Sono stati approvati i progetti al Ministero per le Infrastrutture relative alla Ciclovia dell’Aqp, Acquedotto Pugliese.
Il tavolo tecnico ministeriale convocato nei giorni scorsi si è pronunciato sui progetti di fattibilità tecnico economica candidati dalle Regioni Campania e Puglia. L’infrastruttura progettata partirà dalle sorgenti del Sele a Caposele in provincia di Avellino per arrivare fino a Santa Maria di Leuca, ovvero fino alla cascata monumentale che sfocia nel mare. L’opera rappresenta un arteria verde di grande interesse turistico, secondo le speranze e le attese dei promotori, pensata per intercettare flussi di ciclisti da ogni parte dell’Italia, amanti della natura e curiosi di avventurarsi fra mulattiere e paesaggi dell’entroterra incontaminati, segnati dal passaggio del corridoio idraulico. La Ciclovia dell’Acquedotto Pugliese fa parte della rosa delle 4 grandi ciclovie nazionali finanziate nel 2016 dalla Legge di Bilancio, e il ritardo accumulato negli anni, è imputabile principalmente alla mancanza di un coordinamento interregionale sulla progettazione da candidare. Infatti il tavolo tecnico del Ministero per le Infrastrutture ha approvato 4 progetti, due per i tratti campani e due per i tratti pugliesi, che pure sono stati definiti frammentati e disomogenei. “Di qui la richiesta di integrazioni e correttivi da riportare nella redazione dei progetti definitivi riguardanti i lotti funzionali proposti da ognuna delle tre regioni” riporta la Fiab, che pure era presente al tavolo con un suo rappresentante. Come riporta infatti la federazione, l’itinerario della ciclovia avrà due caratteristiche molto distinte. La prima comprende le tratte campana-lucana e il nord della Puglia, fino a Castel del Monte che, per l’orografia di tipo montano e collinare, sfrutta prevalentemente strade esistenti a scarso volume di traffico. L’itinerario centrale e a sud della Puglia, prevalentemente pianeggiante, è previsto in modo da sfruttare e adeguare le infrastrutture di servizio, esistenti o in progetto, dell’acquedotto e la rete di strade minori esistenti. Gli itinerari proposti, consentono di sviluppare ulteriori percorsi speculari al tracciato ciclistico, per implementare la promozione dell’infrastruttura, quindi l’incremento del turismo. In questa cornice si è inserita la proposta della Regione Campania nell’ambito del Contratto di Fiume Sele-tanagro, sull’ipotesi di un prolungamento della ciclovia da Caposele ai templi di Paestum , per collegare il Tirreno all’Adriatico, e intercettare altri innumerevoli siti di interesse turistico.
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