Gabriele Ivo Moscaritolo presenta il volume ‘Memorie dal cratere’

Con l'autore presso il Castello D’Aquino di Grottaminarda, giovedì 1 luglio ore 19, ne discuteranno Giulio D'Andrea (giornalista), Simone Valitutto (antropologo) e Marina Brancato (antropologa)

Gabriele Ivo Moscaritolo presenta a Grottaminarda il volume “Memorie dal cratere. Storia Sociale del terremoto in Irpinia”. L’appuntamento è per giovedì 1 luglio alle ore 19.00 presso il Castello d’Aquino – Caffè Letterario di Grottaminarda. A discutere insieme all’autore ci saranno Giulio D’Andrea (giornalista), Simone Valitutto (antropologo) e Marina Brancato (antropologa).

Memorie dal cratere, Gabriele Ivo Moscaritolo presenta il volume

«Dopo numerosi eventi e lezioni on-line tenutesi nei mesi scorsi finalmente sarà in Irpinia il primo appuntamento dal vivo per la presentazione del libro ‘Memorie dal cratere. Storia Sociale del Terremoto in Irpinia’ (Editpress 2020) di Gabriele Ivo Moscaritolo», si legge ion una nota diffusa dagli organizzatori. «Il testo, frutto di un lungo lavoro di ricerca, affronta lo studio del sisma attraverso una prospettiva originale che intreccia testimonianze orali e documentazione d’archivio».

SINOSSI. Il 23 novembre 1980 il più disastroso terremoto della recente storia italiana colpisce una vastissima area del Mezzogiorno italiano provocando migliaia di vittime e azzerando decine di piccoli centri. A quarant’anni dall’evento spartiacque una nuova prospettiva per leggerne la storia è possibile ed è quella che dà voce all’esperienza degli abitanti, testimoni diretti della furia della natura ma anche delle intense trasformazioni che hanno attraversato i territori. Racconti, giudizi e interpretazioni dei protagonisti si intrecciano con la documentazione ufficiale svelando le vicende di Sant’Angelo dei Lombardi e Conza della Campania, due centri del “cratere” accomunati da una distruzione pressoché totale dell’abitato ma che hanno compiuto due scelte opposte per la ricostruzione. Recuperare o rifondare? È a partire da questo dilemma che si snodano due storie impervie ma allo stesso tempo affascinanti in cui l’esperienza soggettiva incrina la memoria nazionale degli eventi restituendoci una visione più complessa e articolata di un momento cruciale della storia italiana.

L’AUTORE. Gabriele Ivo Moscaritolo ha conseguito il Dottorato in Scienze Sociali e Statistiche presso l’Università Federico II di Napoli dove ha collaborato con l’Archivio Multimediale delle Memorie. Da sempre interessato al tema della memoria e all’esperienza delle popolazioni colpite da catastrofi naturali, fa parte del gruppo di ricerca sul post sisma dell’Italia centrale “Emidio di Treviri” ed è membro del direttivo dell’AISO (Associazione Italiana Storia Orale).

I RELATORI. Giulio D’Andrea, giornalista (il Mattino, IrpiniaPost), attraverso la sua attività giornalistica da anni si occupa di Alta Irpinia e questioni relative allo sviluppo delle aree interne. La sua testimonianza di seconda generazione è presene nel libro. Simone Valitutto, Dottore di ricerca in Antropologia culturale, il suo principale terreno di ricerca è il confine campano-lucano del quale ha indagato contesti festivi e questioni economico-ambientali. Ha curato insieme a Irene Falconieri e Fabio Fichera il volume “Irpinia 1980. Evocare il terremoto, ripensare i disastri” Marina Brancato, antropologa, docente a contratto presso l’Università degli studi di Napoli L’Orientale. I suoi interessi di ricerca si muovono incrociando diversi sentieri disciplinari con un focus sull’immaginario collettivo, il concetto di perdita e sul rapporto tra antropologia, genere e femminismo. É autrice di un documentario: “Silvia/Italia. L’Irpinia raccontata ascoltando il lavoro femminile” ed ha lavorato sulla rappresentazione mediatica del terremoto in Abruzzo (2009) e in Irpinia (1980).


LEGGI ANCHE:

Pier Giuseppe Ellerani presenta ad Avellino il saggio Capability Ecosystem

Alessandro Di Blasi, al Pan di Napoli la sua Africa

Premio Chiara Giovani, Marica Iannuzzi porta in finale Teora

Positivi al coronavirus in Irpinia 0 in 24 ore (ma pochi tamponi). In Campania 95 casi e 5 morti. Le tabelle

La Campania è zona bianca. Mascherine all’aperto nei centri urbani, nelle piazze e in fila. Le regole

Variante Delta in Campania: monitoraggio per il contenimento

 

 

 

 

 

ARTICOLI CORRELATI