida resta Antonio Misiani.

IL REGOLAMENTO. Eppure, dal gennaio scorso c’è – inutilizzato – il Regolamento per le procedure di elezione del Segretario e dell’Assemblea Regionale del PD nella Regione Campania e per lo svolgimento dei Congressi dei Circoli, delle Unioni Comunali e delle Federazioni Provinciali. Ma ad Avellino, Benevento, Caserta, Napoli e Salerno è ancora disatteso il coinvolgimento degli iscritti, che restano fuori dalla porta.


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