La CGIL di Avellino incontra il mondo della cultura per parlare di contenuti e non di contenitori. Mercoledì 28 luglio alle 17.30 presso i Giardini del Complesso Monumentale ex Carcere Borbonico, la CGIL di Avellino organizza il primo incontro col mondo della cultura.
«Proviamo ad aprire una discussione in città che parta dalla costruzione di processi di partecipazione reali, di contenuti e non parta come sempre dal contenitore che corre troppo spesso il rischio d’essere vuoto o di incrociare solo alcuni interessi», si legge in una nota diffusa dal sindacato. «Il mondo della cultura nella nostra città è complesso, nonostante la cronica assenza di supporto istituzionale, è costituito da associazioni di volontariato ma anche da professionisti». I lavori saranno coordinati dal segretario della Cgil di Avellino, Erika Picariello. Il dibattito è aperto alla partecipazione più ampia. «Immaginiamo questo processo come un work in progress», puntualizza la Cgil di Avellino, chiarendo che non si tratta di un appuntamento estemporaneo, ma di un percorso che prenderà l’avvio il 28 luglio. «L’idea è quella di estendere l’attenzione all’area vasta culturale Avellinese. Oltre ad ogni singolo cittadino che voglia partecipare è invitato il Sindaco e lo sono tutti i consiglieri Comunali considerato che la discussione riguarda il futuro della nostra comunità tutta».
LE ADESIONI. Per ora hanno aderito le associazioni invitate e presenti nella locandina diffusa in questi giorni. Sono: Comunità Accogliente, Arci, Acli, Controvento, Libreria L’Angolo delle storie, Immaginazione, Zia Lidia Social club, Centro Donna, Rete Luci sull’Eliseo, Ebbri di libri, Limina teatro, Vernice Fresca, Libreria Mondadori, Tribunale dei diritti del cittadino, La mela di Odessa, Nea Fone’, Puck TeaTre’, Proteo Fare Sapere, Libera.
IL RUOLO DEL SINDACATO. Nel comunicato, la Cgil di Avellino precisa i termini del proprio impegno in questo delicato e cruciale ambito della vita sociale di una comunità. «La CGIL quale soggetto terzo, forza sociale rappresentativa dell’esigibilità di diritti generali, come quello di vivere in una città che offra opportunità culturali e di crescita per tutte le età, e dell’esigibilità dei diritti di chi lavora nel mondo della cultura a vario titolo, pubblica amministrazione, terzo settore, privati, prova a centrare l’attenzione su bisogni, finalità, pianificazione, finanziamenti per le scelte dei prossimi anni ora più che mai cruciali dopo la sospensione e l’impoverimento dovuti agli effetti di un anno di pandemia».
INFORMAZIONI | www.cgilavellino.it
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