Olio Campania IGP nell’Ue. Confagricoltura: registrazione a febbraio

Il 25 novembre 2022 è stata pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale dell'Unione europea la domanda di registrazione dell’Indicazione Geografica Protetta. Entro 90 giorni il via libera. Il Presidente dell'Assocazione di settore Casazza: «Battaglia vinta dopo 5 anni di lavoro»

Il 25 novembre 2022 è stata pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale dell’Unione europea la domanda di registrazione dell’Indicazione Geografica Protetta “Olio Campania IGP”. Si tratta di «un traguardo importantissimo, a cui ha contribuito anche Confagricoltura Campania», fa sapere l’associazione attraverso una nota, ricordando che Antonio Casazza, Presidente della Sezione Olivicola di Confagricoltura Campania e Presidente di Confagricoltura Benevento, è tra i fondatori del Comitato Olio Campania IGP nato nel 2015 che ha portato oggi alla pubblicazione IGP. «Confagricoltura Campania accoglie favorevolmente il riconoscimento dell’olio della Campania con l’Indicazione Geografica Protetta», afferma Casazza, esprimendo «la soddisfazione dell’intero sindacato regionale, su quest’ennesimo splendido risultato che porterà tra 90 giorni, se non ci saranno opposizioni da parte degli Stati membri dell’UE, all’iscrizione registrata». Casazza considera un successo di Confagricoltura questo risultato. «Dal primo momento la nostra organizzazione ha sostenuto il progetto, tanto che io stesso sono tra i fondatori del Comitato promotore rappresentanza di Confagricoltura Campania. Questo riconoscimento va a potenziare e migliorare un prodotto in seria difficoltà e a rafforzare il paniere della produzione agroalimentare della nostra regione».

Olio extravergine di oliva

«OLIO CAMPANIA A ‘INDICAZIONE GEOGRAFICA PROTETTA’ GRAZIE ALL’UNITÀ DEL SETTORE». Tale risultato è stato possibile grazie alla fondamentale sinergia tra le associazioni di categoria agricole per il comparto primario, i trasformatori, quindi i frantoi, le aziende olearie che commercializzano l’olio, la Facoltà di Agraria dell’Università Federico II di Napoli, il Dipartimento di Scienze della Terra dell’Università del Sannio e, ovviamente, la Regione Campania, spiega Confagricoltura. «È l’ennesima riprova che lavorando alacremente, con gli stessi obiettivi, è possibile crescere insieme, arrivando alla registrazione di un marchio che garantisce la provenienza locale dei prodotti e promuove le caratteristiche uniche legate all’origine geografica e alle competenze tradizionali». per il Presidente, «dopo 7 anni, possiamo dire, con orgoglio, che Confagricoltura Campania ha battezzato un progetto vincente, perché ne è stata la culla. Ulteriore slancio si avrà con la costituzione di un Consorzio futuro, che siamo certi saprà dare forza e valore aggiunto al nostro olio» che «sarà sempre più presente sul mercato nazionale ed internazionale».


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