Green pass per posta e negozi, senza per alimentari e prima necessità: il Dpcm

ESENZIONI DAL GREEN PASS ANCHE PER SALUTE, SICUREZZA E GIUSTIZIA. Il Presidente del Consiglio Mario Draghi ha firmato il Dpcm che fornisce l'elenco delle attività accessibili liberamente, senza alcuna certificazione verde, stabilendo le esenzioni. Le regole

Confermato il Green pass per posta e negozi, per banche, libri e giornali. Servirà anche per negozi di giocattoli, cartolerie, lavanderie e ferramenta. Ma non servirà invece per acquistare alimentari e beni di prima necessità. Il Presidente del Consiglio Mario Draghi ha firmato il Dpcm che fornisce l’elenco delle attività accessibili liberamente, senza alcuna certificazione verde, stabilendo le esenzioni dall’obbligo di Green pass.


Le regole

ESENZIONI DAL GREEN PASS ANCHE PER SALUTE, SICUREZZA E GIUSTIZIA. Sono riconosciute esigenze alimentari e di prima necessità (nelle attività commerciali di vendita al dettaglio), motivi di salute (farmaci e strutture sanitarie e sociosanitarie, ma anche veterinarie); sicurezza (accesso agli uffici aperti al pubblico delle Forze dell’Ordine); giustizia (accesso agli uffici giudiziari e dei servizi sociosanitari per la presentazione indifferibile e urgente di denunce di reati o di richieste di interventi giudiziari a tutela di persone minori di età o incapaci, quindi per consentire lo svolgimento di attività di indagine o giurisdizionale per cui è necessaria la presenza della persona convocata).

Il Green pass

DAL PRIMO FEBBRAIO GREEN PASS BASE PER POSTA E NEGOZI, PARRUCCHIERI E BANCHE. Il Green pass base serve per tabacchi, posta e negozi dal primo febbraio al 15 giugno. Sarà necessario per accedere ai servizi bancari e finanziari, ai negozi e ai centri commerciali, agli uffici pubblici (Comuni, Province, Regioni) e ai servizi pubblici, ad esempio l’Inps e le Poste.

SENZA GREEN PASS ALIMENTARI, PARAFARMACIE E CARBURANTI. ECCO DOVE. Nei negozi di alimentari, compresi i supermercati, rivendite di surgelati, pescherie e bevande, prodotti ittici non sarà necessario il Green pass dal primo febbraio, quando invece scatterà per accedere a poste, negozi e banche. Accesso libero anche nei negozi di articoli per la cura degli animali, ottici, farmacie e parafarmacie, negozi per la vendita di prodotti dell’igiene (shampoo, deodoranti, bagno schiuma, saponi) e per acquistare carburanti, legna da ardere e altri propellenti per alimentare stufe e sistemi di riscaldamento.


Mobilità
  • PER TUTTI: MASCHERINE E DISPOSITIVI DI PROTEZIONE ALL’APERTO CON OBBLIGO DELLE FFP2 SU BUS E TRENI. Il Decreto Natale impone fino al 31 gennaio l’obbligo di indossare le mascherine all’aperto e quelle di tipo FFP2 in occasione di spettacoli aperti al pubblico che si svolgono all’aperto e al chiuso in teatri, sale da concerto, cinema, locali di intrattenimento e musica dal vivo (e altri locali assimilati) e per gli eventi e le competizioni sportivi che si svolgono al chiuso o all’aperto. In tutti questi casi è vietato il consumo di cibi e bevande al chiuso. Inoltre, scatta l’obbligo di indossare le mascherine di tipo FFP2 sui tutti i mezzi di trasporto.
  • GREEN PASS RAFFORZATO SUI BUS E TRASPORTI LOCALI. INOLTRE PER PISCINE, CENTRI CULTURALI, SALE SCOMMESSE. Inoltre il Green Pass rafforzato è necessario per l’accesso e l’utilizzo dei mezzi di trasporto compreso il trasporto pubblico locale o regionale. Estensione dell’obbligo di Green Pass rafforzato al chiuso per: alberghi e strutture ricettive; feste conseguenti alle cerimonie civili o religiose; sagre e fiere; centri congressi; servizi di ristorazione all’aperto; impianti di risalita con finalità turistico-commerciale anche se ubicati in comprensori sciistici; piscine, centri natatori, sport di squadra e centri benessere anche all’aperto; centro culturali, centro sociali e ricreativi per le attività all’aperto. Ancora: musei e mostre; per i centri benessere; centri termali (salvo che per livelli essenziali di assistenza e attività riabilitative o terapeutiche); parchi tematici e di divertimento; per centri culturali, centri sociali e ricreativi (esclusi i centri educativi per l’infanzia); sale gioco, sale scommesse, sale bingo e casinò.

Lavoro
  • OBBLIGATORIA LA CERTIFICAZIONE VERDE AL LAVORO. Il Green pass al lavoro è obbligatorio per tutti i lavoratori della pubblica amministrazione e del settore privato: uffici pubblici e privati, in fabbrica e nelle aziende, negli studi professionali. Riguarda anche le colf, le baby sitter e le partite Iva. “L’obbligo di Green Pass vale anche per i soggetti titolari di cariche elettive e di cariche istituzionali di vertice”, si legge nel decreto. LE REGOLE: LEGGI l’approfondimento. Chi è in attesa di rilascio di valida certificazione verde potrà utilizzare i documenti rilasciati dalle strutture sanitarie pubbliche e private, dalle farmacie, dai laboratori di analisi, dai medici di medicina generale e dai pediatri di libera scelta. SANZIONI. I soggetti sprovvisti di certificazione verde dovranno essere allontanati dal posto di lavoro. Ciascun giorno di mancato servizio, fino alla esibizione della certificazione verde, è considerato assenza ingiustificata, includendo nel periodo di assenza anche le eventuali giornate festive o non lavorative. In nessun caso l’assenza della certificazione verde comporta il licenziamento.
  • GREEN PASS RAFFORZATO PER I LAVORATORI OVER 50. CONTROLLI DAL 15 FEBBRAIO. Per i lavoratori pubblici e privati con 50 anni di età sarà necessario il Green Pass rafforzato per l’accesso ai luoghi di lavoro. I lavoratori verranno sottoposti a verifiche dal 15 febbraio 2022. SANZIONI. La norma stabilisce una sanzione di 100 euro per chi non si vaccina e una multa da 600 a 1.500 euro per i lavoratori ultracinquantenni che accedono al lavoro non vaccinati. Per loro anche sospensione dello stipendio fino ad avvenuta vaccinazione.

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