Ettore De Socio è morto. Cordoglio di Controvento e della città

TRA LE SUE BATTAGLIE, QUELLA PER NON FAR RAPRIRE L'ISOCHIMICA. È scomparso un protagonista della vicenda politica di Avellino e dell'Irpinia a cavallo tra gli anni '90 e 2000. È stato vicesindaco al fianco di Antonio Di Nunno e dirigente regionale dell'Inail. Oggi i funerali

È morto Ettore De Socio. Dirigente regionale dell’INAIL, è stato un protagonista della vicenda politica e amministrativa di Avellino. Aveva 73 anni. Oggi i funerali saranno celebrati alle 14.45 nella chiesa del suo quartiere, la frazione storica di Valle. Espressione della Sinistra irpina fin dalla giovanissima età, nel 1995 si era candidato sindaco con il Pds – Partito Democratico della Sinistra, sfidando i candidati del Partito Popolare, Antonio Di Nunno, e del Centrodestra Stefano Sorvino.

Ettore De Socio

Il giornalista Rai Di Nunno prevalse al ballottaggio grazie all’apparentamento con De Socio e il Pds (poi Diesse), aprendo la strada alla affermazione in Irpinia e in Campania del nascente Ulivo di Gerardo Bianco e Romano Prodi, che nei collegi provinciali avellinesi fu incarnato da Ciriaco De Mita, Nicola Mancino, Antonio Maccanico e Alberta De Simone. Con Luigi Anzalone, eletto dallo stesso sodalizio politico tra Ppi e Pds alla presidenza della Provincia di Avellino, dal 1998 contribuì come vicesindaco di Avellino al fianco di Antonio Di Nunno in maniera determinante a far nascere quel Centrosinistra di governo, che guidò le sorti irpine ad ogni livello fino al 2008. Nella giunta comunale di cui fu il vicario, ebbe accanto l’assessore alla Cultura Generoso Picone, giornalista de Il Mattino e con lui in questi anni tra i fondatori dell’Associazione Controvento.

TRA LE SUE BATTAGLIE, QUELLA PER NON FAR RAPRIRE L’ISOCHIMICA. Ettore De Socio è stato tra i principali oppositori della riapertura dell’Isochimica di Pianodardine, proposta da una cordata di istituti di credito e imprese industriali italiani alla fine degli anni ’90, accendendo il dibattito politico e agitando la comunità locale. Da Vicesindaco e Assessore all’Ambiente costruì con il Sindaco Di Nunno il complesso pacchetto di provvedimenti che impedirono la riattivazione degli impianti, mettendo al riparo nel contempo il Comune di Avellino dal rischio di risarcimenti, che pure furono minacciati dai legali dai privati interessati al progetto. La città di Avellino deve al coraggio di Ettore De Socio, Antonio Di Nunno e degli assessori e consiglieri comunali in carica tra il 1998 e il 1999, una vittoria sul campo che ha contribuito a tutelare la salute dei cittadini avellinesi, come gli atti processuali negli anni scorsi hanno indirettamente dimostrato.

IL RICORDO DELL’ASSOCIAZIONE CONTROVENTO. «Gli amici e compagni di ‘Controvento’ piangono la scomparsa del caro Ettore De Socio. Tra i promotori dell’associazione di cui è stato uno dei più appassionati animatori, Ettore ha avuto il pregio di distinguersi per la qualità dei contributi che con la misura discreta del suo agire è stato in grado di fornire», scrive in una nota di ricordo e cordoglio l’Associazione Controvento. «Ha messo al servizio di ‘Controvento’ la sua esperienza politica e amministrativa, che lo aveva portato a ricoprire la carica di vicesindaco nella seconda giunta guidata da Antonio Di Nunno, e la capacità di uno sguardo lucido e radicale sulle questioni della città e dell’Irpinia. Dopo la morte di Gennaro Bellizzi, è un altro lutto che colpisce ‘Controvento’: ma Gennaro ed Ettore rimarranno sempre con noi nel cammino che insieme abbiamo deciso di seguire. Un forte abbraccio alla moglie Licia Festa e al figlio Fulvio».


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