Leonardo, De Luca: la Campania deve restare il cuore innovativo

Riunione in videoconferenza tra il Governatore della Campania e i vertici del Gruppo per fare il punto sul futuro degli stabilimenti di Pomigliano d'Arco e Nola

A pochi giorni dall’annuncio di importanti investimenti per rilanciare gli stabilimenti nell’Italia meridionale, i vertici di Leonardo hanno avuto questa mattina un colloquio in videoconferenza con il Governatore della Campania, Vincenzo De Luca. Alla riunione con il Presidente Vincenzo De Luca hanno partecipato per Leonardo il direttore generale Lucio Valerio Cioffi e il direttore Relazioni Istituzionali Filippo Maria Grasso.

Vincenzo De Luca, Presidente della Giunta Regionale della Campania

«Nel corso della riunione, è stato affrontato innanzitutto il tema della cassa integrazione, che va garantita in tempi stretti e la contestuale programmazione di investimenti per gli stabilimenti di Pomigliano d’Arco e Nola nel campo dell’aviazione civile e di attività per la Difesa», si legge in una nota della Regione Campania. «L’innovazione tecnologica dovrà essere al centro della programmazione delle iniziative possibili con la Regione e con le università campane. Pomigliano dovrà rimanere la principale sede progettuale strutturale per tutte le azioni di innovazione e ricerca di ‘Leonardo’ in Italia».

Leonardo

OBIETTIVO RILANCIO PRODUTTIVO DOPO LA TRANSIZIONE IMPOSTA DALLA PANDEMIA. Ammontano a 300 milioni i fondi messi sul piatto da Leonardo per il rilancio degli stabilimenti meridionali (con Pomigliano D’Arco e Nola ci sono Foggia e Grottaglie), finalizzati all’aggiornamento tecnologico ad ampio raggio (dai prodotti alle linee di progettazione e realizzazione). Il gruppo intende per superare la difficile transizione imposta dalla pandemia, gettando le basi con una forte innovazione per la ripresa competitiva già nei prossimi mesi con la prospettiva di una piena ripartenza nel 2023. Di qui, il ricorso alla cassa integrazione (per circa 3.500 addetti, di cui 1.049 solo a Grottaglie). In questo contesto complesso, la Regione Campania ha chiesto garanzie sulla tenuta dei centri produttivi in una provincia dei Napoli attraversata in molti settori produttivi da stato di crisi, trasferimenti di stabilimenti e riduzione dei livelli occupazionali.


LEGGI ANCHE:

In Campania i positivi al Covid-19 sono 9.370 (casi e test dimezzati) ma con 31 morti

La Campania è zona gialla da oggi fino al 23 gennaio. Le regole

 

 

 

 

 

 

 

 

ARTICOLI CORRELATI